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nuovi dubbi sul video

Delitto Pierina, la difesa incontra il gip: "Ricostruzione alternativa a quella della Procura"

In foto: i legali di Dassilva, Andrea Guidi e Riario Fabbri
i legali di Dassilva, Andrea Guidi e Riario Fabbri
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 1 ott 2024 17:27 ~ ultimo agg. 2 ott 13:14
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Un colloquio durato circa due ore quello andato in scena questa mattina, al secondo piano del palazzo di Giustizia, tra i difensori di Louis Dassilva e il gip Vinicio Cantarini. Gli avvocati del senegalese, Riario Fabbri e Andrea Guidi, hanno chiesto e ottenuto un incontro con il giudice per le indagini preliminari per chiedere ulteriori delucidazioni in merito all’invito dello stesso giudice, rivolto ieri ad entrambe le parti (difesa e accusa), nell’avanzare richiesta di incidente probatorio sul famoso video della farmacia San Martino, quello che per la Procura ritrarrebbe Louis rientrare a casa dopo essersi sbarazzato dell’arma del delitto.

Non è escluso che i legali di Dassilva decidano di chiedere l’incidente probatorio sul filmato, così come non è escluso che lo possa fare la Procura. Tra difesa e accusa si sta giocando una delicata partita a scacchi. Chi farà la prima mossa? Difficile prevederlo, ma certo è che entrambe potrebbero avere interesse a verificare con certezza l’identità dell’uomo che intorno alle 22.17 del 3 ottobre 2023 passa davanti alla “cam 3” della farmacia. Per la difesa quell’uomo non è Louis Dassilva, ma un condomino di via del Ciclamino che nulla centrerebbe con il delitto e che quella sera rientrava a casa dopo essere stato nel bar vicino. Altro elemento contestato dal pool difensivo di Dassilva riguarda il colore della pelle del soggetto ritratto: dalle immagini – sostiene la difesa – un braccio sarebbe scuro e uno chiaro. Un effetto – ipotizzano – dovuto al passaggio dell’uomo sotto un lampione.

In questi mesi i legali dell’unico indagato per l’omicidio di Pierina Paganelli, insieme alla criminologa Bruzzone, hanno lavorato ad una ricostruzione alternativa e credibile a quella degli inquirenti, raccogliendo tutta una serie di elementi che al momento preferiscono non svelare. Il sostituto procuratore Daniele Paci, dal canto suo, è convinto invece che le prove messe in fila dalla Squadra Mobile di Rimini contro Louis siano molteplici e ben collegate e non teme piste alternative.