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DAL 21 NOVEMBRE

Anticorpi 2024, al via il festival che sensibilizza alla legalità

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 10 minuti
mer 20 nov 2024 16:00 ~ ultimo agg. 17:42
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Sensibilizzare alla legalità e al contrasto della  criminalità organizzata, è questo l’obbiettivo che si propone di raggiungere il festival Anticorpi, che dal 21 novembre al 9 dicembre attraverso una serie di eventi solleverà riflessioni e dibattiti sui temi delle carceri, dell’ingiustizia sociale e sulle storie di vittime di mafia. L’annuale appuntamento a cura dell’Osservatorio sulla Criminalità Organizzata vedrà un intenso programma culturale che coinvolgerà sette comuni della provincia di Rimini con incontri, proiezioni cinematografiche, dibattiti e mostre.

Rimini sarà protagonista con un incontro pubblico dedicato alla memoria di Paolo Borsellino, il giudice di mafia ucciso nel 1992, attraverso la testimonianza della nipote Roberta Gatani, per ripercorrere il profilo del valoroso magistrato a beneficio delle nuove generazioni. A Borsellino e a Giovanni Falcone sarà dedicata a Santarcangelo anche la proiezione del docufilm “Il fuoco della memoria” di Ambrogio Crespi,  mentre il giornalista e podcaster Pablo Trincia, in un dialogo insieme alla scrittrice e sceneggiatrice romagnola Lorenza Ghinelli al Teatro Galli in chiusura di festival, aprirà finestre di riflessione e analisi sulle tecniche di narrazione dell’attualità volte a creare empatia e riflessione.

Dal 21 novembre al 9 dicembre il festival Anticorpi 2024

Il programma completo a cura degli organizzatori di Anticorpi:

21 novembre al 9 dicembre 2024, sette comuni (Rimini, Bellaria – Igea Marina, Riccione, Cattolica, Misano, Santarcangelo di Romagna e San Giovanni in Marignano) ospiteranno un ricco calendario di incontri, mostre e proiezioni cinematografiche, con l’obiettivo di stimolare un confronto profondo e costruttivo, soprattutto tra i cittadini e le giovani generazioni.

 

Carcere, legalità, storie di vittime di mafia e il racconto della realtà saranno i fili conduttori di questo festival. Attraverso le testimonianze dirette di protagonisti come Roberta Gatani, nipote di Paolo Borsellino, e Pippo Giordano, ex ispettore della DIA, cittadini e studenti avranno l’opportunità di conoscere e dialogare con coloro che hanno avuto ruoli importanti nel contrasto al crimine organizzato e che da quell’esperienza ne hanno fatto una missione di vita. Il programma prevede inoltre la proiezione di film e documentari che racconteranno storie di impegno civile e di lotta alla mafia. Continua anche il tour della mostra “Una vita contro la mafia” realizzata dall’Istituto Einaudi Molari di Rimini, Corso di Design della Comunicazione Visiva e Pubblicitaria che da mesi sta alimentando approfondimenti tra gli studenti della nostra Provincia.

Ma non solo. Con Pablo Trincia si ragionerà di narrazione dell’attualità, con Agnese Moro di giustizia riparativa, con Danilo Procaccianti della figura di Don Pino Puglisi, con Costantino Visconti, professore di Diritto penale all’Università di Palermo delle stragi del ’92, tutti porteranno il loro prezioso contributo, aprendo finestre di riflessione e analisi che hanno radici nel passato ma forte impatto anche oggi.

A Rimini una riflessione sul rapporto tra Carceri ed Enti locali

 

Anticorpi si apre con al centro un tema cruciale: il rapporto tra carcere e società. E’ in programma il 21 novembre presso l’Università di Rimini, un convegno che si focalizzerà sulla necessità di una riflessione profonda sul ruolo del carcere nella società contemporanea, sulla possibilità di favorire l’integrazione sociale dei detenuti e sull’apertura a nuove forme di giustizia. Ad aprire “Carceri. Rieducare attraverso la partecipazione” saranno i saluti di Alessia Mariotti, Presidente Campus di Rimini e gli interventi di Roberta Biolcati, Università di Rimini e Filippo Giorgetti, Sindaco del Comune di Bellaria Igea Marina.

