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Bus e corse saltate. In consiglio Renzi interroga, Frisoni risponde

un autobus Start

Le centinaia di corse saltate nel trasporto pubblico locale riminese sono state al centro dell’ultimo consiglio comunale. Il consigliere di Fratelli d’Italia Gioenzo Renzi ha parlato di 120/140 corse saltate al giorno solo nel riminese da quando la scuola è iniziata. Disagi, ha spiegato, legati alla mancanza di autisti: 260 in servizio, 20 in meno del necessario nel riminese, e 700 (50 in meno) nel bacino romagnolo gestito da Start Romagna. La soluzione? Per il consigliere, aumentare le paghe degli autisti (che vanno dai 1250 ai 1600 euro netti al mese). Renzi ha poi parlato del problema dell’evasione tariffaria con mancati incassi per milioni di euro (45mila le multe in Romagna nel 2023) e delle penali da 200 euro per ogni corsa saltata che Start deve versare a Agenzia Mobilità. Tutte aziende partecipate dal comune di Rimini. A rispondere l’assessora alla mobilità Roberta Frisoni che ha sottolineato la necessità di una azienda più vicina alle esigenze delle famiglie e che informi in tempo reale utenti e dirigenti scolastici sui ritardi. Anche l’assessora ha evidenziato poi l’importanza di mettere mano alla questione dei salari mentre le penali, ha detto, non sono la soluzione. Il comune ha convocato nei giorni scorsi un tavolo urgente con Start ed Amr per affrontare i nodi del trasporto pubblico locale e cercare rimedi.

La nota di Gioenzo Renzi (FdI)

Con la riapertura delle scuole sono ricominciati i problemi del trasporto pubblico locale gestito da Start Romagna SpA (partecipata dal Comune di Rimini per il 21,97%).
In questo periodo, con il taglio delle corse giornaliere (circa 120-140 al giorno), sono lunghe le attese degli utenti alle fermate degli autobus e concrete le difficoltà di spostamento per cittadini e turisti nella città e in Provincia.
Le cause sono note: l’insufficienza di autisti con l’organico, nel bacino di Rimini,  di 260 autisti sottodimensionato di -20 unità e nell’area romagnola di 700 autisti, sottodimensionato di -50 unità.
Sono evidenti le difficoltà di nuove assunzioni, in conseguenza dello stipendio mensile di soli 1.250 euro, poco attraente, lo stress lavorativo, il rischio di aggressioni, l’impegno dei turni anche nei giorni di sabato e domenica e nelle ore notturne.
Le corse saltate sono migliaia, nell’anno in corso superano le 10.000 nell’area romagnola (oltre 5.000 nel bacino riminese) comportano il pagamento di penali milionarie (200 euro per ogni corsa non effettuata)  dal gestore Start Romagna ad A.M.R. Agenzia Mobilità Romagnola Srl (partecipata dal Comune di Rimini per il 24,69%).
Un’altra pesante criticità è costituita dall’alto livello di evasione tariffaria, con mancati incassi per milioni di euro per Start Romagna (nel 2023, 45.000 multe effettuate in Romagna hanno consentito un incasso di 2 milioni di euro).
Per queste ragioni, con l’interrogazione consigliare al Sindaco, ieri sera, ho chiesto:
1) Quante sono precisamente le corse “saltate” da autobus nei comprensori di Rimini, Forli-Cesena, Ravenna, negli anni 2022-2023-2024 e a quanti milioni di euro ammontano le penali pagate  da Start Romagna ad A.M.R. Agenzia Mobilità Romagnola.
2) Per contrastare  l’evasione tariffaria, quante sono le verifiche previste ogni anno e quante quelle effettivamente eseguite dalla società Holachek, incaricata in base ad un contratto dalla Start. Qual’è la percentuale di evasori sui passeggeri controllati, quante sono le sanzioni elevate e a quanto ammontano le somme introitate. Riteniamo necessario ed urgente porre in essere un sistema più efficace di controlli sugli autobus, per stroncare  la pratica estesa e sempre più diffusa dell’evasione tariffaria.  Teniamo presente che i controlli sugli autobus vengono attualmente svolti dalle ore 7 alle 19, mentre il servizio degli autobus inizia alle ore 5 e termina ben oltre la mezzanotte, quindi attualmente gli autobus viaggiano senza controlli per molte ore.
3)  I milioni di euro incassati nel contrasto all’evasione tariffaria,(con un recupero stimato del 20% sui biglietti venduti), possono essere utilizzati, in sede di contrattazione-assunzione aziendale, per aumentare gli stipendi degli autisti. Una migliore offerta retributiva renderebbe più appetibile l’assunzione, e potrebbe consentire di adeguare l’organico, efficientando il servizio, riducendo le corse soppresse  e al contempo le penali pagate. Le somme risparmiate dalle penali potrebbero essere destinate agli stipendi degli autisti.
4) E’ giusto riconoscere  agli abbonati di Start rimborsi e agevolazioni nel rinnovo degli abbonamenti, per i danni subiti dalle numerose corse “saltate” dei bus.
5) Poichè le corse cancellate sono un problema “serio”, è opportuno che l’Amministrazione Comunale convochi un tavolo di lavoro per adottare soluzioni urgenti, non solo con Start (responsabile dei disservizi) e A.M.R., ma anche con le rappresentanze sindacali dei lavoratori e in particolare degli autisti interessati.

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