Tutto pronto per far ripartire i lavori nell’area ex Ghigi che diventerà la casa del calcio riminese. La Giunta ha infatti approvato il progetto esecutivo presentato dal concessionario che prevedeva la progettazione, esecuzione e gestione dell’area tramite finanza di progetto. La prossima settimana l’area sarà consegnata al privato e da dicembre 2024 partirà l’intervento vero e proprio con il completamento del centro sportivo, finora solo parzialmente costruito e attualmente in stato di abbandono. Il progetto include la riqualificazione delle strutture esistenti, come uffici e spogliatoi, puntando su sostenibilità ed efficienza energetica, e la costruzione di nuove infrastrutture che faranno del centro un impianto polivalente all’avanguardia. Ci saranno otto campi da calcio, di cui quattro da 11 giocatori (due in erba naturale e due sintetica); due campi da 7 giocatori in sintetico; e due campi da calcetto (5 giocatori), di cui uno polivalente, da coprire con pallone nei mesi invernali. Oltre a questo, il progetto prevede tre campi da padel e una pista ciclopedonale. Sarà realizzata una tribuna per il pubblico dei due campi principali e sarà mantenuto, con possibile ampliamento, il parcheggio esistente, dotato di impianto fotovoltaico. L’area sarà completata con camminamenti e spazi verdi.
Il progetto ha ottenuto un finanziamento di 1,4 milioni di euro nell’ambito del PNRR a fronte di un investimento complessivo di circa 6 milioni tramite partenariato pubblico-privato. La conclusione dei lavori è prevista per a dicembre 2025, dopodiché inizierà la gestione per 25 annida parte del concessionario, la Responsible (società collegata al Rimini Football Club).
“Il nuovo centro sportivo – commenta l’assessore ai lavori pubblici Mattia Morolli – andrà ad ampliare la dotazione di impianti nel territorio, offrendo una struttura moderna e dedicata al calcio, ma diventerà anche un punto di incontro e socializzazione per la comunità in una zona decentrata della città. Si tratta di una grande opportunità per rilanciare lo sport locale e rigenerare l’area in modo completo, rispondendo alle attuali esigenze degli utenti.“