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Settimana corta in alcune scuole dell’Alta Valmarecchia. I genitori si rivolgono ad un legale

la piazza centrale di Novafeltria

A Novafeltria e in altri comuni dell’Alta Valmarecchia va avanti la querelle tra genitori e Istituto Scolastico, dopo che è stato stabilito un nuovo orario che prevede per alcune scuole di Novafeltria, Perticara, Pietracuta, San Leo e Secchiano, la settimana corta, dal lunedì al venerdì. Un gruppo di genitori degli alunni ha deciso di rivolgersi allo Studio legale Annicchiarico per essere assistito nella richiesta di revoca delle delibere assunte dal Consiglio di Istituto.

La norma, spiegano i genitori, prevede che eventuali modifiche al piano formativo scolastico siano adottate entro l’ottobre dell’anno precedente. La delibera in questione invece è
stata assunta nel luglio 2024 e pubblicata il 3 settembre. Sapendolo per tempo le famiglie avrebbero potuto valutare se iscrivere i figli presso altri Istituti. Inoltre la decisione
assunta in tempi tanto stretti ha pesanti conseguenze sull’organizzazione familiare. I genitori sostengono anche che l’Istituto non avrebbe consultato adeguatamente e preventivamente il Comune di Novafeltria, responsabile della gestione del trasporto degli alunni e questo comporta notevoli difficoltà logistiche e organizzative per le famiglie, che si vedono così
costrette a fare i conti con un servizio di trasporto scolastico non adeguato alle nuove disposizioni orarie. Il nuovo calendario prevede anche il rientro degli alunni della secondaria per due o tre pomeriggi a settimana ma questo, denunciano i genitori, senza garantire un adeguato servizio di mensa.

Il gruppo contesta anche le motivazioni che hanno portato al cambiamento. Nella seduta del consiglio del 23 luglio è stato spiegato dalla dirigenza della scuola che la richiesta della settimana corta proveniva dal 65% delle famiglie. Un dato che però viene contestato dai genitori: “computando dal totale dei genitori, quelli degli alunni di terza media (per ovvie ragioni non interessati alla rilevazione), il dato delle richieste della settimana corta risulterebbe essere intorno al 46%”.

Le famiglie contrarie chiedono che l’Istituto scolastico convochi tempestivamente un nuovo Consiglio di Istituto per procedere alla revisione dell’orario scolastico. “Tale revisione dovrebbe mirare a confermare l’orario a tempo pieno dal lunedì al sabato mattina, come previsto nell’offerta formativa dell’anno scolastico precedente. In caso contrario si vedranno costrette a procedere per vie legali“.

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