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Rimini-Legnago Salus 1-0

Buscè nel dopogara: "Sapevo che sarebbe stata una partita molto difficile"

In foto: Antonio Buscè davanti alla sua panchina
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di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
mar 29 ott 2024 22:53 ~ ultimo agg. 30 ott 10:18
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Le dichiarazioni al termine di Rimini-Legnago Salus 1-0 (leggi notizia).

Matteo Contini, allenatore del F.C. Legnago Salus. “Dobbiamo essere più attenti sulle palle inattive perché altrimenti contro una squadra forte e strutturata come il Rimini abbiamo preso gol. Peccato! I ragazzi ci hanno messo tutto. Abbiamo fatto un buonissimo primo tempo, abbiamo avuto le nostre occasioni, poi siamo calati. Hanno avuto la reazione alla fine per avere l’occasione per pareggiarla. Complimenti al Rimini che ha vinto. Torniamo a casa con zero punti. Non dobbiamo pensare di essere più furbi degli altri, altrimenti lo prendiamo nel…, non si può dire”.

Vede comunque dei margini di miglioramento in vista delle prossime partite? “Io faccio il mio lavoro, continuo ad allenare con entusiasmo. I ragazzi stanno mettendo tutto quello che hanno, dobbiamo migliorare la condizione fisica, recuperare qualche giocatore e stare zitti e lavorare perché domenica c’è un’altra partita”.

Antonio Buscè, allenatore del Rimini F.C. “Innanzitutto vorrei fare un saluto a una persona che mi sta vicino, ha qualche acciacco fisico, gli ho promesso che gli avrei dedicato la vittoria e la dedico a Claudio: è una promessa che ho mantenuto. Sapevo che sarebbe stata una partita molto molto difficile, sapevamo di gestire la partita in un certo modo e quando ho parlato con lo staff da ieri a oggi bisognava fare questa gestione, nel primo tempo portarla con un risultato positivo, nel secondo tempo alzare il livello. Non che chi abbia giocato nel primo tempo non abbia fatto bene. Accursi non aveva mai giocato, Piccoli era stanco, Langella sta tirando la carretta. La gestione era fatta come abbiamo fatto, sperando nel secondo tempo, con i cambi, di dare un cambio di marcia. Bravi i ragazzi! Bisognava avere la forza, il coraggio, l’equilibrio”.

Però nel primo tempo il Rimini ha rischiato grosso in un paio di occasioni? “Abbiamo rischiato perché abbiamo fatto alcuni errori, alla fine ho visto una parata di Colombi, in quell’occasione gli hanno tirato addosso, quello che abbiamo fatto lo abbiamo fatto tutto noi. C’è stata una gestione mediocre sotto l’aspetto del palleggio, poi è normale che una squadra ti metta in difficoltà. I ragazzi ci tenevano, ci tenevamo tutti, a fare bene davanti al nostro pubblico”.

Col senno del poi rifarebbe tutto uguale? “Io rifarei tutto perché credo che quando si fanno delle scelte si fanno per fare il bene della squadra, mai con presunzione, mai con la testa di dire: la partita tanto la vinco uguale. Io cerco di capire bene i giocatori come stanno. Garetto lo abbiamo tenuto fermo perché ha fatto 12 partite consecutive, nell’ultima partita ha fatto parametri da serie A. Bisogna stare attenti perché altrimenti si perde per un mese, aveva un piccolo acciacco. Bisogna capire poi che ci sono ragazzi che hanno voglia di giocare. Ho citato Accursi e Semeraro, Accursi non aveva mai giocato, Semeraro non toccava il campo da un mese e mezzo. Piccoli vedevo come correva, a fatica, testa bassa, lo vedevi con la postura del corpo. Langella toccherà cento palloni a partita, Lepri sta crescendo, Longobardi stesso, Linas. È un gruppo che chiunque venga chiamato in causa dà tutto, ci mette il cuore. Ci tiene alla causa Rimini, alla società, a fare bene. Vedo sempre ragazzi che non si risparmiano un centimetro. E per un allenatore è un vantaggio avere un gruppo di ragazzi così da allenare”.

Usare Megelaitis in mezzo alla difesa, avendo due centrali in panchina, non ha levato qualcosa al centrocampo? E Cinquegrano fa molti errori. “Noi questa sera abbiamo schierato un centrocampo come in altre partite, di palleggio e di qualità. Sotto questo aspetto non avevo dubbi, di avere qualità e un palleggio pulito. Poi ci sono anche gli altri. Subentra la tensione, bisogna vincere per forza in casa, so cosa vuol dire perché inizia a scottare il pallone. Sapevo che andavo incontro a questo per la fatica fisica di qualche giocatore. Non ho portato a centrocampo Linas perché loro avevano due attaccanti bravi, soprattutto il capitano, siccome c’è compattezza dietro tra Lepri, Longobardi e lui, non ho voluto levarlo perché mi dà tante certezze. Gli errori di Cinquegrano bisogna accettarli perché fino a qualche mese fa era in Primavera, quindi bisogna accettare che possa fare qualche errore”.

Rimini-Legnago Salus 1-0, il dopogara

Marco Chiarella, attaccante del Rimini F.C., autore del gol partita. “Un gol importante perché viene due mesi e mezzo dopo l’infortunio. Lo aspettavo, lo aspettavamo tutti perché in casa abbiamo fatto un po’ fatica negli ultimi tempi. La cosa importante è che abbia portato alla vittoria e sia venuto grazie alla buona prestazione di tutti”.

Ancora sull’emozione per il gol. “Sono fuori dal 10 agosto. Si aspettava una cosa breve, è stato un continuo rincorrersi. Lo aspettavo, è bello, è bello”.

Ci può raccontare il gol? “Il gol è nato da una palla inattiva, mi sono trovato lì, la palla è caduta proprio dov’ero io e l’ho messa dentro, un gol di rapina possiamo definirlo. Io gioco davanti, l’importante è mettersi a disposizione. Ora con gli infortuni di Malagrida e Cioffi non ci sono tante soluzioni per mettersi lì davanti e ci si deve adattare”.

Diego Accursi, attaccante del Rimini F.C., all’esordio dal primo minuto in questo campionato. “Sicuramente un’emozione bellissima, che mi terrò dentro. Partire dal primo minuto con la maglia della mia città, con la maglia con cui sono cresciuto, è una cosa che non si può spiegare. Era una gara impegnativa, nonostante la classifica degli avversari”.

Ha avuto anche due occasioni per sbloccarla. “La prima occasione di testa sicuramente è stata una bella occasione, che ho sprecato, la palla è uscita di poco, e un po’ di rammarico c’è. L’avversario è stato impegnativo, il primo tempo è stato più di studio, di attesa, e nel secondo tempo siamo venuti fuori e abbiamo fatto più gioco”.

Qual è stata la difficoltà del primo tempo? “Abbiamo avuto pochi giorni per preparare la partita, venivamo dalla partita di Terni che a livello di energie ci ha levato tanto. Sapevamo che sarebbe stata una partita dura. Nel primo tempo ci venivano a prendere forte, nel secondo tempo siamo riusciti con qualità ad arrivare davanti alla porta diverse volte”.

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