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smentite promesse elettorali

Ipotesi aumento accise. Federconsumatore: peso inaccettabile sulle famiglie

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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 4 ott 2024 11:41 ~ ultimo agg. 11:48
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Per Federconsumatori Rimini l’ipotesi di aumentare le accise sul gasolio, emerse tra le righe del piano strutturale di bilancio predisposto in vista della prossima manovra, “appare assurda, addirittura paradossale. Specialmente se si considera che il Governo che la propone è lo stesso che, finché era all’opposizione e in campagna elettorale ha reso l’abolizione delle accise sui carburanti uno dei suoi cavalli di battaglia. L’allineamento delle accise diesel/benzina (portando cioè l’attuale accisa sul gasolio da 0,617 a 0,728 euro) avrebbe sugli automobilisti e su tutti i cittadini un effetto disastroso”.

Secondo le stime di Federconsumatori “le ricadute sui cittadini Riminesi già penalizzati da una inflazione più alta della media nazionale, in termini diretti, ogni automobilista sarebbe di un aumento per il rifornimento di gasolio, di circa +112 euro annui. Ma le ripercussioni più gravi si avrebbero per gli effetti indiretti di tale operazione, dal momento che in Italia circa l’84% delle merci è trasportato su gomma: l’aumento del costo del diesel produrrebbe un ulteriore aggravio dei beni di largo consumo pari a +121,00 euro annui a famiglia (per tutte le famiglie, anche quelle che non posseggono un’auto). L’aggravio totale, per una famiglia che ha un’auto diesel, è stimato in circa 233 euro annui“.

Conclude Federconsumatori: “Quando non sono le tensioni in Medio Oriente a far lievitare i costi dei carburanti, spingendo al rialzo i prezzi dei beni, ci pensa quindi il Governo. Si tratta di un disegno inaccettabile da ogni punto di vista. Forse il Governo ci ha frainteso quando chiedevamo di intervenire sulle accise: rivendicavamo l’urgenza di un taglio delle accise sui carburanti, immediato e congruo, oppure la definizione di un’accisa mobile realmente efficace; nonché lo scorporo delle accise dall’applicazione dell’IVA sui carburanti, eliminando così l’iniqua imposizione di una tassa su un’altra tassa. Oltre a ciò, ben venga l’intenzione di rimettere ordine nelle agevolazioni presenti in materia energetica, ma attenzione a non farlo, ancora una volta, in maniera peggiorativa!”.