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Tre modi per non morire: Toni Servillo al Palariccione

Dante, Baudelaire e i classici greci, tre protagonisti per tre lezioni di vita che dal passato illuminano il presente. Il libro, diventato culto, di Giuseppe Montesano arriva in teatro, grazie alla collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa e Agenzia Teatri, il 27° Riccione TTV Festival e al volto e alla voce di uno dei più grandi artisti del cinema e del teatro italiano: Toni Servillo.

Nato nel 1985 su iniziativa di Franco Quadri e oggi diretto da Simone Bruscia, il TTV si concentra da sempre sulle contaminazioni fra linguaggi performativi, integrando così il lavoro di ricerca sulla drammaturgia svolto dal Premio Riccione per il Teatro. Con la sua matrice teatrale e la sua vocazione multidisciplinare, il TTV non poteva che trovare in Toni Servillo un compagno di viaggio ideale: un interprete versatile, che da decenni si alterna con straordinario successo fra palcoscenico e set.

Servillo guida il pubblico in un viaggio in tre tappe, un percorso che è un antidoto alla paralisi del pensiero, alla non-vita che tenta di ingoiarci, una via per ritrovare le parole che un attore dice con tutto il corpo e la mente, per nutrire la sua e la nostra interiorità.

“Tre modi per non morire” è il viaggio teatrale à rebours di Toni Servillo attraverso tre momenti in cui alcuni poeti – Charles Baudelaire, Dante e i classici greci – ci hanno insegnato a cercare la vita, in programma martedì 24 settembre alle 21 al Palazzo dei Congressi. La serata si apre con i versi di Baudelaire che in “Monsieur Baudelaire, quando finirà la notte?” racconta come la bellezza combatta la depressione e l’ingiustizia; prosegue con “Le voci di Dante”, dove i celebri personaggi della “Commedia” ci appaiono legati tra loro da un racconto che li illumina a partire dal presente; approda infine a “Il fuoco sapiente”, in cui poesia e filosofia dei classici greci accendono una visione capace di immaginare il futuro. Il teatro di “Tre modi per non morire” è una via per ritrovare quelle parole che un attore dice con tutto il suo corpo e la sua mente per nutrire la sua e la nostra interiorità. Siamo inquieti, impoveriti, spaventati, e tutti sentiamo che ci manca qualcosa di cui avremmo un disperato bisogno: ci manca l’amore, ci manca la vita. E allora? E allora non ci resta altro da fare che cercare di diventare vivi.

Biglietti in vendita da lunedì 26 agosto su Liveticket.it e nelle rivendite autorizzate Liveticket (si applicano i diritti di prevendita); presso la biglietteria di Villa Franceschi dal 27 agosto al 17 ottobre (orari: lunedì-mercoledì-venerdì, 9-13, martedì e giovedì, 14-18). Per informazioni: Riccione Teatro, ttv@riccioneteatro.it.

Mercoledì 25 settembre, il TTV fa tappa a Villa Franceschi per la mostra fotografica Toni Servillo tra cinema e teatro, visitabile al pubblico fino al 20 ottobre. Organizzata in collaborazione con l’Associazione Autori della Fotografia di Scena, la mostra – a cura di Antonio Maraldi – ricostruisce tutto il percorso artistico di Servillo con scatti, spesso inediti, di una ventina di fotografi. Quattro le sezioni: tre dedicate al cinema (In primo piano, Compagne e compagni di ventura, Tra scena e set), più una carrellata su quarant’anni di esperienze teatrali (Sul palcoscenico).

Nella stessa serata, al Cinepalace Multiplex, Servillo presenta Viva la libertà, film in cui è diretto da uno dei registi a lui più vicini, Roberto Andò (ore 21, 7 €, ridotto 5 €). Trasposizione del romanzo di Andò Il trono vuoto (Premio Campiello Opera Prima), il film segue i destini incrociati di un politico in declino e del suo folle gemello. Riflessione acuta sui meccanismi della politica e sui misteri della vita, Viva la libertà esalta le doti di Servillo, che impersona entrambi i personaggi, spalleggiato da un cast d’eccezione con Valerio Mastandrea, Valeria Bruni Tedeschi, Michela Cescon e Anna Bonaiuto. La serata apre un ciclo sul cinema di Servillo (ogni mercoledì, fino al 2 ottobre): in programma anche Il divo di Paolo Sorrentino e Ariaferma di Leonardo Di Costanzo, prima del gran finale con il più teatrale dei film in rassegna, Qui rido io di Mario Martone, con Servillo nei panni di Eduardo Scarpetta, padre del teatro napoletano moderno.

“Ho aderito con piacere a un’iniziativa che già nel titolo rende testimonianza di un lavoro che mi vede impegnato da oltre quarant’anni sul palcoscenico e da più di trenta sul set – ha dichiarato Toni Servillo – La cornice del 27° Riccione TTV Festival mi sembra assolutamente adeguata, per la storicità e il valore culturale che ha visto protagonisti nomi prestigiosi della cultura teatrale internazionale. Trovo quindi particolarmente stimolante proporre nello stesso contesto il mio ultimo lavoro teatrale Tre modi per non morire di Giuseppe Montesano, grande autore napoletano, che insieme al Piccolo Teatro abbiamo presentato in Italia e nel mondo, da Praga a Parigi, da Lisbona a Tokyo e prossimamente a Monaco, Atene, Madrid, e una breve rassegna di film dei registi con cui ho avuto maggiore frequentazione, Mario Martone, Paolo Sorrentino, Roberto Andò.”

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