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Riabilitazione contestata

Liberiamo Cenere. Il presidio degli ambientalisti davanti all'Acquario di Cattolica

di Redazione   
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dom 13 ott 2024 18:27
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Liberiamo Cenere. Associazioni ambientaliste locali e nazionali guidate dalla LAV hanno tenuto un presidio nella mattinata di domenica 13 ottobre davanti all’Acquario di Cattolica per chiedere la liberazione della tartaruga Caretta Caretta ospitata dalla struttura nell’ambito di un progetto di riabilitazione. Cenere, ricoverata da oltre 4 anni in un Centro di Recupero Tartarughe Marine nel ravennate a causa di una ferita da elica al carapace e sottoposta a ben 11 interventi chirurgici, presenta una paralisi alle pinne posteriori. Da tre mesi si trova nell’Acquario di Cattolica per seguire un percorso che le permetterà di recuperare la mobilità nuotando solo con le pinne anteriori. “Migliora di giorno in giorno, ha spiegato alcuni giorni fa la responsabile del progetto Sara Segati, e si avvicina il suo futuro ritorno in mare” (vedi notizia). Le associazioni però non sono convinte e puntano innanzitutto il dito sul fatto che la tartaruga sia visibile ai visitatori dell’acquario nonostante la convenzione di Washington ne proibisca l’esposizione a fini commerciali. Inoltre, sopralluoghi effettuati da biologi marini ed esperti volontari, scrivono sempre gli ambientalisti, avrebbero messo in luce che Cenere non è in alcun modo monitorata durante tutto l’orario di apertura dell’Acquario, anzi sarebbe sottoposta a schiamazzi e disturbi da parte del pubblico e si troverebbe in un ambiente artificiale privo di spazi ampi per nuotare e muoversi. Non ultimo le associazioni sottolineano le negative implicazioni educative che abituano adulti e bambini a considerare l’animale come oggetto di divertimento avulso dal suo habitat naturale. LAV insieme alle altre associazioni locali e nazionali chiede quindi di predisporre una commissione veterinaria che determini il percorso di riabilitazione per la tartaruga in un luogo riservato o, se compatibile, il suo immediato rilascio.