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Sentenza Carim in Corte d’Appello. I legali di Ioni precisano sul falso in bilancio

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la ex sede Carim

Gli avvocati Cesare e Roberto Brancaleoni, difensori dell’ex presidente di Banca Carim Giuliano Ioni, replicano a una dichiarazione del difensore delle Parti Civili rilasciata dopo l’assoluzione degli imputati in Corte d’Appello (vedi notizia): non è stato sentenziato che il falso in bilancio sia stato commesso.
“Quali difensori del Rag. Giuliano Ioni, già Presidente della banca Carim, esprimiamo soddisfazione per la sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Bologna che, dopo approfonditissima trattazione, ha confermato la piena assoluzione del nostro assistito dalle imputazioni per cui già era stato pienamente assolto dal Tribunale di Rimini, respingendo gli appelli presentati dal Pubblico Ministero e dalle Parti Civili, condannate pertanto alle spese processuali.
Riteniamo nostro dovere smentire una dichiarazione del difensore delle Parti Civili, riportata da alcuni organi di stampa, secondo la quale “rimane del tutto praticabile l’iniziativa in sede civile rafforzata dal fatto che in sede penale, ad oggi, è stato ritenuto che il reato di falso in bilancio fosse stato commesso”: la sentenza di primo grado aveva pienamente assolto gli imputati da tutte le imputazioni per cui erano stati tratti a giudizio ed aveva dichiarato improcedibile, senza alcun giudizio nel merito, una nuova imputazione che il Pubblico Ministero aveva tentato di introdurre ad istruttoria già conclusa, per fatti che comunque sarebbero già stati prescritti. Il dispositivo della Corte d’Appello non fa che confermare tale decisione sicché non soltanto non è stato “ritenuto che il reato di falso in bilancio fosse stato commesso”, ma semmai è stato sentenziato il contrario”.
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