Un piccolo gruppo di attivisti di APS Basta Plastica in Mare hanno dato voce nella mattina di martedì, durante l’inaugurazione di Ecomondo, alla natura. Non potendo intercettare il Ministro dell’Ambiente prima della cerimonia gli ambientalisti hanno aperto i loro messaggi dipinti su vecchie lenzuola difronte all’ingresso principale della Fiera di quello che definiscono: “il salone insostenibile della sostenibilità”. Un’azione di disobbedienza civile nonviolenta, rappresentando “il grido di dolore della natura”. Tra i protagonisti la presidente di Basta Plastica in Mare Manuela Fabbri e il consigliere comunale del PD Edoardo Carminucci, già vicepresidente.
“L’intenzione – spiegano – è richiamare l’attenzione dei visitatori ed espositori e le autorità che accompagnano il Ministro Pichetto Fratin per la cerimonia di inaugurazione alla Fiera di Rimini: un agglomerato suburbano in continua dilatazione per cemento e capienza, gigante in quanto a produzione di reddito per portatori d’interesse, che tuttavia non ha nessun rispetto per l’habitat dei cittadini di Rimini in quanto a traffico inquinante, produzione di Co2, plastica e polveri sottili”.