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Arezzo-Rimini, Antonio Buscè: “I tabù sono uno stimolo in più per fare bene”

Antonio Buscè, allenatore del Rimini F.C.

Il Rimini, che ha visto interrompersi nella gara casalinga con la Spal una striscia positiva che durava da quattro turni, torna in trasferta, dove finora ha dato il meglio di sé: otto degli 11 punti conquistati sono arrivati lontano da casa, e lontano dal “Neri” i biancorossi sono ancora imbattuti.

Colombi e compagni vanno a far visita all’Arezzo di mister Troise, condottiero la passata stagione dei romagnoli. I toscani in classifica hanno 15 punti e delle quattro partite giocate in casa ne hanno vinte tre, perdendo l’ultima, con la Ternana (1-2). Nell’ultimo turno hanno battuto a domicilio la Torres (0-2).

Il “Città di Arezzo” è stadio tabù per i romagnoli, che nei 18 precedenti hanno vinto una sola volta (nel ’97/’98, con gol partita di Andrea Tedeschi), rimediando per il resto tre pareggi e ben 14 K.O.

“Indipendentemente da questo cerchiamo sempre di fare il meglio e di portare a casa sempre il bottino pieno – attacca l’allenatore del Rimini F.C., Antonio Buscè, alla vigilia -. Poi, a volte ci sono i tabù, e a maggior ragione sono uno stimolo in più per fare bene. Ma indipendentemente da questo, sappiamo di affrontare una partita difficile, contro una squadra che sta bene, una squadra che ha una classifica importantissima. Ci tengo a dire che ho visto comunque i ragazzi post Spal bene: li ho visti motivati, li ho visti sereni, consapevoli della partita che abbiamo fatto contro la Spal, con la difficoltà dell’uomo in meno, una squadra che ha retto bene fino all’ultimo. Peccato per quell’episodio, altrimenti si sarebbe potuto parlare di un altro risultato. Ma, ripeto, quello che mi interessa è vedere la mia squadra che sta bene, a livello fisico e a livello mentale, poi ogni partita ha la sua storia, come si suol dire”.

Sull’avversario. “L’Arezzo sta facendo un buonissimo campionato: è una squadra molto importante, con giocatori importanti. L’ex allenatore del Rimini è lì ad allenare l’Arezzo, quindi per certi versi per qualcuno può essere una partita particolare, ma fondamentalmente credo che poi quando siamo in campo il passato è passato, si pensa solo al presente. Noi sappiamo di affrontare una squadra che ha vinto in trasferta una partita molto importante contro la Torres, che sta bene e ha una classifica buonissima, in un ambiente che si fa trasportare dai risultati c’è entusiasmo, e quindi noi dobbiamo andare lì a fare la nostra partita. Ho detto sempre e ribadisco: fondamentalmente io devo pensare alla mia squadra. Tutte le partite hanno delle difficoltà enormi, tutte le partite poi vengono decise da episodi, spero e ci auguriamo e cerchiamo di portare tutti gli episodi a favore nostro, facendo la nostra partita come stiamo facendo soprattutto in quest’ultimo periodo”.

Arezzo-Rimini, la vigilia di Antonio Buscè

Cinque assenti in casa biancorossa. “Purtroppo ci mancherà qualche giocatore. Abbiamo avuto questa difficoltà in questi giorni: si è fermato De Vitis, si è fermato Cioffi. Chiarella, come tutti sappiamo, è in procinto di rientrare, e Malagrida, che purtroppo si è fatto male un’altra volta. E quindi abbiamo questi infortunati che non ci saranno sicuramente domani. Speriamo di recuperare almeno Chiarella la settimana prossima, dopo un prossimo controllo, e De Vitis, che non dovrebbe avere nulla di grave, però quando si parla di guai muscolari c’è bisogno sempre dei tempi che richiede l’infortunio. Domani sappiamo che questi quattro non faranno parte della partita. E poi c’è Bellodi, che è stato espulso contro la Spal, che mancherà per situazione disciplinare e non per infortunio”.

Che Rimini si vedrà in campo ad Arezzo? “Abbiamo trovato un certo equilibrio e quindi credo che si andrà avanti sotto quell’aspetto lì, senza andare a toccare grandi cose. Anche perché poi bisogna essere consapevoli che quando trovi la quadra in una squadra bisogna continuare a lavorare in quella direzione. Vedo che alcuni giocatori con questo modulo che stiamo facendo nelle ultime partite hanno più certezze, più convinzioni, si sentono più sicuri. Poi, ripeto, dipende come vai ad interpretare i moduli perché puoi giocare anche con tre attaccanti ma se pensi solo a difenderti e a ripartire magari è più un modulo basato sull’attendere. Ultimamente noi stiamo giocando con la difesa a cinque o a tre, dipende da come tu attui quel modulo, può essere un modulo offensivo o un modulo difensivo. È normale che quando hanno la palla gli altri devi stare più attento perché poi se noi cerchiamo di subire il giusto sappiamo che nell’arco della partita qualche situazione importante per andare a fare gol la troviamo, ma perché quando abbiamo palla dobbiamo essere comunque propositivi, quando abbiamo palla dobbiamo giocare per andare a fare gol, quando abbiamo palla dobbiamo cercare di creare difficoltà agli avversari”.

E quindi che Rimini sarà? “Sarà un Rimini che andrà a fare la partita come l’ha fatta a Perugia, come l’ha fatta ad Ascoli, anche come l’abbiamo fatta contro il Milan in casa, se c’è da attendere perché loro sono più bravi di noi e ci fanno abbassare il baricentro di 20-25 metri bisogna essere bravi ad accettare quello. Però, come dicevo prima, consapevoli che quando noi abbiamo la palla dobbiamo essere più intraprendenti, senza la paura di sbagliare, senza la paura di commettere errori. La mentalità deve essere sempre quella: fare la partita e cercare di portare a casa il risultato positivo”.

LA 9a GIORNATA DEL CAMPIONATO DI SERIE C GIRONE B E LA CLASSIFICA

LISTA CONVOCATI AREZZO-RIMINI

Portieri: 1 Vitali, 32 Ferretti, 91 Colombi.

Difensori: 2 Brisku, 3 Falbo, 6 Gorelli, 8 Semeraro, 28 Longobardi, 46 Cinquegrano, 98 Lepri.

Centrocampisti: 5 Fiorini, 21 Piccoli, 23 Megelaitis, 25 Lombardi, 33 Langella, 80 Garetto.

Attaccanti: 9 Cernigoi, 20 Accursi, 29 Dobrev, 34 Ubaldi, 97 Parigi.

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