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criticità sanitarie

Gianfreda: assunzione nuovi infermieri e politiche sanitarie

In foto: l'assessore alla protezione sociale Kristian Gianfreda
l'assessore alla protezione sociale Kristian Gianfreda
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 24 ott 2024 13:03
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Sul tema della manovra di bilancio, su cui, in queste ore, sta lavorando il Governo, è arrivato il commento dell’assessore alle politiche per la salute del comune di Rimini, Kristian Gianfreda, relativo alla recente manovra di bilancio presentata dal governo.

“Voglio partire da una notizia positiva, ovvero dal rafforzamento della rete di infermieri di comunità previsto dal Distretto socio-sanitario di Rimini Nord con un apposito finanziamento. Entro la fine di quest’anno, infatti, sarà portata a termine la formazione l’assunzione di 39 nuovi infermieri impegnati nei servizi di assistenza domiciliare, un’attività fondamentale per garantire un adeguato supporto alle persone soprattutto più anziane che faticano a spostarsi. Si parla quindi di assistenza gratuita direttamente a casa, nel solco di quel modello di sanità a vocazione territoriale intorno al quale stiamo riorganizzando il nostro impianto di cura rendendo più efficiente e allineato ai nuovi bisogni delle persone.

Questo è un fatto, di natura locale. Un esempio che mi sembra rifletta bene la direzione intrapresa da questa amministrazione e distretto sul versante della sanità, un ambito sul quale, mai come oggi, serve investire con determinazione per preservarne la sua cifra pubblica e universale, messa a dura prova da sfide come le liste di attesa, carenza di organico, medici e infermieri che scelgono di lavorare nel privato o di emigrare all’Estero. A questo si aggiunge inoltre il preoccupante aumento di episodi di aggressività contro il personale sanitario.

Ciononostante, purtroppo, dall’ultima finanziaria presentata dal Governo centrale si evince un’adeguatezza di risposte a queste criticità, che dà un ulteriore schiaffo a un sistema in uno stato già di affanno.

Il piano di 30 mila assunzioni tra nuovi medici e infermieri non ci sarà, mentre gli indennizzi sono del tutto insufficienti: appena 17 euro al mese per i medici e 7 euro al mese per gli infermieri. Mancano i fondi per retribuire adeguatamente il lavoro straordinario dei professionisti che si impegnano a ridurre le liste di attesa, mentre vengono destinati oltre 60 milioni al settore privato. Sebbene nella finanziaria siano stati stanziati 1,3 miliardi di fondi aggiuntivi per la sanità, nella realtà, come sottlineato anche dai medici e dai sindacati di categoria, l’aumento, dato il rincaro dei prezzi, è nullo. Rapportata all’inflazione attuale, questa somma rappresenta il minimo storico degli ultimi 20 anni, mettendo seriamente a rischio l’articolo l’articolo 32 della Costituzione, secondo il quale ‘La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti’.