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Ristoratore nasconde in garage un’anfora greco-romana. Denunciato

L'anfora recuperata

Un ristoratore del riminese nascondeva in casa un’anfora di origine, presumibilmente, greco-romana. Il reperto è stato rinvenuto dai militari della Sezione di polizia marittima della Capitaneria di Porto di Rimini e della Stazione Navale della Guardia di Finanza, dopo un’accurata indagine coordinata dalla Procura. L’indiziato è stato oggetto di un’attività di pedinamento per identificare i possibili nascondigli del reperto e questo ha permesso di pianificare una perquisizione simultanea, martedì 10 settembre, in diversi luoghi a lui associati. L’anfora è stata ritrovata nel garage della sua abitazione. Il reperto, non dichiarato dall’uomo, è alto circa 115 cm con un diametro di 40. Ora toccherà alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio effettuare una classificazione e datazione più precisa. Il ristoratore è stato deferito all’Autorità Giudiziaria con l’accusa di ricettazione di beni culturali. Le pene previste variano da quattro a dieci anni di reclusione, con multe comprese tra 1.032 e 15.000 euro. Le indagini sono ancora in corso per acquisire ulteriori elementi di prova per riuscire così ad identificare anche il ritrovatore del reperto e altre eventuali persone coinvolte. A far scattare le indagini sembra sia stata la voce, che circolava da qualche tempo, del ritrovamento di un reperto archeologico sui fondali da parte di un peschereccio impegnato con le reti a strascico.
La Guardia Costiera e la Guardia di Finanza di Rimini rammentano, in caso di rinvenimenti di oggetti dal presunto valore archeologico, artistico o di possibile interesse storico, l’obbligatorietà per legge di fare denuncia, entro 24 ore, al Soprintendente, al Sindaco o all’autorità di pubblica sicurezza.

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