Buscè: "Ho elogiato la squadra perché ha fatto un secondo tempo straordinario"
Le dichiarazioni al termine di Rimini-Spal 0-1 (leggi notizia).
Andrea Dossena, allenatore della Spal. “In questo momento, dal momento in cui arrivavamo, voglio vedere solo il bicchiere mezzo pieno, voglio dare risalto alla prestazione. Abbiamo preso tante critiche per aver subito tanti gol e per la prima partita non subire gol è sicuramente un passo in avanti. Dobbiamo crescere, lo sappiamo. Dobbiamo portare un certo tipo di calcio per 90 minuti, anche se l’avversario cambia qualcosa in campo. I ragazzi se ne sono già accorti, già ne abbiamo parlato negli spogliatoi. Però visto il momento dal quale arrivavamo voglio dare risalto al fatto di non aver concesso praticamente nulla fino al 60′, quando è arrivato il primo tiro in porta del Rimini”.
Sulle scelte e le prestazioni dei singoli. “Calapai ha chiesto il cambio per stanchezza, che comunque è normale dopo un mese d’inattività. Ho visto una prova positiva di tutto il reparto difensivo, ho visto una squadra unita, quello che non siamo stati magari le altre volte. Ho visto una squadra prima della partita che si incoraggiava, che si spingeva, il non voler prendere gol lo abbiamo cercato con i denti, anche quando la partita è diventata sporca. Sicuramente possiamo fare meglio e vogliamo fare meglio. Però l’atteggiamento visto a Sestri è quello che ho rivisto oggi. Quindi, sappiamo come dobbiamo essere per poter portare a casa punti. Awua molto bene, D’Orazio è molto migliorato da inizio anno sotto l’aspetto della fase di non possesso, anche nel primo tempo ha fatto due-tre bei cross, è arrivato quasi alla conclusione per pochi centimetri. Sicuramente stiamo pian piano migliorando tutti. Logicamente i risultati ti portano più facilità per il fatto di avere la testa più sgombra, perché certi ragazzi sono giovani, certo qualcuno ha qualche annetto in più, però quando le cose vanno male vedi tutto nero, mentre con la serenità di lavorare bene, di fare il nostro gioco, possiamo venirne fuori, come abbiamo dimostrato per gran parte della partita oggi”.
Primo tempo buono, secondo decisamente meno, tenuto conto dell’uomo in più. “È vero, però, come ho detto prima voglio dare risalto alle cose positive. Nelle interviste ha dato la maggior parte delle volte quando le cose non andavano il bastone, in questo momento voglio dare ai ragazzi la carota. Lo sanno anche loro che avremmo potuto fare meglio nel secondo tempo. Analizzeremo dove tatticamente avremmo potuto, con più tranquillità, continuare a giocare, continuare a offendere. Una grande occasione con Rao sotto porta l’abbiamo avuta anche noi, che avrebbe potuto chiudere la partita. Però per come eravamo venuti qua va bene così”.
Antonio Buscè, allenatore del Rimini F.C. Partita fortemente condizionata dall’espulsione di Bellodi. “Sì, in effetti peccato perché magari se una situazione del genere arriva negli ultimi 20 minuti l’accetti in maniera diversa. Adesso non so il minuto esatto (il 18′, ndr), però quando ho visto il secondo cartellino, che ci stava, mancava veramente tanto. Poi subentrano anche pensieri negativi perché avevi comunque di fronte una squadra molto forte sotto l’aspetto della qualità e fisico, quindi ti ritrovi a fare una partita totalmente diversa. Poi bisognava capire come arrivare fino alla fine, subendo quella situazione. I ragazzi sono stati straordinari. Io non parlo mai dopo la partita a caldo, però stasera sono entrato negli spogliatoi e ho elogiato la squadra perché i ragazzi hanno fatto un secondo tempo straordinario sotto tutti i punti di vista, giocando a calcio, creando, fino alla fine. Quindi devo dire solo “bravi”, ci deve rafforzare ancora di più di quello che abbiamo fatto in quest’ultimo periodo, sotto l’aspetto della convinzione, ci deve dare a maggior ragione più autostima. Davvero impensabile, per come si era messa la partita, la prestazione dei ragazzi”.
