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interrogazione in Consiglio

Via De André e le urbanizzazioni mai completate. Si attende il Consiglio di Stato

In foto: via De André
via De André
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 2 ott 2024 19:08 ~ ultimo agg. 19:15
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Nella seduta di martedì del Consiglio Comunale di Rimini il consigliere Stefano Brunori del gruppo Gloria Lisi per Rimini ha interrogato sulla situazione delle urbanizzazioni dell’area di via De André a Viserba, mai completate: il soggetto attuatore privato non ha portato avanti la realizzazione delle opere di urbanizzazione previste nel piano particolareggiato e nella convenzione sottoscritta con l’Amministrazione. Il risultato sono strade e parcheggi mai completati e in stato precario.
“Negli anni l’amministrazione comunale – ha risposto l’assessora Roberta Frisoni ha sempre attivato tutti gli strumenti in proprio possesso per indurre il soggetto attuatore ad ottemperare ai propri obblighi, in un quadro complesso in cui purtroppo si è verificato anche il fallimento del soggetto che aveva prestato la fideiussione a copertura delle opere di urbanizzazione, fatto che non ha consentito all’Amministrazione di escutere la polizza come avvenuto in altri casi analoghi, vedi ad esempio Tombanuova e Corpolò”.
A seguito delle diffide ad adempiere inviate al soggetto attuatore, nel 2021 l’Amministrazione ha avviato “azione sostitutiva” ai sensi della Convenzione stipulata con il soggetto attuatore per sostituirsi al privato inadempiente nel completamento delle opere di urbanizzazione.
“Nel caso specifico – ha proseguito l’assessora – è risultato necessario rivolgersi al Tribunale Amministrativo Regionale perché venissero riconosciute all’Amministrazione Comunale sia la proprietà delle aree interessate dalla totalità delle urbanizzazioni sia i mezzi economici (a carico dei privati) per il completamento delle opere”.
Il TAR, a dicembre 2023, ha riconosciuto le ragioni dell’Amministrazione assegnandole la proprietà delle aree ma i privati attuatori hanno proposto appello al Consiglio di Stato opponendosi, nella sostanza, all’obbligo posto a loro carico di anticipare al Comune le risorse per poter procedere con la realizzazione delle attrezzature mancanti. Tra qualche settimana  sarà celebrata l’udienza finale del giudizio presso il Consiglio di Stato “a seguito della quale, l’amministrazione comunale potrà definire i passi successivi, sperando quindi di poter arrivare a chiudere una pagina che vede i cittadini e amministrazione parte lesa e che vede l’Amministrazione impegnata affinché si possa arrivare al completamento delle opere di urbanizzazione”.
Brunori ha però chiesto di sapere le intenzioni dell’Amministrazione Comunale qualora il privato risulti inadempiente anche dopo il pronunciamento del Consiglio di Stato.