Mercoledì Vicenza-Rimini, Buscè: "Ci teniamo a fare bene, è una bella vetrina"
Ottavi di finale della Coppa Italia di Serie C per il Rimini, che domani (mercoledì) sera fa visita al L.R. Vicenza, estromesso ai rigori (4-5) quasi un anno fa (era il 13 dicembre 2023) dai romagnoli nei quarti di finale. Colombi e compagni in estato nei primi due turni eliminatori hanno superato con un doppio 1-0 Arzignano Valchiampo (al “Neri”) e Lumezzane (fuori casa), i veneti ad agosto si sono sbarazzati, in entrambi i casi con un 2-1 esterno, di Legnago e Atalanta Under 23.
In campionato il Vicenza è secondo in classifica nel girone A, con 37 punti (a -4 dalla capolista Padova), il Rimini con i suoi 21 punti è a metà classifica nel girone B.
Calcio d’inizio allo stadio “Romeo Menti” di Vicenza alle ore 20:30.
“Andremo ad affrontare una gara molto, molto difficile, contro una squadra che ha blasone, una squadra che lotta per vincere il campionato, che è a pochi punti dalla prima, e quindi sappiamo che sarà una partita molto, molto difficile – attacca l’allenatore del Rimini F.C., Antonio Buscè, alla vigilia -. Partita da dentro o fuori, quindi noi ci teniamo a fare bene, anche perché è una bella vetrina per tutti. Una partita che comunque ti permette, se l’approcci bene, di riuscire a fare anche risultato, e in vista della prossima di campionato ti dà forza ed energia. Andremo lì sicuramente per cercare di portare a casa il passaggio del turno, quindi abbiamo le idee abbastanza chiare su quello che dobbiamo fare”.
Farà turnover per l’impegno di Coppa? “È una partita che noi prendiamo come un turno infrasettimanale: dobbiamo gestire qualche giocatore, ma non credo di fare tanto turnover. Vedremo in campo giocatori che fino a 2-3 settimane fa hanno giocato partite dall’inizio, farò pochissimi cambi. Sicuramente vedremo in campo una formazione che ha fatto anche partite in campionato e i ragazzi che giocheranno li abbiamo visti in campo già nelle partite precedenti. Sarà una partita da gestire anche in vista della prossima di campionato a Campobasso”.
Chi vincerà la Coppa Italia avrà un vantaggio in ottica play off. La Coppa è un obiettivo del Rimini, visto che l’anno scorso il cammino dei biancorossi è terminato solo in semifinale? “Assolutamente. Sin dall’inizio, dalla prima partita che abbiamo giocato con l’Arzignano, io e la società siamo stati chiari da entrambe le parti: per me ogni partita è come se fosse davvero una finale, nel senso che anche le varie amichevoli che si fanno in precampionato sono partite che tutti hanno voglia di vincere. All’inizio sembra quasi la classica partita che si gioca in estate, in ritiro, poi quando perdi ti fa male. Per me la Coppa Italia è una competizione molto, molto importante, quindi le partite di Coppa Italia vanno affrontate in maniera importante, perché il passaggio del turno ti dà comunque visibilità per la società e i giocatori stessi. Quindi, a maggior ragione, quando si arriva a giocare contro queste squadre, ci teniamo tutti a fare bene, ci teniamo tutti ad andare lì domani sera a cercare di passare il turno, senza magari pensare che può darci una mano per il campionato, perché se passi il turno ti puoi qualificare ad altre fasi. Noi pensiamo a fare questa partita perché ci teniamo proprio a fare bene, a fare la prestazione, e cercheremo di passare il turno”.
