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Potere al Popolo: sulla crisi climatica solo propaganda, la politica favorisce il cemento

allagamenti a Igea Marina

Potere al Popolo di Rimini interviene dopo l’ennesimo evento meteo estremo che ha creato danni e disagi in Emilia Romagna.
Per la terza volta in poco più di un mese la Regione virtuosa per eccellenza, nei sogni delle amministrazioni pseudo progressiste a guida PD, si ritrova sott’acqua. Cambiano i luoghi, dalla Romagna si è passati prevalentemente all’Emilia, ma non cambia la sostanza: basta un evento meteorologico più intenso del normale per vedere le strade delle nostre città coperte di fango, le ferrovie bloccate e le cantine degli abitanti riempite di acqua che porta via oggetti e ricordi;
Se, per la giunta regionale uscente, il suolo sembra rappresentare un’opportunità in termini di spazio da coprire, impermeabilizzare e mettere a reddito, per noi di Potere al Popolo è invece necessario perseguire un modello di sviluppo per quanto più possibile armonizzato con la natura, dove non sia più permesso, ad esempio, di costruire abitazioni quasi dentro il letto dei fiumi, dove alle grandi opere (passante di bologna, nuova romea, nuova statale 16, rigassificatore di Ravenna) si sostituiscano tante piccole opere di manutenzione dell’esistente, sia per quanto riguarda gli spazi naturali sia per quanto riguarda le infrastrutture realizzate dall’uomo.
Quanto sta accadendo non è un caso, non può esserlo. Gli emendamenti peggiorativi portati nell’Agosto 2023 alla legge regionale 24/2017, che nelle intenzioni propagandistiche del PD è stata nominata “Legge contro il consumo di suolo”, hanno tolto ogni possibilità di contrappeso all’Arpae in merito alla valutazione di sostenibilità ambientale e territoriale dei piani urbanistici dei comuni della regione, lasciando libero sfogo agli appetiti cementificatori di amministrazioni locali che consentono troppo spesso alle lobby del cemento, del mattone e della logistica di dettare legge in Regione.
Un ulteriore affronto al nostro fragile territorio è stato dato l’11 Ottobre dal governo Meloni che ha firmato il decreto che istituisce la Zona Logistica Semplificata dell’Emilia Romagna che permetterà la semplificazione delle procedure per l’edificazione di nuove aree logistiche, incontrando il plauso unanime di de Pascale e di Ugolini, più simili di quanto sembri.
Ricordiamo infine come la giunta di Ravenna, guidata da de Pacale, dopo aver stanziato, con il Documento Unico di Programmazione 2021/2023, i soldi per l’acquisto dell’area naturalistica Ortazzo/Ortazzino, nel parco del delta del Po, nel Documento Unico di Programmazione 2023/2025 cancellò tali fondi, permettendo de facto la svendita dell’area ai privati.
E’ incredibile come chi il 7 Maggio 2023 dichiarava ai giornali, commentando la situazione post alluvione del territorio ravennate che “…questa esperienza ci porta su una dimensione in cui mai più potremo ascoltare le lamentele di chi non vuole che si abbattano alberi dentro agli alvei fluviali o voglia soprassedere al controllo delle specie alloctone come le nutrie, che vanno azzerate..” (come se la causa principale del dissesto idrogeologico fossero alberi e nutrie e non asfalto e cemento) si candidi ora a guidare la Regione in coalizione con i Verdi.
Come Potere al Popolo pensiamo sia necessario analizzare quanto continua a succedere nella nostra regione condividendo conoscenze e strategie con tutte le associazioni che si battono per questi temi, rilanciando la lotta alla speculazione ed alla mercificazione dei territori in cui viviamo.
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