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tra duomo e piazza

Centinaia di persone con il Vescovo Anselmi invocano la Pace

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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 8 ott 2024 16:14 ~ ultimo agg. 9 ott 13:05
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Era gremita ieri sera la Basilica Cattedrale di Rimini in occasione della preghiera e del digiuno per la pace promossi dalla Diocesi. Dopo un primo momento in Duomo una lunga processione guidata dal Vescovo Monsignor Nicolò Anselmi ha camminato lungo il corso d’Augusto verso piazza Cavour, dove in una nicchia sul fronte di palazzo Garampi, si trova una statua in bronzo della Madonna.

 

Nella giornata del 7 ottobre anche a Rimini come in tante altre città d’Italia a del mondo si è pregato per la pace. Una risposta significativa quella che la comunità diocesana ha dato all’invito del vescovo che aveva fatto sua la richiesta di Papa Francesco e del patriarca di Gerusalemme dei Latini, il cardinale Pierbattista Pizzaballa. Centinaia le persone che hanno scelto di digiunare donando ai progetti di solidarietà in Terra Santa il corrispettivo, e prima in Duomo davanti all’Eucarestia e poi in strada con il rosario hanno invocato il dono della pace. Giovani, adulti, famiglie uniti per supplicare il dono della pace da Dio, affidandosi al cuore di Maria Regina della Pace. Ai piedi dell’altare in duomo e poi in processione, un grande telo con disegnato il mondo e colorati in nero tutti i luoghi della terra insanguinati dalla guerra.

E’ un segno importante la grande partecipazione di questa sera – commenta il Vescovo -. Questa guerra in Palestina, in Israele è une ferita viva nella nostra carne. Ci sentiamo scossi. Abbiamo raccolto l’invito di Papa Francesco e di Padre Pizzaballa di vivere questo momento insieme, di pregare per invocare la pace”.

Sentivo che per me era importante essere qui questa sera – dice con voce commossa un partecipante . Vorrei che la mia preghiera raggiungesse tutti coloro che stanno in questo momento soffrendo“. “Sono qui questa sera perché sento di me un forte senso di impotenza di fronte a quanto sta accadendo – aggiunge un’altra persona -. Mi affido alla preghiera e a Colui che tutto può“. “Sono certo che Maria, rispettata anche da musulmani ed ebrei sia la via per ritrovare la pace in Israele e Palestina” chiosa qualcun altro sotto la statua di piazza Cavour.