Chi mancherà, a parte lo squalificato Cioffi? “De Vitis e Chiarella, che si è dovuto fermare nuovamente: niente di grave, sono quelle ricadute un po’ così che ci possono stare. Per una decina di giorni Marco deve stare tranquillo, deve fare un lavoro a parte. De Vitis piano piano sta recuperando. Poi abbiamo Cioffi che è squalificato. Gli altri sono tutti a disposizione. Garetto, che sono due partite che non gioca, magari domani partirà dall’inizio, come può partire Fiorini. Sono ragazzi che hanno fatto tante partite, sono dei titolari perché fondamentalmente qui hanno giocato tutti. È normale che Accursi, lo stesso Dobrev e qualcun altro hanno giocato meno rispetto agli altri, però sono giocatori che sono stati utilizzati. Ripeto, non ci saranno tante novità. Lo stesso Malagrida, che fino all’infortunio era sempre partito dall’inizio, ci sta che domani possa partire dall’inizio. Ma non è una novità perché comunque sono tutti giocatori che sono stati utilizzati spesso e volentieri dall’inizio”.
Coppa Italia Serie C: Vicenza-Rimini, la vigilia di Antonio Buscè
Il cammino del Rimini è stato a due fasi anche a causa degli infortuni, che ne hanno cambiato il volto tattico. Adesso che sta recuperando i giocatori pensa di tornare al 4-3-3 o qualcosa di simile o pensa che quello che state utilizzando già da diverse settimane sarà il vostro modulo? “Ci può anche stare, dipende. A volte, com’è successo l’altra sera in casa a centrocampo ti sei messo col doppio mediano anziché giocare con un play. Questa squadra ha trovato un equilibrio importante sotto l’aspetto difensivo, perché magari in avanti quando abbiamo giocato con il 4-3-3 la difficoltà era che la punta, sola contro due-tre difensori avversari, faceva fatica a tenere palla. Con i due attaccanti riesci a creare qualcosa in più, ti mancano un po’ gli inserimenti delle mezzali. Ma ripeto, adesso piano piano stanno rientrando un po’ tutti, e a partita in corso magari ti può permettere di giocare anche con due esterni, con due attaccanti e con il doppio mediano, con quattro difensori. Quindi hai una scelta in più rispetto a quando eri risicato risicato. Non succede nulla a caso perché con gli infortuni che abbiamo avuto siamo stati costretti a giocare come stiamo giocando ora e abbiamo trovato una solidità in più sotto l’aspetto difensivo, tant’è vero che noi tutte le partite giocate finora in campionato si sono concluse con pochi gol al passivo. Siamo una squadra a cui fondamentalmente fai fatica a fare gol perché i ragazzi hanno trovato delle certezze ed una certa solidità con cinque difensori e tre centrocampisti che lavorano bene. Ho notato nei miei ragazzi che si sentono un po’ più sicuri”.
Malagrida a inizio stagione lo abbiamo visto anche nei tre di centrocampo, è un’opzione che ha ancora in mente? “Noi comunque anche con questo modulo, basta vedere l’ultima con la Vis Pesaro, soprattutto nel secondo tempo abbiamo creato tante situazioni, avevamo anche qualità nel fare quello che abbiamo fatto. Malagrida mezzala ci può stare perché è un giocatore che se hai un avversario che ti permette di giocare in maniera più semplice nella zona trequarti campo uno come lui lo puoi alzare facendolo giocare vertice alto con il doppio mediano, quindi da mezzala fa il trequartista dietro le due punte. Così puoi avere qualità e quantità perché è un ragazzo che secondo me sotto l’aspetto dell’aggressione nella riconquista palla c’è, è un ragazzo che si fa sentire in mezzo al campo, quindi puoi sfruttare le due zone di campo con un solo giocatore”.
Il Rimini non ha ancora battuto neanche un rigore in questa stagione. Chi è il rigorista? “Sai che non lo so. Anche oggi abbiamo provato. Ubaldi può essere, come può essere Parigi. I primi due sono loro se dovessero giocare e ci dovesse essere un rigore, sperando che prima o poi ce ne diano qualcuno. Nel provare anche oggi ho visto che calcia bene Mega (Megelaitis, ndr), lo stesso Langella. Però durante gli allenamenti è un conto, quando ti trovi sul dischetto in una partita è diverso. Parigi li tira bene, ma anche Ubaldi. Dovesse succedere domani nel corso della partita dipende da chi giocherà, uno dei due andrà sul dischetto, poi vedremo se dovessimo andare ai rigori. Però ora posso dire che uno tra Ubaldi e Parigi o Mega andrebbe sul dischetto”.