Potendo cancellare qualcosa, credo cancellereste gli ultimi 20 minuti del primo tempo, in cui la Spal non vi ha permesso di uscire dalla vostra metà campo. Non siete stati troppo passivi in quel momento? “Ma noi dobbiamo accettare anche questo. Le partite quando iniziano le prepari in un modo, sapendo che la Spal soprattutto nei primi 20-25 minuti sarebbe venuta a fare la partita. Non dimentichiamo che la rosa della Spal ha giocatori veramente importanti. Quindi potevamo accettare anche questo, ma lo sapevamo. Per noi non era una novità abbassarci e poi magari conquistare e ripartire. Poi tutto sta in quella situazione: in 11 contro 11 come sarebbe andata a finire non lo sa nessuno perché sei stato condizionato da quell’episodio. Ma sul fatto di essere passivi accettiamo il fatto che la Spal sia venuta a fare la partita, accettiamo il fatto che la Spal ci abbia messo lì, accettiamo il fatto che ci sono anche gli avversari. E noi abbiamo accettato in maniera tranquilla, com’è successo per certi versi anche ad Ascoli e con il Milan, non dimentichiamo la partita col Milan. Io lo dico sempre ai ragazzi: nell’arco dei 95-100 minuti le due-tre situazioni per fare gol questa squadra le crea. Quando poi dobbiamo subire dobbiamo essere bravi a compattarci, a stare lì da squadra, a lavorare e aiutarci l’uno con l’altro, perché poi quando passano quei 10-15-20 minuti è normale che poi veniamo fuori noi, come abbiamo dimostrato in quest’ultimo periodo”.
Non ha il rammarico di un primo tempo giocato a ritmo troppo basso? “I ritmi bassi sono dati anche dall’avversario che non ti permette di fare quello che vorresti: ti vengono a pressare, ti vengono ad aggredire. Più di una volta abbiamo messo la palla su agli attaccanti per superare in maniera diretta questa loro pressione forte, sui nostri portatori di palla venivano uomo uomo. Ripeto: bravi anche gli avversari se ti costringono a fare questo non bisogna assolutamente parlare con i se e con i ma. Noi siamo partiti con questa difficoltà, ma per merito anche dell’avversario. Poi è normale vieni fuori ed è venuto fuori il carattere, la qualità, di questa squadra. L’ho sempre detto: magari non abbiamo giocatori eccelsi sotto l’aspetto tecnico, ma questa squadra ha una caratteristica nel proprio DNA: l’aspetto mentale, l’aspetto caratteriale: non si tirano mai indietro, non si risparmiano. Come ho detto in questo periodo di tre vittorie consecutive, per un allenatore è una fortuna avere in mano un gruppo che ha questa caratteristica. Finora non abbiamo mai subito l’avversario per tutta la partita, se succede succede per un quarto d’ora, 20 minuti. Ma poi questa squadra viene fuori e fa la partita. Lo abbiamo visto anche stasera: una partita molto difficile, il secondo tempo in dieci ha fatto secondo me qualcosa di straordinario. Peccato per quell’ultimo episodio perché ci poteva stare anche la non chiamata del fuorigioco perché i ragazzi se lo meritavano in pieno”.
È stato tentato di cambiare già nel primo tempo quello che poi ha cambiato all’inizio del secondo? “No, assolutamente no. Sapevamo che Malagrida e Cioffi erano due giocatori che avrebbero potuto essere inseriti e avrebbero potuto darci una mano sotto quell’aspetto: sono dei giocatori che palla al piede fanno delle giocate importanti nel breve. Io ho voluto portare la partita a fine primo tempo perché 35-40 minuti entrambi potevano farcela a giocarli. Poi ci ha fatto gol, se non erro, al 42′, ha fatto un eurogol, che se uno tenta magari dieci volte mi sa che la porta non la becca: il classico gol della domenica. Ma ci sta. La cosa voluta era portare la partita alla fine primo tempo e quello che ho detto ai ragazzi è che bisogna essere bravi a tenere botta, a tenere duro, fino agli ultimi 10-15 minuti, poi lì magari azzardiamo qualcosa in più. Invece questi ragazzi hanno fatto loro la partita. I miei ragazzi hanno cercato di fare subito la partita dal primo minuto giocando a calcio, creando e mettendo in difficoltà la Spal”.