A focalizzare il tema, l’intervento di Alessandro Bondi, professore di diritto penale dell’Università di Urbino, dal titolo “Carcere e Società. Per una giustizia penale non tradizionale” per ragionare del sistema penale tradizionale e delle alternative possibili per una giustizia rieducativa. A seguire una tavola rotonda moderata dalla giornalista Sara Bucci, sugli interventi e le misure locali in materia che vedrà la partecipazione della direttrice della casa circondariale di Rimini, Palma Mercurio, di Francesco Bragagni, Assessore legalità Comune di Rimini, Roberto Brancaleoni, Presidente Ordine Avvocati, Annalisa Calvano delle Camere Penali di Rimini, Barbara Gualandi dell’Uepe e Ivan Cecchini, coordinatore dell’Osservatorio sulla Criminalità Organizzata.

“La giornata di studio “Carcere e Società” è un appuntamento che impegna gli amministratori ed i comuni dell’Osservatorio ad una riflessione sull’integrazione sociale del condannato, sulla diretta presa in carico del deviante nella comunità, nel sociale e rappresenta un passo avanti verso una giustizia più umana e inclusiva. – ha sottolineato Ivan Cecchini, coordinatore dell’Osservatorio sulla Criminalità Organizzata – L’evento vuole suggerire che è possibile superare la logica della punizione e promuovere un percorso di riabilitazione che coinvolga attivamente la comunità. “Carcere e Società” è una giornata per conpidere prospettive ed esperienze di esperti, operatori, studiosi e rappresentanti delle istituzioni per aiutarci a comprendere meglio, a ricercare modelli efficaci di reinserimento sociale e di contrasto della recipa”.

A Rimini un Paolo Borsellino inedito

Dopo il successo della mostra itinerante “Una vita contro la Mafia”, l’Osservatorio sulla criminalità organizzata torna a parlare delle vittime di mafie e lo farà partendo da uno dei nomi che hanno segnato per molte generazioni l’impegno verso la legalità: Paolo Borsellino.

 

Sabato 23 novembre alle 18 alla Cineteca di Rimini la figura di Paolo Borsellino è al centro di un incontro pubblico grazie alla testimonianza della nipote, Roberta Gatani, autrice del libro “57 giorni. Ti porto con me alla casa di Paolo”, per ripercorrere il profilo del valoroso magistrato ma anche per raccontare cosa ha portato in eredità il suo impegno: la Casa di Paolo, realtà che ha preso vita il 17 luglio 2015 nei locali della ex “Farmacia Borsellino” a Palermo in via Della Vetriera n. 57. Un luogo unico, speciale, emozionante, in cui si fa memoria col sorriso e con tanta dignità, a beneficio delle giovani generazioni, e non solo. L’evento oltre ad approfondire i contorni di quanto accaduto e su cosa indagava il magistrato palermitano intende anche sostenere questa importante realtà.

L’incontro, che si svolgerà in mattinata anche nella Scuola Secondaria di Primo Grado A. Di Duccio di Miramare, offre un’opportunità unica per approfondire la conoscenza di Paolo Borsellino, non solo attraverso la sua storia professionale, ma anche grazie ad una rappresentazione più intima e personale. Ad aprire la serata in Cineteca, realizzata in collaborazione con Amarcort Film Festival e moderata dal giornalista Enea Conti, sarà il

cortometraggio “Notti d’estate”, diretto da Riccardo Cannella, che mostra un uomo che vive momenti di solitudine e riflessione, lontano dall’immagine pubblica dell’eroe.

“Un Festival ricco di contenuti e di nomi che hanno fatto la storia della lotta alla criminalità, o che con il loro spessore culturale e artistico possono contribuire in maniera incisiva ad una educazione alla legalità sempre più aperta e coinvolgente.

A Rimini si terranno eventi che spazieranno da tematiche cogenti come quella del Carcere, con un dibattito di livello accademico che evidenzia, tra l’altro, il ruolo del Comune di Rimini in questo ambito, al ricordo del grande magistrato Paolo Borsellino da parte di chi ne preserva con cura la memoria, per concludere con la serata evento che vedrà come assoluto protagonista Pablo Trincia, che con le sue inchieste, che hanno ottenuto grande seguito, ha indagato molti casi di attualità”. Ha spiegato Francesco Bragagni, assessore alla legalità del Comune di Rimini.

