Aeroporto, nuovi voli per hub internazionale. E il territorio risponde agli appelli
Dopo la presentazione delle tratte Londra Gatwick e Basilea con EasyJet, a partire dal 16 aprile e in vendita dal 19 novembre, l’aeroporto di Rimini è pronto ad altri annunci. A breve sarà infatti presentato un nuovo collegamento. Lo ha anticipato il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad parlando di buone notizie in arrivo nei prossimi giorni per lo scalo, senza però sbottonarsi oltre. Se ne saprà di più il prossimo 26 novembre quando in conferenza stampa saranno svelati i “nuovi collegamenti aerei con un hub internazionale” per la prossima estate. Intanto RyanAir ha nuovamente ritoccato le frequenze della prossima estate aumentando la frequenza del volo per Budapest da 3 a 4 volte a settimana.
Mai come negli ultimi mesi l’attenzione sullo scalo è stata così elevata e non sono passati inosservati i continui appelli rivolti al territorio dall’amministratore delegato di AIRiminum Leonardo Corbucci. Per strappare nuovi voli a compagnie contese da tanti scali diventa fondamentale infatti riuscire a far volare gli aerei pieni, cosa finora riuscita ad AIRiminum. A sentirsi chiamati in causa sia i privati (albergatori, fiera, industriali) sia gli enti pubblici.
Il rapporto tra territorio e aeroporto è stato al centro della trasmissione di Icaro TV Fuori dall’Aula. Ospite in studio, l’assessora al turismo di Bellaria Igea Marina Milena Casali, tra le altre cose, ha spiegato che il comune valuterà l’introduzione dell’imposta di soggiorno (unico in provincia a non averlo ancora fatto) e le nuove risorse saranno destinate in parte alle attività di promozione nei territori coperti dalle tratte del Fellini.
Disposti a fare la propria parte anche gli albergatori riccionesi ma con alcuni distinguo. Il presidente Claudio Montanari ha infatti detto che, come accaduto in passato, sono stati comprati biglietti per garantire “un break even (ndr il punto nel quale i ricavi e i costi di un’azienda diventano equivalenti, e dunque non si genera né profitto né perdita) della tratta. Però non ci si aspetti che si metta denaro a scatola chiusa in un contenitore solo perché è ritenuto strategico. Noi siamo imprenditori e mettiamo i soldi dove pensiamo sia utile e ci è consentito anche di dare un contributo importante“. Nel mirino di montanari l’assenza, a livello regionale, di una visione strategica sugli aeroporti: “gli operatori sono pronti a fare la loro ma il pubblico deve dimostrare di essere in grado di lavorare in maniera integrata e finora, a parte le parole spese, non è avvenuto”
A pesare sul presente del Fellini sembrano, almeno in parte, le ombre del passato. Su tutti il fallimento di Aeradria nel 2013 con il suo impatto su enti pubblici e categorie. “Ritengo che ci sia sicuramente uno specchietto retrovisore che ci fa ancora tremare. Dobbiamo dirlo con molta franchezza” riconosce l’assessora Casali che legge la moderatezza e la cautela dell’AD Corbucci come una scelta “per evitare di creare attese che poi potrebbero essere smentite dopodomani minando la credibilità di quello che oggi AIRiminum sta cercando di portare avanti.”
La puntata di Fuori dall’Aula
Fuori dall’Aula 24/25. Aeroporto di Rimini, quanto ci “crede” il territorio?