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Salvataggio dopo il 22 settembre. CNA: clamoroso boomerang

Davide Ortalli, direttore CNA RImini

L’ordinanza della Capitaneria di porto che prevede l’obbligo del servizio di salvataggio anche dopo il 22 settembre è un clamoroso boomerang per il territorio, le sue imprese e l’immagine della Riviera“. Contro le nuove regole, imposte a livello nazionale, si alza anche la voce di CNA Rimini, attraverso il suo direttore Davide Ortalli.
“Un evidente autogol che mette in grandissima difficoltà chi aveva programmato di tenere aperta la propria attività anche a fine settembre ed in ottobre approfittando delle tendenze meteo verso il bel tempo che rendono ancora appetibile la nostra battigia.  Una decisione calata dall’alto con zero condivisione e che mette in grande difficoltà gli operatori balneari e tutto l’indotto turistico. Già ad inizio stagione la delimitazione di acque sicure tramite le boe bianche aveva creato problemi per come era stata gestita, poi è stata la volta del salvamento nell’ora di pausa pranzo e adesso l’ultimo atto con l’obbligo di servizio di salvataggio comunicato a stagione in corso che di fatto anticipa la chiusura della stessa stagione turistica estiva. Evidentemente la burocrazia e una politica nazionale completamente sganciata dal mondo reale, ancora una volta condizionano negativamente aziende, imprese, lavoratori e turisti creando in questo caso un danno d’immagine che penalizza tutto il comparto turistico”.
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