 

 

A San Giovanni in Marignano arriva il caso Stellato

 

A San Giovanni in Marignano venerdì 29 novembre alle ore 21.00, il Teatro Massari sarà la cornice di un confronto tra Davide Grassi, avvocato e autore del romanzo giallo “La perseveranza del santo”, ispirato al tragico caso di Anna Maria Luna Stellato, e Davide Ercolani, sostituto procuratore di Rimini che ha guidato le indagini su questo complesso delitto. La serata, moderata dalla giornalista Sara Bucci si preannuncia come occasione per approfondire le dinamiche di un caso che ha scosso l’opinione pubblica e per comprendere il delicato lavoro degli inquirenti. Il romanzo di Grassi, ispirato alla figura del maresciallo Pompilio Maffei, rende omaggio alla tenacia degli investigatori che non si sono arresi di fronte alle apparenze, portando alla luce la verità sulla morte della giovane donna.

“Da assessore e da avvocato sono enormemente orgogliosa di ospitare nella suggestiva cornice del teatro Massari una tappa di questa importante rassegna incentrata sul tema della legalità. In particolare, l’evento che si svolgerà nel nostro comune pone l’accento e da onore e visibilità al duro ma indispensabile lavoro svolto dagli inquirenti, atteso che il romanzo è incentrato su un vero fatto di cronaca accaduto nel nostro territorio”.

Ha aggiunto Francesca Pieraccini assessora alla legalità del Comune di San Giovanni in Marignano.

 

 

Misano ricorda le vittime delle mafie

 

Il 30 novembre alle ore 10:00, il cinema Astra di Misano Adriatico ospiterà un evento dedicato alla lotta alla mafia. L’iniziativa prevede l’inaugurazione della mostra itinerante “Una Vita contro la Mafia” e un incontro con Pippo Giordano, ex ispettore della Dia che ha vissuto in prima persona la lotta contro Cosa Nostra, collaborando con figure chiave come Giovanni Falcone, Ninni Cassarà, Montana e altri.

La mostra, che torna dopo essere stata ospitata in persi Comuni della provincia, è stata realizzata dall’Istituto Einaudi Molari di Rimini, ed è un toccante omaggio alle vittime della mafia degli ultimi trent’anni. Attraverso 26 totem e 104 manifesti ispirati all’artista Noma Bar, la mostra mira a mantenere viva la memoria di chi ha perso la vita per combattere la criminalità organizzata.

A parlare con gli studenti è stato invitato Pippo Giordano, autore del libro “Il sopravvissuto” che conpiderà episodi e riflessioni sulla lotta alla mafia. La sua presenza rappresenta un’occasione unica per ascoltare la testimonianza di un uomo che ha dedicato la sua vita a combattere questo fenomeno.

“L’iniziativa di Misano Adriatico ha lo scopo di sensibilizzare i giovani sul tema della mafia e di ricordare il sacrificio di coloro che hanno combattuto per un futuro migliore. La mostra e l’incontro con Pippo Giordano sono un invito a non dimenticare e a continuare a impegnarsi nella lotta contro la criminalità organizzata – ha dichiarato l’assessore alla Polizia Locale del Comune di Misano, Filippo Valentini.

 

A Bellaria risuona la storia di Don Puglisi

Anche Bellaria, comune capofila del progetto Osservatorio sulla Criminalità organizzata, sarà sede di un importante incontro riservato agli studenti delle scuole medie che si terrà il 2 dicembre alle ore 10:00 al Teatro Astra di Bellaria Igea Marina.

Al centro, Don Pino Puglisi, un prete che ha dedicato la sua vita alla lotta contro la mafia. Grazie ai contributi di Danilo Procaccianti, giornalista e scrittore, e di Alessandro Coscarelli, Comandante della Guardia di Finanza di Rimini, i ragazzi potranno approfondire la figura di questo coraggioso sacerdote e scoprire come, attraverso il suo impegno, sia riuscito a dare speranza ai giovani di Brancaccio, un quartiere dominato dalla criminalità organizzata. Don Pino Puglisi, con la sua determinazione e il suo carisma, ha rappresentato un punto di riferimento fondamentale per tanti ragazzi, offrendo loro un’alternativa alla vita di strada e alla violenza.

