L’altra attività, recentemente nominata 98ª Bottega Storica, è la “Ferramenta Adriatica”, al civico 10 di viale Antonio Locatelli. Un’attività conosciutissima dai residenti, nel cuore di Miramare, a due passi dalla sede del Quartiere n. 3, che con gli anni è divenuta un punto di riferimento per i cittadini della zona, fino a poco tempo fa – come ricordano i gestori – anche luogo di ritrovo, ogni lunedì, per fare il punto sul campionato di calcio, come fosse un bar. Si tratta di un altro dei rari casi di attività che si tramanda da padre a figlio, o meglio dai soci ai figli dei soci, visto che la società è l’unico esercente che ha iniziato nel 1971 ed è ancora validamente ‘in sella’. Parte delle attrezzature, così come alcuni arredi e il bancone, sono ancora quelli di una volta, vissuti ma in piena efficienza. Furono Nello e Piero, nel 1971, ad aprire il negozio di ferramenta, insieme a un terzo socio poi liquidato. Per decenni hanno portato avanti l’attività, facendola crescere e tessendo preziose relazioni con i residenti della zona, fino a trasmettere questa passione ai loro figli. Attualmente, infatti, l’attività è gestita dalle due coppie di figli dei fondatori: Mirko e Massimo, figli di Piero, e Stefano e Andrea, figli di Nello. Con il passare degli anni, l’attività ha saputo adattarsi ai cambiamenti, rimanendo sempre fedele alla propria missione.
Entrambe queste attività, ora 97ª e 98ª Botteghe Storiche del Comune di Rimini, possono fregiarsi di questo prestigioso riconoscimento, che prevede l’iscrizione nell’Albo ideato a Rimini in seguito all’approvazione della legge sulla “Promozione e valorizzazione delle botteghe storiche”. Un’iscrizione per la quale è necessario soddisfare tre condizioni, come: lo svolgimento da almeno 50 anni continuativi della stessa attività nello stesso locale (o area pubblica) e con le stesse caratteristiche originarie; il radicamento nel tempo dell’attività, evidenziato da un “collegamento funzionale e strutturale degli arredi con l’attività svolta”; e le caratteristiche esteriori proprie della “Bottega Storica”, come “elementi di particolare interesse storico, artistico, architettonico e ambientale” oppure “elementi particolarmente significativi per la tradizione e la cultura del luogo”.