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urbanistica partecipata

A Riccione 260 studenti a confronto con Stefano Mancuso su natura e biodiversità

In foto: la lezione con Mancuso
la lezione con Mancuso
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
sab 26 ott 2024 09:37
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Oltre 260 studenti delle scuole superiori hanno partecipato all’incontro nell’aula magna del liceo Volta Fellini con Stefano Mancuso, botanico, saggista, docente dell’Università di Firenze ed esperto di fama internazionale di neurobiologia vegetale. La lezione ha aperto la seconda edizione di SUPERR, la Scuola di urbanistica partecipata per ragazze e ragazzi istituita dal Settore Urbanistica del Comune di Riccione in collaborazione con gli istituti superiori. Nata nel 2023 per contribuire alla strategia del Piano urbanistico generale, la Scuola è proseguita con l’intento di stimolare la curiosità dei giovani sui temi dell’ innovazione urbana e coinvolgerli nella costruzione di Piani e progetti.

Durante la lezione, Mancuso ha lanciato un accorato appello a studenti e studentesse: impegnarsi in prima linea in campo scientifico, botanico e ambientale per studiare e trovare soluzioni per le città del futuro con cui contrastare gli effetti del riscaldamento globale “la più grande emergenza nella storia dell’umanità”.

Mancuso ha aperto la sua lezione a partire da alcune domande: “Perché c’è tanto scetticismo verso la scienza? Perché è così difficile assumere che il cambiamento climatico è in atto e che dobbiamo ripensare radicalmente le nostre città? Perché l’opinione della scienza conta così poco nelle scelte e nelle politiche di pianificazione territoriale e urbana?”. “I dati – prosegue l’esperto – ci indicano che le scelte prevalenti a livello globale di cosa si studia di più riguardano essenzialmente e prevalentemente materie di tipo economico. L’economia è un tema fondamentale dello sviluppo delle comunità, eppure il genere umano non ha saputo interpretare questo sviluppo nel rispetto delle risorse del pianeta, che sono finite, limitate. Ecco perché è indispensabile che aumenti a livello globale e locale la consapevolezza sul ruolo che hanno la biodiversità e gli ecosistemi, che sono alla base della vita sulla terra, di ogni forma di vita, anche quella umana”.  “Per questo è fondamentale – continua Mancuso – che materie come la biologia, l’ecologia o le scienze naturali, agronomiche e forestali tornino ad essere studiate, affinché aumenti da un lato la consapevolezza globale delle comunità e la capacità di assumere decisioni giuste, e dall’altro affinché si possano avere più teste e più menti impegnate nel trovare soluzioni in quella che è la più grande emergenza nella storia dell’umanità”.

“L’ambiente urbano – conclude Mancuso – rappresenta la vera sfida: la concentrazione di calore nelle città è maggiore rispetto alle aree rurali, con una differenza di temperatura fino a 7 gradi. Le città si scaldano, sono invivibili e le soluzioni più efficaci che abbiamo a nostra disposizione per abbassare le temperature consistono nel piantare alberi. Gli alberi non solo forniscono ombra, traspirano, assorbono calore e rilasciano vapore acqueo, agendo come veri e propri condizionatori naturali”.

Studenti e studentesse hanno ascoltato con grande interesse e posto alcune grandi questioni: Come possiamo essere efficaci, noi giovani? Cosa si fa per aumentare la cura delle piante e degli alberi nella nostra città, come e quanto vengono sostituite le piante malate? Come costruire strategie efficaci, ma anche fattive, da subito?

Il dibattito su queste domande è proseguito con Tecla Mambelli, dirigente dell’Ufficio di Piano, che ha illustrato a ragazze e ragazzi la mappa della strategia verde del PUG, con Mario Sala, responsabile del Verde del Comune di Riccione, e da Elena Farnè, incaricata del processo partecipato del Piano Urbanistico Generale e di SUPERR.

“Sul Piano di Riccione – spiega Tecla Mambelli – abbiamo elaborato in questo anno di lavoro e di incontri sul PUG una mappa strategica che definisce come assi ecologici da potenziare i il Torrente Marano e il Rio Melo, e definisce un corridoio verde tra statale e la zona collinare, una ampia fascia nella quale andremo a creare una fascia boscata integrata al verde periurbano, oltre alla realizzazione di nuovi  parchi urbani e fluviali, anche a confine con il Comune di Misano Adriatico”. “Sulla cura delle piante – specifica Mario Sala – abbiamo avviato un lavoro importante con la rete delle professioni tecniche e le associazioni ambientaliste sul nuovo Regolamento del verde, mentre con la municipalizzata GEAT stiamo portando avanti il censimento di tutti gli alberi della città e studiando soluzioni inedite per favorire lo stato di salute degli alberi e la convivenza con gli eccessi di caldo e pioggia dovuti agli impatti del clima”. “Con SUPERR, – prosegue Elena Farnè – l’anno scorso abbiamo lavorato tanto sulla strategia del Piano e, grazie anche allo spunto di studenti e studentesse del Liceo Volta-Fellini e dell’Istituto Alberghiero Savioli, i temi ambientali e climatici hanno assunto un ruolo fondante della strategia del PUG.”

“La scuola di urbanistica SUPERR è per noi un impegno molto sentito – conclude Christian Andruccioli, assessore all’urbanistica del Comune di Riccione -. La lezione del professor Mancuso, che abbiamo offerto alla città e fortemente voluto portare anche a scuola, è solo l’inizio di questa seconda edizione: se la prima è stata concentrata sulla costruzione delle strategie del Piano la seconda edizione di SUPERR vorremmo dedicarla ad approfondire alcuni luoghi della città, in particolare i parchi e gli spazi verdi pubblici più amati dai giovani e sul ruolo di piante e alberi, così preziosi per la nostra salute e il nostro futuro. Sappiamo infatti che alcuni ragazzi e ragazze dell’anno scorso hanno scelto di proseguire gli studi in campo ambientale e urbanistico grazie a questo percorso e la cosa ci rende particolarmente orgogliosi”.