Sarà l’incidente probatorio che svolgerà un super perito nominato dal gip di Rimini, Vinicio Cantarini, a fugare ogni dubbi sul filmato della cam 3 della farmacia San Martino, quello che secondo la Procura ritrarrebbe Louis Dassilva mentre alle 22.17 del 3 ottobre 2023 fa rientro verso il civico 31 di via del Ciclamino dopo aver ucciso con 29 coltellate Pierina Paganelli.
Filmato contestato dalla difesa del senegalese, che invece identifica nell’ignoto un condomino che abita al civico 27. Lo stesso uomo che davanti ai giornalisti ha dichiarato di riconoscersi in quel filmato al mille per mille, mentre sentito in questura a sommarie informazioni ha assicurato di non vedere nessun elemento che lo porti a riconoscersi senza ombra di dubbio.
Secondo gli ausiliari di polizia giudiziaria – incaricati dall’accusa di confrontare due file video, quello del 3 ottobre 2023 che ritrarrebbe l’assassino, con quello del 30 settembre sempre 2023, nel quale invece sembra riconoscersi il condomino del civico 27 – “tra i due soggetti ci sono delle somiglianze nella postura, nella deambulazione e nel modo in cui entrambe le figure si muovevano sotto condizioni di illuminazioni simili”. Per i periti incaricati dalla Procura, quindi, le due figure – quella del vicino e quella dell’ignoto – “sembrano avere una corporatura e un’altezza molto simili”. “Inoltre entrambi i soggetti – scrivono nella relazione – indossano occhiali che generano una rifrazione della luce nello stesso punto”.
Per i difensori di Dassilva, questa consulenza getta enormi dubbi sulla ricostruzione dell’accusa. Va però precisato che gli stessi ausiliari di polizia giudiziaria avvertono che “l’analisi condotta ha evidenziato una serie di limitazioni che impediscono di trarre conclusioni certe e definitive”, a causa della scarsa qualità del materiale video. Ecco perché l’incidente probatorio sarà più che mai decisivo per stabilire se l’ignoto che passa sotto la cam 3 sia Louis Dassilva o il vicino di casa, che però nulla centra con il delitto di Pierina.