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Nuovo anno al via

Studenti non italiani: 14,5% in provincia, 18,4% in regione. Petitti su Ius Scholae

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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
sab 14 set 2024 16:17
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Mancano meno di 48 ore all’inizio del nuovo anno scolastico in Emilia Romagna e in provincia di Rimini e, tra i vari dati che vengono forniti alla vigilia, ci sono anche quelli relativi agli studenti che hanno cittadinanza non italiana. E se in regione sono ben il 18,4% del totale (99.294 in valore assoluto) nel riminese la percentuale scende al 14,5% (5.982 alunni). A Piacenza si tocca addirittura il 24%. A mettere in fila i numeri è la presidente dell’assemblea legislativa regionale Emma Petitti. “Visto il particolare momento storico, e dati alla mano, voglio cogliere questa data simbolica – scrive – anche per una riflessione politica su un tema fondamentale così al centro del dibattito sui media nazionali e locali, lo Ius scholae. Purtroppo il dubbio che l’apertura di una parte della maggioranza al Governo si rilevasse alla prova dei fatti sono un dibattito agostano, lo abbiamo avuto nel corso delle votazioni all’emendamento proposto dal PD all’interno del ddl Sicurezza, in cui si proponeva che al completamento di un ciclo scolastico di 5 anni si potesse richiedere la cittadinanza italiana per le studenti e gli studenti con cittadinanza non italiana. Proposta respinta, senza troppe spiegazioni o alternative, come a dire, “abbiamo scherzato”, spegnendo una promessa di speranza, una risposta concreta alle ragazze e ai ragazzi, alle loro famiglie e al loro giusto desiderio di appartenere ed essere riconosciuti per quello che in realtà già sono, italiani a tutti gli effetti. Una scelta, quella del Governo, che lontana da proporre alternative concrete, rischia di lasciare in un vicolo cieco lo Ius scholae. Eppure i numeri messi nero su bianco proprio dal Ministero dell’Istruzione evidenziano l’urgenza di questa misura“. Petitti auspica “che si sviluppino i presupposti per un nuovo percorso in Parlamento, e che l’anno scolastico alle porte sia ricordato come l’inizio di una nuova speranza di inclusione e diritti per una parte così importante di nostri concittadini emiliano-romagnoli e riminesi“.

  Infanzia primaria I grado II grado Totale
Rimini – provincia 542 2.187 1.217 2.036 5.982
  15,8% 16,7% 13,0% 13,1% 14,5%

  Infanzia primaria I grado II grado Totale
Emilia-Romagna 12.868 39.573 21.196 25.657 99.294
  27,6% 22,8% 18% 12,6% 18,4%

Fonte Dati: selezione da Anagrafe Nazionale Alunni, maggio 2023. Esclusa Istruzione degli Adulti. Sito Ministero Istruzione

La lettera di Emma Petitti per l’inizio del nuovo anno scolastico

Care ragazze e cari ragazzi, è arrivato il momento di ritornare fra i banchi di scuola per proseguire il vostro cammino verso il futuro. Un futuro bellissimo. Perché andare a scuola, studiare, conoscere, non è solo indispensabile per una crescita culturale e personale, ma significa anche riscoprire le relazioni autentiche, la socialità, lo stare a contatto con i propri amici e le proprie amiche”. Inizia così la lettera che Emma Petitti, presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, ha indirizzato, in occasione dell’apertura dell’anno scolstico 2024-2025, alle studentesse e agli studenti delle scuole primarie nonché delle scuole secondarie di primo grado e di secondo grado del territorio regionale.

“In un’epoca in cui troppo spesso spendiamo molto del nostro tempo davanti allo schermo di un computer o sul telefonino – sottolinea la presidente – è fondamentale riscoprire valori come il rispetto per il prossimo, l’ascolto e il confronto, la solidarietà e l’amicizia. Per cui mi sento di dirvi: distogliete l’attenzione dai vostri smartphone, nutritevi soprattutto di relazioni umane e di esperienze concrete. Perché si impara sui libri ma anche attraverso l’autenticità del contatto, del dialogo, dello stare insieme”.

“Cercate – evidenzia Petitti – di fare un uso consapevole di quegli strumenti che fanno certamente parte della nostra quotidianità ma che non possono sostituire il rapporto tra le persone. Anche questo è un modo per responsabilizzarvi e imparare a gestire il vostro tempo. L’autonomia va conquistata attraverso piccoli passi. Vivete appieno questi anni, non perdetevi su ciò che vi passa davanti scorrendo con un dito le notifiche sul telefonino ma cercate la vita reale, condividete esperienze, guardatevi in faccia, cercate il confronto vero”.

“È nel rapporto con i compagni e con gli insegnanti – puntualizza la presidente – che imparerete a tendere la mano a chi è in difficoltà, a riscoprire interazioni genuine, il piacere di stare insieme e quello della condivisione senza nascondersi continuamente dietro un display. Per tornare a comunicare con sincera profondità l’uno con l’altro”.

“Un pensiero e un ringraziamento – aggiunge – va, naturalmente, ai vostri insegnanti, al personale scolastico e ai vostri genitori, che hanno il delicato compito di accompagnare la vostra crescita fornendovi gli strumenti per vivere armoniosamente in comunità, nella consapevolezza che non sarà tanto importante cosa farete ma l’impegno e la passione che vi dedicherete.

“Per concludere – chiude Emma Petitti – voglio augurare a tutte e tutti voi di vivere serenamente e appassionatamente questo nuovo anno scolastico. Perché andare a scuola significa aprire la mente, acquisire gli strumenti per leggere e interpretare il momento storico in cui viviamo, per sviluppare un nuovo senso critico. Per affrontare la vita con la giusta determinazione. In bocca al lupo a tutte e tutti voi“.

Lunedì 16 settembre, primo giorno di scuola, la presidente Emma Petitti si recherà in visita al Liceo linguistico Giulio Cesare-Manara Valgimigli di Viserba (Rimini) e poi al Liceo scientifico Albert Einstein di Rimini.