Acer. Nessuna incompatibilità per la presidente Corsini
Il pronunciamento dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) ha fugato i dubbi sull’ipotesi di incompatibilità e conflitto di interessi, fra la carica di presidente protempore di Acer Rimini ricoperta da Claudia Corsini e il ruolo di Posizione organizzativa dell’Ufficio servizi sociali presso l’Unione di Comuni della Valmarecchia. La normativa (decreto legislativo n. 30/2013), infatti, non prescrive divieti sul contestuale svolgimento di incarichi sia in un ente locale che in un ente pubblico (quale è Acer) -, sia per la componente relativa al conflitto di interessi. Anac sottolinea come la norma intenda prevenire situazioni di conflitto di interessi che possano minare il corretto agire amministrativo. Situazione possibile qualora il dipendente pubblico sia portatore di interessi della sua sfera privata che potrebbero influenzare negativamente l’adempimento dei suoi doveri istituzionali. In questo caso però i due incarichi sono svolti presso enti di natura pubblica, quindi manca il possibile interesse privato confliggente con l’interesse pubblico.
“Con il pronunciamento dell’Anac – commenta la presidente protempore di Acer Rimini, Claudia Corsini –, si conclude una vicenda che per mesi mi ha fortemente provata, non solo sotto il profilo lavorativo, ma anche personale e politico, facendomi provare un profondo senso d’ingiustizia per quello che stava accadendo. Tengo a precisare che, prima di accettare l’incarico di Posizione organizzativa, per me un’importante sfida professionale, erano stati fatti approfondimenti di merito per verificare eventuali profili d’incompatibilità e conflitto d’interessi. Approfondimenti che ne avevano escluso la presenza.”