 

“Bellaria-Igea Marina è una città che fin dalla fondazione è stata protagonista del percorso dell’Osservatorio e ha fatto della legalità uno dei suoi valori più importanti. Organizzando questo incontro dedicato a Don Pino Puglisi, vogliamo rafforzare questo legame tra legalità e il nostro territorio e trasmettere ai giovani l’importanza di essere cittadini attivi e consapevoli. L’esempio di Don Pino ci insegna che ognuno di noi può fare la differenza. Ringrazio il Comandante Coscarelli per la sua preziosa collaborazione e per la sua costante attenzione alle tematiche della legalità soprattutto nei confronti delle nuove generazioni”. Ha ricordato il vicesindaco di Bellaria Igea Marina, Francesco Grassi.

 

Cattolica e Riccione riflettono sulla giustizia riparativa

A Cattolica e Riccione si terranno gli incontri “La giustizia dell’incontro”, per riflettere di come si possa superare l’idea di una giustizia solo punitiva, di giustizia riparativa. Protagoniste di questi appuntamenti Agnese Moro, figlia dello statista italiano e Grazia Grena, ex terrorista di Prima Linea, due figure emblematiche che, con la loro testimonianza diretta, approfondiranno il tema di come i processi giudiziari spesso non riescono a rimarginare le ferite dei singoli e della comunità. Le due donne, cresciute in realtà opposte, sono pentate amiche e ora testimoniano sul nuovo approccio della giustizia, per non dimenticare le vittime e non emarginare i carcerati, insieme in un percorso di ri-conciliazione.

La serata, moderata dal coordinatore dell’Osservatorio sulla Criminalità Organizzata della provincia di Rimini Ivan Cecchini, e dall’Assessora alla Sicurezza del Comune di Cattolica, Claudia Gabellini, ragionerà su come la giustizia riparativa apra alla necessità delle vittime di trovare risposte e al tempo stesso contempli la possibilità per il reo di cambiare, di riparare al dolore recato. Sottolineerà come un reato non è solo un affare privato tra vittima e autore, ma riguarda tutta la comunità perché lede delle relazioni, lede quel patto sociale alla base della convivenza civile, una lesione che va ricucita insieme.

Le testimonianze delle due protagoniste, si svolgeranno il 5 dicembre alle 21 al Cinema Teatro Snaporaz di Cattolica e il 6 dicembre alle 10 al Liceo Scientifico A. Volta di Riccione.ù

“Siamo lieti di ospitare a Cattolica due personalità importanti, entrambe protagoniste di storie di vita, di rinascita e di giustizia. Le loro vicende fanno parte della Storia del nostro Paese e dal confronto di due posizioni totalmente opposte, è nato un rapporto umano e civile che rappresenta un esempio concreto di giustizia riparativa, un percorso che ha permesso di conferire dignità e un senso nuovo al dolore delle vittime. Storie più grandi di noi che rispecchiano e realizzano quel bisogno di giustizia che unisce tutte le persone”. Ha sottolineato Claudia Gabellini, assessora alla legalità del Comune di Cattolica.

 

Sandra Villa, Vicesindaca di Riccione, ha aggiunto: “Il Comune di Riccione ha ospitato l’anteprima del festival, offrendo al pubblico un’esperienza unica e toccante. Lo spettacolo “Vorrei una voce” di Tindaro Granatanato all’interno di un carcere femminile, è stato presentato al Cocoricò il 29 ottobre, dimostrando come la cultura possa essere uno strumento potente di riscatto e inclusione sociale. Questo appuntamento al Liceo Volta vuole essere il giusto proseguimento di un percorso intrapreso a dare forza ad iniziative che promuovono la giustizia riparativa e costruiscono ponti tra le generazioni.”

 

A Santarcangelo di Romagna, una serata dedicata alla memoria

Il 7 dicembre alle 21 a Santarcangelo di Romagna, presso il Teatro Lavatoio, si terrà la proiezione “Falcone e Borsellino. Il fuoco della memoria” di Ambrogio Crespi, un docufilm che intende mantenere vivo il ricordo di due figure fondamentali della giustizia e delle istituzioni, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, senza “sacralizzarli” e piuttosto contestualizzando l’eccezionale valore umano e professionale. Un lavoro audiovisivo nato da un progetto didattico dell’Università di Palermo, che ha coinvolto studenti e testimoni diretti degli attentati del 1992, e che vuole essere uno strumento anche per fornire spunti per una rivisitazione storico-critica di quegli eventi che ancora interrogano le nostre coscienze. A parlarne, Costantino Visconti, Direttore del Dipartimento di Scienze politiche e Relazioni internazionali dell’Università di Palermo e Paolo Storari, sostituto procuratore di Milano, che porteranno il loro contributo alla riflessione sulla lotta alla mafia e sulla memoria dei due magistrati uccisi.

