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chiesto dna ai condomini

Delitto Pierina, i dubbi di Giuliano Saponi su Loris Bianchi

In foto: Giuliano Saponi in mezzo ai cronisti (@newsrimini)
Giuliano Saponi in mezzo ai cronisti (@newsrimini)
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
mar 22 ott 2024 19:38
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Verranno prelevati campioni di saliva a tutti i condomini del civico 31 di via del Ciclamino, oltre ai soccorritori del 118 che quella mattina arrivarono sul luogo del delitto. La Procura di Rimini vuole scoprire a chi appartenga il Dna maschile isolato sulla gonna di Pierina. Dna che, secondo indiscrezioni, non sarebbe lo stesso di Louis Dassilva. E’ probabile, secondo gli investigatori, possa appartenere ad uno dei sanitari che soccorsero invano Pierina il giorno del ritrovamento del cadavere, ma servono riscontri certi e, per eseguirli, sarà necessaria la comparazione del Dna. Tra le persone con cui verrà comparato c’è anche Loris Bianchi, fratello di Manuela, a lungo attenzionato dagli inquirenti. I sospetti di chi indaga inizialmente si erano concentrati anche su di lui, salvo poi scomparire davanti all’alibi di ferro fornito dalla nipote e dalle foto che gli aveva scattato Manuela la sera del delitto.

Chi invece ha sempre nutrito dubbi su Loris Bianchi è Giuliano Saponi, che, sentito a suo tempo dagli investigatori e dal pubblico ministero Daniele Paci, aveva parlato di rapporti inesistenti con il fratello di sua moglie, dipinto come un uomo di 40 anni poco equilibrato, come l’unico parente in grado di fare un gesto simile come quello avvenuto contro sua madre Pierina. “Mia moglie, invece, – disse Giuliano – non ne sarebbe mai stata capace”. Nessun sospetto particolare infine su Louis Dassilva: “Non lo conosco bene – aveva dichiarato Saponi agli inquirenti –, ma non mi piace come atteggiamenti. E’ l’unico tra i nostri condomini di cui farei volentieri a meno”.