Un primo approccio, l’inizio di un rapporto sessuale e poi il ripensamento. “No basta, fermati”, gli avrebbe ripetuto lei. Lui, però, deve aver pensato di poterle fare cambiare idea e così non si è fermato, ignorando il rifiuto della partner. E’ proprio a causa di quel rifiuto che un 18enne toscano è finito indagato per violenza sessuale aggravata nei confronti di una 17enne umbra, conosciuta nell’agosto del 2023, nel Riminese, durante un weekend di gare d’equitazione.
Venerdì scorso la giovane, che nel frattempo aveva sporto denuncia, ha ripercorso i fatti, accompagnata dall’avvocatessa Laura Modena del foro di Perugia, davanti al gip del Tribunale di Rimini, Vinicio Cantarini, nel corso dell’udienza di incidente probatorio. I fatti risalgono all’estate del 2023, quando tra il 16 e il 18 luglio, in un centro ippico e maneggio della provincia di Rimini, erano in programma le gare di dressage valevoli per la Coppa Italia e le Master Class dei giovani cavalli. E’ lì che i due si conoscono e passano del tempo insieme, accomunati dalla passione per l’equitazione.
La prima sera, dopo aver bevuto insieme alcuni drink, la minorenne avrebbe accettato l’invito del 18enne di proseguire la serata nel suo caravan. Dopo un primo approccio fisico da parte di lui, lei avrebbe avuto in ripensamento. Quella, infatti, sarebbe stata la sua prima esperienza sessuale e non voleva accadesse in quel modo, dopo aver consumato parecchio alcol e non del tutto in controllo del suo corpo. I suoi ricordi in merito, ancora oggi, sarebbero scarsi e confusi. La giovane, però, ricorda che il 18enne, non riuscendo a portare a termine l’atto sessuale, si sarebbe fermato spontaneamente. Due sere dopo, come avrebbe raccontato sempre la parte offesa al giudice, i due si erano rivisti una secondo volta nel carovan del 18enne. Nonostante l’attrazione fisica e nonostante un nuovo approccio, la minorenne – questa volta pienamente sé – avrebbe deciso di non voler andare fino in fondo e lo avrebbe comunicato esplicitamente al partner. Che, però, preso dal momento, avrebbe completato ugualmente il rapporto in corso. Almeno questa è la versione fornita dalla ragazza umbra. L’indagine dei carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore di Rimini, Annadomenica Gallucci, non è ancora chiusa, ma il giovane toscano, difeso dagli avvocati Davide Pucci e Mauro Cini del foro di Prato, rischia di dover affrontare un processo per violenza sessuale.