Sui calci d’angolo il Rimini ha l’abitudine di raccogliersi troppo a ridosso del portiere, esponendosi a tentativi avversari dal limite dell’area. Era successo più volte durante Rimini-Milan Futuro, questa sera c’è scappato il gol. “Quello fa parte di una scelta, noi si fa questa scelta, sapendo che puoi subire anche un tiro dal limite. Può succedere che respingi e arriva un avversario e può succedere che prendi gol, come tante volte ci ha portato dei grandi vantaggi. Loro fisicamente sono una squadra importante, come lo era l’Ascoli e lo sono state il Perugia e lo stesso Milan. Noi sotto quell’aspetto abbiamo 3-4 giocatori che superano il metro e novanta. La fisicità è un po’ una pecca, quindi preferiamo la scelta di difenderci bassi col castello e raggrupparci tutti lì per andare ad aggredire la palla. Credo che fino ad ora ci abbia portato dei vantaggi importanti. Poi una respinta, calcia di controbalzo, palla sotto l’incrocio, bisogna dire anche bravo a chi ha calciato e fatto gol”.
Sul gol annullato a Lepri, situazione che le ha fatto prendere anche un cartellino giallo per proteste. “La classica frase per non fare polemica: preferisco non parlare di errori arbitrali. A me dispiace solo perché i ragazzi meritavano il pareggio per quello che hanno fatto nel secondo tempo. Poi posso dire che se ha fatto questa chiamata e c’era il fuorigioco ha fatto una chiamata da mondiale, se non c’è il fuorigioco, e qualche dubbio ce l’ho pur vedendo le immagini, ha fatto un errore. Però sono cose che lasciano il tempo che trovano, alimentano polemiche. Ha visto così e stop, fine. Si pensa alla prossima partita e chiudiamo il capitolo Spal. Rimane solo il fatto che, ripeto, ribadisco e sottolineo: bravi ai miei ragazzi. Ancora più forti usciamo da questa partita, a testa alta, e ci deve dare ancora più consapevolezza di quello che possiamo fare”.
Christian Langella, centrocampista del Rimini F.C. Nel primo tempo siete stati troppo passivi, seppure con l’uomo in meno? “Posso dire che secondo me meritavamo di più, anche nel primo tempo non sono d’accordo quando dici che siamo stati passivi, se lo siamo stati lo siamo stati negli ultimi dieci minuti del primo tempo. Ma passivi su casa? Su un giro palla loro in difesa. Il tempo di sistemarci un attimo. Secondo me nel primo tempo dopo l’espulsione abbiamo fatto una discreta partita, nel secondo tempo abbiamo fatto praticamente tutto noi nonostante la Spal avesse un uomo in più e secondo me abbiamo fatto un’ottima partita. Dispiace perché abbiamo avuto diverse occasioni, avremmo potuto pareggiarla, non ricordo nemmeno una parata di Simone (Colombi, ndr), hanno fatto questo gol, ma nel secondo tempo non ricordo un tiro, non ricordo niente”.
Come ha visto dal campo i due episodi da moviola: la presunta mano sulla punizione di Falbo ed il gol annullato a Lepri? “Non ho visto nessuno dei due episodi. Abbiamo visto le immagini del gol di Lepri, può sembrare gol come può sembrare fuorigioco. Nelle decisioni mezza e mezza ci fischiano sempre contro, però va bene lo stesso”.
Primo tempo dai ritmi bassi, da parte di entrambe le squadre. La sensazione è che quando avete incrementato il ritmo loro siano andati in grossa difficoltà e sembrava potessero capitolare da un momento all’altro. “I primi 15 minuti abbiamo approcciato male secondo me, avremmo potuto fare meglio, però non era una strategia quella di aspettarli, abbiamo approcciato male, quello sì, però alla fine nel complesso abbiamo fatto un’ottima partita, nonostante il fatto che dal 17′-18′ ci siamo trovati con un uomo in meno”.
Theophilus Aondofa Awua, centrocampista della Spal, autore del gol partita. “Nel primo tempo siamo riusciti a fare quello che dovevamo fare, e siamo riusciti a fare gol. Peccato che nel secondo tempo non siamo riusciti a continuare con lo stesso ritmo e a dominare la partita, come nel primo tempo”.
Ha realizzato un gran gol. “Ovviamente di gol non ne ho fatti tanti, però ne ho fatti alcuni. Oggi è stata una giornata buona per fare gol e sono riuscito a farlo”.
Oggi per la Spal un centrocampo anomalo. Come si è trovato? “Io mi trovo bene con tutti i miei compagni. Nelle rotazioni ovviamente il mister decide chi scende in campo e devo giocare con quello”.
La prossima gara della Spal sarà a Campobasso. “Questa vittoria ci deve servire come benzina e dobbiamo andare lì e cercare di vincere anche là”.