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Allevamento Fileni, commissione ferma al palo. Wild: cittadini presi in giro

rendering dell'allevamento Fileni

Torna a far discutere la realizzazione dell’allevamento Fileni a Cavallara di Maiolo, in Alta Valmarecchia. La commissione (o tavolo tecnico/scientifico) chiamata a monitorare i vari aspetti dell’intervento a tutela della cittadinanza infatti non si sarebbe mai riunita. A dirlo è il consigliere di maggioranza del Comune di Santarcangelo, Patrick Wild, dopo aver effettuato un’apposita richiesta agli uffici competenti. “Siamo allibiti” commenta. “Questo significa, innanzitutto e molto banalmente – prosegue il consigliere –, che a distanza di oramai due anni da quando la vicenda è divenuta di pubblico dominio, nessun tipo di controllo è ancora stato effettuato. Il paventato “piano di controllo ad ampio raggio” – che prevede una serie di verifiche a tappe inerente alla salute degli abitanti e la tutela ambientale di quest’area della Valmarecchia – subisce uno slittamento, vanificando le premesse e gli obiettivi”.
Wild spiega che la mancata convocazione della commissione dipende dal fatto che “il protocollo d’intesa per la costituzione del tavolo, seppur trasmesso dall’Unione dei Comuni a tutti gli Enti coinvolti, non è ancora stato sottoscritto e non sono pervenute notizie sull’adozione del documento da parte dei predetti Enti. Viene dunque da chiedersi dove siano finiti Regione Emilia-Romagna, ARPAE, Ausl Romagna, Comune di Maiolo e Provincia di Rimini, ossia i citati Enti aderenti al Tavolo“.
Purtroppo, come si suol dire in questi casi: “Noi l’avevamo detto” – aggiunge sconsolato Wild –. Avevamo denunciato a più riprese l’inerzia e il disinteresse generalizzato di enti e istituzioni sulla questione Fileni, ma ci era stato risposto, anche piccati, che la Commissione e con essa i controlli sarebbero presto arrivati. Che dire, purtroppo pur avendoci visto giusto non siamo affatto contenti. Continuiamo a credere che la Commissione non sarebbe stata la panacea di tutti i mali, ma avrebbe quantomeno potuto aiutare a fornire alcuni dati oggettivi”.
Purtroppo invece – conclude – l’invito formulato nella famosa mozione approvata nel consiglio dell’Unione dell’aprile 2023 a contribuire alla sua costituzione con l’apporto dei tecnici indipendenti e la partecipazione dei consiglieri dell’Unione non è mai stata presa in considerazione: in questo modo si finisce solo per prendere in giro i cittadini della Valmarecchia, i primi a rimetterci per questa inerzia e rimpallo continuo tra Enti, assieme al territorio.

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