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La riflessione

Sadegholvaad: lo strappo di Conte mette a rischio l'alleanza M5S-De Pascale

In foto: Jamil Sadegholvaad
Jamil Sadegholvaad
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 4 ott 2024 15:10
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Il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad interviene su alcune vicende politiche nazionali che rischiano di avere ripercussioni anche sul territorio in vista delle Regionali del 17 e 18 novembre.

Lo strappo di Giuseppe Conte – scrive – mette a rischio l’adesione del Movimento 5 Stelle al progetto amministrativo e politico che il centrosinistra e il suo candidato Michele De Pascale stanno proponendo per le prossime regionali dell’Emilia Romagna. Il dibattito è già saturo di commenti ma ne vorrei aggiungere uno, diciamo un po’ laterale, perché viene appunto da un sindaco come me che, nel 2021, scelse di consolidare la proposta programmatica per Rimini intorno un’alleanza incentrata sulle forze di centrosinistra e una solida componente civica, senza cercare allora sponde con il Movimento di Conte. Il commento, e l’invito, è il seguente: i patti si rispettano. Michele De Pascale sta governando molto bene a Ravenna grazie anche al contributo fattivo dei 5 Stelle ed è palese come da due mesi a questa parte la costruzione del programma amministrativo per la regione avvenga con il pieno coinvolgimento di ogni livello dei 5 Stelle. Non ha senso, e non sarebbe certamente molto comprensibile ai cittadini, che un lavoro simile, un lavoro prima di tutto concreto e di visione, sia mandato in malora per questioni che riguardano esclusivamente il piano della politica nazionale. C’è un tema di connessione con le comunità locali, mi verrebbe da dire di credibilità, che dovrebbe superare ogni altra questione. O si preferisce procedere come negli anni Ottanta quando, e successe anche a Rimini, il PSI nazionale, allora in antagonismo con il PCI, ‘invitò’ all’uscita dalle giunte locali tutta la componente socialista?
Il progetto amministrativo sta al centro, deve stare al centro. E quello di de Pascale è un progetto concreto di sviluppo dell’Emilia Romagna sul quale il Movimento 5 Stelle può dare un grande contribuito. In questi 3 anni di mandato, pur da sponde opposte in consiglio, ho avuto modo di apprezzare la linearità dei rapporti e tutto sommato una discussione concreta sulle cose della città da parte dei rappresentanti dei 5 Stelle a Rimini. Certo, le posizioni spesso sono diverse, anche molto diverse, ma non è mai mancato rispetto e considerazione delle proposte l’uno dell’altro. Anche in ragione di questo, avevo percepito gradimento nei confronti della scelta di De Pascale da parte degli esponenti del Movimento e, proprio in ragione di questo, ritengo sarebbe giudicata incomprensibile da parte degli stessi simpatizzanti una rottura in Emilia Romagna decisa a Roma.”