“Ormai da anni il festival Anticorpi ci offre la possibilità di confrontarci e riflettere sul tema della legalità, fondamentale per la buona salute della nostra democrazia” dichiara Filippo Borghesi, assessore al welfare e sanità di Santarcangelo – “E il sottotitolo, ‘La cultura contro le mafie’, è un manifesto del modo che il festival ha scelto per arrivare alle persone, confermato anche quest’anno da un programma ricco e interessante. Al Lavatoio arriva un docufilm su Falcone e Borsellino che ci invita a non appiattirsi sulla retorica, ma a ricordare queste due figure centrali nella lotta alla criminalità organizzata attraverso azioni concrete, come la restituzione alla collettività del bene confiscato di Santarcangelo, che dopo l’inaugurazione dello scorso anno presto prenderà nuova vita attraverso un progetto sociale innovativo e su misura”.

Una serata di storie, suoni e narrazione al Teatro Galli di Rimini con protagonista Pablo Trincia.

 

Il Teatro Galli di Rimini, lunedì 9 dicembre alle 21 (ingresso libero, fino ad esaurimento posti) si prepara ad accogliere un evento unico che unisce letteratura, inchiesta, musica e arte del racconto. Protagonista della serata sarà Pablo Trincia, giornalista, podcaster – il suo nuovo podcast sulla tragedia dell’Hotel Rigopiano è anche una docuserie Sky in onda proprio in questi giorni – autore del libro “Come nascono le storie. Il mio viaggio nell’arte di raccontare” (Roi Edizioni, in libreria da appena due mesi). L’iniziativa, parte del Festival, rappresenta la tappa finale di un’edizione dedicata alla forza della narrazione e delle storie e alla loro capacità di creare consapevolezza e memoria.

Sul palco del Galli, Trincia dialogherà con la scrittrice e sceneggiatrice romagnola Lorenza Ghinelli, diplomata proprio in “Tecniche della narrazione” alla Scuola Holden di Torino, di cui ora è direttrice e docente. Il confronto tra i due autori offrirà al pubblico uno sguardo intimo e approfondito su l’arte del raccontare: dai meccanismi e le tecniche che animano una narrazione avvincente, alle testimonianze e alle esperienze, alle storie che nascono dalla realtà, trasformandosi in ponti verso l’empatia e la riflessione.

A scandire il ritmo dell’incontro e a rendere l’atmosfera ancora più suggestiva, una narrazione sonora senza confini, la musica dal vivo di Demetrio Cecchitelli e Inserire Floppino, due compositori e musicisti che in dialogo tra loro ci invitano a scoprire storie raccontate dai suoni. Durante la serata saranno improvvisati paesaggi sonori immersivi, i loro set scandiranno alcuni momenti della conversazione tra i due scrittori trasformando il Teatro Galli in una vera e propria stanza d’ascolto.

Promossa dall’Osservatorio sulla criminalità organizzata della provincia di Rimini, l’iniziativa si colloca perfettamente nello spirito del Festival Anticorpi, che da anni indaga il potere delle storie come antidoti al silenzio e alla passività, strumenti per conoscere e resistere. L’evento, in programma nell’iconica cornice del Teatro Galli, rappresenta molto più di una semplice presentazione di un libro: è un invito a immergersi nell’arte della narrazione e a lasciarsi guidare dalle voci, dai suoni e dalle storie che costruiscono il nostro immaginario e plasmano il nostro presente. Parole e musica si uniscono e s’intrecciano in un format unico e in un luogo spettacolare per chiudere in bellezza il Festival Anticorpi 2024.

 

Il Festival Anticorpi rientra nei progetti dell’Osservatorio sulla Criminalità Organizzata della provincia di Rimini che è composto dai Comuni di Bellaria – Igea Marina, Rimini, Riccione, Misano Adriatico, Cattolica, San Giovanni in Marignano, Santarcangelo di Romagna ed è riconosciuto e finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, grazie alla legge regionale n. 18 del 28 ottobre 2016, che ha la finalità di prevenire o contrastare fenomeni di criminalità e di illegalità a livello sociale e nel tessuto economico-produttivo della regione.