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La mamma era un raggio di sole. Ad un anno dalla tragedia i figli ricordano Pierina Paganelli

i figli di Pierina con la madre.

Un anno di dolore inconsolabile, di tristezza, rabbia, confusione. I figli di Pierina Paganelli, Chiara, Giacomo e Giuliano, ad un anno esatto dalla tragica morte della madre avvenuta nella serata del 3 ottobre 2023, la ricordano con messaggi pieni di affetto, di dolcezza, di particolari di vita che parlano di un rapporto pieno d’amore tra una mamma e i suoi figli. Un anno in cui ancora troppe domande restano senza risposta, con una verità che ancora è coperta da un pesante velo e una giustizia che viene invocata con grande compostezza dai familiari, ma che ancora aspetta di essere acclarata.

“Un raggio di sole”. Ad un anno dalla tragedia i figli ricordano Pierina

Ricorda Chiara:È incredibilmente passato un anno, un anno pieno di tristezza, di confusione, di rabbia. Io e i miei fratelli abbiamo passato quest’anno a ricordare, a ripetere quanto ci mancasse nostra madre. Ci manca la sua allegria, il suo sapersi prendere in giro, il suo affetto. Perché mamma era generosa anche nel dimostrare il suo amore. Non mancavano mai abbracci e baci appena ci vedeva. Quando la chiamavo al telefono non diceva mai pronto. Diceva, oh, la mia Dada? E io le rispondevo, dicevo, mammina come stai? Non sentire più la sua voce che mi chiama Dada mi sembra impossibile. La mamma era un vulcano, non stava mai ferma. Mi capitava spesso, quando veniva a casa mia, di doverla cercare al telefono e dire, mamma, ma dove sei finita? Perché lei vedeva una pineta e si fermava a raccogliere funghi o erbe di campagna. Oppure le passava il tempo senza accorgersene al mare mentre raccoglieva le vongole. E la mia mamma era generosa, era premurosa. Io mi sento onorata come figlia di aver avuto una madre così, con cui potevo confidarmi e raccontarmi sempre. Perché, come ho già detto più volte, la sua priorità eravamo noi: i figli, gli amici, la famiglia. Lei era sempre disponibile per tutti. La mamma era un raggio di sole, amava la vita“.

Racconta Giacomo: “Un ritratto letterale di mia mamma sarebbe un ritratto pieno di colori, un’esplosione di colori, qualcosa che ti deve trasmettere sia serenità che gioia. In quest’anno, tutte le volte che ripenso a lei, mi vengono in mente solo ricordi belli, positivi e allegri. Tanto che poi mi sono chiesto se fosse possibile, non sono obiettivo. D’altra parte, anche la mamma ha avuto tanti momenti difficili, la separazione, dover crescere tre figli adolescenti da sola, la perdita dei suoi fratelli, l’incidente di Giuliano. Eppure, quando ci penso, non l’ho mai vista distrutta, affranta, sconfitta. Anzi, mi ricordo le sue reazioni, sempre positiva, sempre forte, sempre convinta che le cose si sarebbero messe a posto, ma non da sole, dandosi da fare. Per questo, oltre ad avermi lasciato tanti bei ricordi, mi ha lasciato tanti begli insegnamenti.

E insieme i tre fratelli: “Ringraziamo di cuore le innumerevoli persone che ci hanno dimostrato in questo lungo anno trascorso dalla sua morte, sincera solidarietà e vicinanza per quanto accaduto a lei ed alla nostra famiglia. Pur nel pieno rispetto del diritto di cronaca, addolora vedere che, personaggi senza titolo alcuno e senza scrupoli abbiano speculato e stiano continuando a speculare su questa tragedia al solo fine di perseguire una propria notorietà personale. La nostra fiducia negli operatori di Giustizia, che ci stanno accompagnando e sostenendo in questo doloroso percorso, è granitica e non abbiamo dubbi sul fatto che si riuscirà a fare definitivamente luce su quanto accaduto.”

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