Sabato 26 ottobre comincia la stagione teatrale della città di Savignano sul Rubicone, affidata alla cooperativa Sillaba per il secondo anno consecutivo. Come da tradizione trentennale, saranno il palco, la platea e tutti gli spazi del Cinema Teatro Moderno, cui generazioni di savignanesi sono affezionate, a ospitare gli spettacoli in cartellone. Da agosto, la sala è passata a gestione pubblica grazie a un contratto biennale tra il Comune e la Parrocchia di Santa Lucia, proprietaria dello spazio, ed è proprio la promozione della stagione teatrale la prima azione intrapresa dal Comune di Savignano sul Rubicone nell’ambito di questo accordo di gestione. Sei gli spettacoli che da ottobre a fine marzo porteranno l’umanità, il teatro dell’assurdo e la commedia dell’arte, il potere della parola e la comicità al Cinema Teatro Moderno, andando a costruire, come fotografie di un album, un cartellone che propone novità e attesi ritorni.
La partenza è affidata al duo comico composto da Corrado Nuzzo e Maria Di Biase che sabato 26 ottobre porteranno in scena un piccolo capolavoro del teatro dell’assurdo, “Delirio a due” di Eugene Ionesco. Il secondo appuntamento in calendario è un doppio regalo per Savignano: Alessandro Bergonzoni torna a calcare i palchi con il suo nuovo spettacolo, il primo dopo 6 anni dal precedente, e lo fa nel giorno in cui i savignanesi festeggiano la patrona Santa Lucia. Venerdì 13 dicembre Alessandro Bergozoni metterà in scena “Arrivano i dunque”. Il 2025 del Teatro Moderno sarà aperto venerdì 10 gennaio da Luca Amorosino e Carlo De Ruggeri, che nello spettacolo “Un giorno come un altro” riflettono sulla democrazia e sul valore del voto, partendo da un seggio elettorale dove i due, nel ruolo degli scrutatori, attendono gli elettori che, in un periodo di astensionismo crescente, sembrano non arrivare mai. Per l’occasione i due attori di “Boris” tornano a lavorare con l’ideatore della serie televisiva, Giacomo Ciarrapico, che per questo spettacolo è sceneggiatore e regista. Sabato 8 febbraio Roberto Mercadini propone il “suo” “Moby Dick (sebbene molti abbiano tentato)”: un monologo che, partendo dal romanzo preferito dell’attore, riflette sull’uso delle parole, per il quale Melville è maestro; si prosegue sabato 8 marzo con Stivalaccio Teatro, che in occasione della giornata internazionale dei diritti delle donne porta sul palco del Moderno “Strighe maledette!”, uno spettacolo che, utilizzando il linguaggio della commedia dell’arte, mette in scena donne ribelli, le “strighe” di un tempo, perseguitate e prese di mira. Infine, la stagione teatrale si conclude venerdì 28 marzo con un gradito ritorno: Paolo Cevoli e il suo “Figli di Trioia”: una riproposizione in chiave ironica e contemporanea del mitico viaggio di Enea.
«Il Teatro Moderno è un luogo di comunità, all’interno del quale creare, sperimentare, costruire socialità attraverso la cultura. – dichiarano il sindaco Nicola Dellapasqua e l’assessora alla cultura Roberta Armuzzi. – Questa nostra visione è condivisa sia dalla parrocchia, che ha sottoscritto con noi l’accordo di gestione, che dalla cooperativa Sillaba che con la sua proposta di stagione teatrale arricchisce di contenuti di valore questo spazio della e per la città. Un percorso possibile anche in virtù delle competenze e del lavoro del settore cultura comunale, che ringrazio. Vogliamo proseguire su questa strada di apertura del Teatro Moderno proprio in questo modo: compiendo insieme un’impresa collettiva e democratica, come la cultura deve essere».
Dichiarano Stefano Bellavista e Roberto Mercadini per cooperativa Sillaba, nel presentare il cartellone «La proposta culturale di Sillaba parte da una lettura di contesto sulla città di Savignano sul Rubicone e la sua storia. In primo luogo, abbiamo voluto espressamente fare di nuovo riferimento ad un’esperienza d’avanguardia che ha visto Savignano a lungo protagonista di una “stagione teatrale speciale”, quella che riguardò l’affermazione largamente popolare del teatro comico d’autore: Superfino Arborio. Con quella sigla fra gli anni ’80 e gli anni ’90 Savignano sul Rubicone divenne frontiera fondamentale per il passaggio del teatro comico dai club ai teatri di tradizione. Ed è proprio a partire da alcuni dei protagonisti di quel periodo che abbiamo composto il cartellone: si tratta di Alessandro Bergonzoni, al Moderno proprio nella festività di Santa Lucia, in una sorta di “omaggio nell’omaggio”, e Paolo Cevoli. Abbiamo voluto omaggiare Savignano sul Rubicone anche con la scelta dell’immagine del manifesto: ancora una volta un’opera a tecnica mista dell’artista savignanese Antonello Moroni.». Aggiunge Roberto Mercadini: «Il teatro è una sorta di baluardo della civiltà, essenziale proprio come qualsiasi servizio al cittadino. Un luogo di cultura, e allo stesso tempo di aggregazione e coesione. Così per noi è il Teatro Moderno: uno spazio d’altri tempi, storico e romantico nell’aspetto, capace di ospitare spettacoli perfettamente contemporanei.».
A rappresentare la proposta artistica, ancora una volta è stata scelta un’opera di Antonello Moroni, xilografo nato a Savignano nel 1889, sepolto nel cimitero della città. Il suo fondo artistico è custodito presso l’archivio di Palazzo Romagnoli della Città di Forlì che si ringrazia per la concessione del diritto d’uso dell’immagine utilizzata per il manifesto.
Gli spettacoli avranno inizio alle 21. Biglietto per gli spettacoli teatrali: € 18 intero – € 15 ridotto (under 25 e over 70).
Abbonamento 6 spettacoli: intero 90 € – ridotto 75 € (under 25 e over 70)
Campagna abbonamenti presso Teatro Moderno: rinnovi venerdì 11 e mercoledì 16 ottobre ore 15,30-19 / nuove sottoscrizioni venerdì 18 ottobre ore 15,30-19 e sabato 19 ottobre ore 10-12,30
Gli abbonamenti possono essere prenotati telefonicamente.
Prevendita biglietti dal 20 ottobre su www.liveticket.it
Info: 370.3685093 (ore 16-19)