Regione, finanziato un milione e mezzo di euro per mille nuovi defibrillatori esterni
Possono bastare pochi minuti per salvare una vita: usare il defibrillatore entro i primi quattro minuti dall’esordio di un arresto cardiaco può garantire la sopravvivenza tra il 50 e il 70% dei casi, probabilità che cala del 10-12% per ogni minuto che passa. Per questo la Regione ha finanziato con 1 milione e mezzo di euro l’acquisto da parte delle Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna di circa mille nuovi defibrillatori automatici esterni.
L’obiettivo è incentivare l’utilizzo dei DAE al di fuori dalle aree ospedaliere dove più frequentemente si verifica un arresto cardiaco. Grazie a questo investimento i dispositivi, completi di teca per il contenimento e spese di manutenzione, saranno poi dati in comodato gratuito o in altre forme di concessione ad enti, società o associazioni territoriali. Le stesse Aziende elaboreranno piani autonomi per la collocazione delle attrezzature sulla base delle necessità e caratteristiche dei territori. Nelle indicazioni fornite da AUSL è precisato che gli strumenti siano raggiungibili in 4 o 5 minuti al massimo dal luogo in cui potrebbe avvenire l’arresto cardiaco. Avendo un occhio di riguardo per quei luoghi particolarmente disagiati o isolati per i quali raggiungere un presidio sanitario potrebbe richiedere troppo tempo Per quanto riguarda la distribuzione delle risorse, saranno 382 mila euro i fondi destinati in Romagna con 20 defibrillatori già disponibili da metà settembre (10 di questi a Ravenna e 5 ciascuno per Forlì, Cesena e Rimini)
Regione, investiti 1,5 milioni di euro per mille defibrillatori esterni