Quando si sono conosciuti nel bar dove all’epoca lei lavorava come barista, lui aveva 68 anni, mentre lei appena 22. Eppure, l’enorme differenza di età (46 gli anni che li separano) non ha ostacolato la loro frequentazione, divenuta nel tempo sempre più stretta e intima, fino a quando non si è trasformata in una vera e propria relazione clandestina proseguita all’incirca per 20 anni, precisamente fino a quando la figlia dell’uomo, un ex imprenditore riminese, oggi 90enne, non ha scoperto che dal conto corrente del padre mancavano centinaia di migliaia di euro. Già, perché l’ingente somma di denaro il padre l’avrebbe elargita spontaneamente, nel corso degli anni, alla sua amante, quella barista albanese all’epoca solo una ragazza, diventata oggi una donna di 44 anni.
Secondo la figlia dell’imprenditore, la 44enne avrebbe circuito il padre spillandogli una montagna di soldi, mentre stando al racconto del 90enne, lui quel denaro glielo avrebbe dato consapevolmente e senza alcuna costrizione. Dagli accertamenti effettuati dai carabinieri, coordinati dalla Procura di Rimini, sarebbero emersi prelievi e bonifici a favore dell’amante per circa 170mila euro. L’uomo, inoltre, durante la loro relazione, le avrebbe fatto regali, pagato viaggi e cene. Non solo, perché quando si è visto costretto a interrompere il loro rapporto, avrebbe versato sul conto della 44enne circa 50 mila euro, una sorta di regalo d’addio che però la figlia avrebbe bloccato in tempo sporgendo denuncia contro la donna per circonvenzione di incapace.
L’anziano imprenditore si è sempre professato pienamente lucido e consapevole di quello che stava facendo, al contrario di quanto invece affermato dalla figlia dell’uomo, assistita dall’avvocatessa Giovanna Ollà. Ad oggi la 44enne albanese, difesa dall’avvocato Maurizio Ghinelli, risulta indagata. Sarà la perizia sulla capacità di intendere e volere a cui è stato sottoposto il 90enne a indirizzare in maniera decisiva l’indagine.