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Supportare le famiglie più fragili: al via il bando per il progetto Home Visiting

Il Comune di Rimini ha lanciato un nuovo progetto chiamato Home Visiting per sostenere le famiglie più vulnerabili, con l’obiettivo di aiutare i neo-genitori a rafforzare le proprie competenze e migliorare la gestione quotidiana della vita familiare. È questo lo scopo della procedura pubblica del Distretto di Rimini per selezionare i soggetti del terzo settore che collaboreranno alla realizzazione di questa iniziativa, per la quale è previsto un importo pari a 45 mila euro. Il progetto, di durata annuale, si basa sulla collaborazione tra il Comune e le organizzazioni del terzo settore, allo scopo di offrire un sostegno concreto e quotidiano alle famiglie, prevenendo criticità che, se trascurate, potrebbero avere un impatto negativo sui più piccoli.
Pensato per dare un supporto concreto e quotidiano alle famiglie in difficoltà, l’Home visiting, come intuibile dal nome, prevede dunque che operatori qualificati si rechino direttamente a casa delle famiglie, ascoltando e comprendendo le loro necessità, e fornendo ai genitori strumenti pratici per migliorare la gestione della vita familiare, come l’organizzazione delle attività quotidiane, la cura dei figli e la gestione dello stress.
“Il progetto ‘Home Visiting’ del Comune di Rimini si inserisce all’interno di una strategia più ampia di protezione dei minori e sostegno alle famiglie fragili, che rappresenta una delle priorità del sistema di welfare locale, affinché sia sempre più inclusivo e partecipatoè il commento dell’assessore alla protezione sociale, Kristian Gianfreda -. Questo approccio si fonda sulla consapevolezza che intervenire in maniera tempestiva nelle situazioni di vulnerabilità familiare può prevenire problemi di maggiore gravità, come difficoltà educative, isolamento sociale o la compromissione del benessere psicofisico dei minori. Il tema della protezione dell’infanzia è fondamentale, e proprio a partire da questa consapevolezza come amministrazione comunale stiamo investendo su una riorganizzazione del modello di assistenza, con progetti che spaziano dal sostegno psicologico al supporto educativo, passando per il potenziamento delle reti di volontariato e delle collaborazioni con il terzo settore. A fare da filo rosso, la centralità della comunità nel sostegno a chi ha più bisogno”, conclude l’assessore
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