Ogni anno si contano 3.000 vittime sulle strade italiane, 20.000 nell’Unione europea e ben 1,3 milioni a livello mondiale. Nei primi dieci mesi 2024, hanno perso la vita in Italia 396 pedoni, 179 ciclisti e 31 bambini. A questi numeri si aggiungono 75 episodi di pirateria stradale. I dati forniti dall’osservatorio Asaps (Associazione sostenitori e amici della polizia stradale) sulle vittime della strada sono allarmanti e il fenomeno è troppo spesso sottovalutato. La Polizia locale di Riccione, proprio in occasione della recente Giornata mondiale del ricordo delle vittime stradali, ha intensificato i controlli con un servizio prolungato anche nelle ore notturne. Sono stati verificati oltre 90 veicoli ed è emerso che almeno il 10% dei conducenti guidava in stato di alterazione psicofisica. In particolare, sono stati accertati 11 casi di guida in stato di ebbrezza alcolica, di cui 10 con livelli di alcol nel sangue tali da configurare un reato penale. Sono state rilevate anche diverse violazioni amministrative, sia per condizioni di sicurezza dei veicoli sia per irregolarità relative alla circolazione di veicoli stranieri sul territorio nazionale. Un conducente era addirittura sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Durante i controlli, l’unità cinofila ha segnalato alcuni passeggeri, poi deferiti all’autorità provinciale per uso personale di cannabinoidi.
Un ulteriore fenomeno preoccupante, segnalato anche dalle cronache nazionali, è la tendenza tra i giovani a portare oggetti atti a offendere, come coltelli e arnesi da punta. Due giovani sono stati denunciati all’autorità giudiziaria, con conseguente sequestro degli oggetti illegali.
Dall’inizio di novembre, la Polizia locale ha rilevato 16 incidenti stradali, con lesioni personali in oltre due terzi dei casi. L’ultimo episodio ha richiesto il trasporto d’urgenza al trauma center dell’ospedale Bufalini di Cesena, a causa del rapido aggravarsi delle condizioni del ferito subito dopo i primi soccorsi.
Come sottolineato dall’Associazione italiana familiari e vittime della strada, spiega l’amministrazione riccionese, è essenziale ascoltare la “voce del silenzio”, la voce delle vittime, per ricordare e promuovere un cambiamento nei comportamenti. Non si tratta solo di rispettare il buon senso durante i controlli su strada, ma di adottarlo quotidianamente per prevenire situazioni di pericolo alla guida.