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RiminiRebola, continua la valorizzazione della Rimini DOC

Raccontare e proporre un vino locale per dare valore a tutto il territorio. E’ questa la storia della Rebola, uno dei vitigni iconici di del riminese. Un vino, la Rebola che negli ultimi anni ha conosciuto una vera e propria esplosione, passando dalle 101.467 bottiglie del 2021 alle 176.000 del 2023 con un incremento del 73,45%.

Mentre la Rimini DOC passa da 338.400 bottiglie del 2021 alle 393.333 bottiglie del 2023 con un incremento del 16,24%.

La rebola resta lontana dal vitigno bianco principe della Romagna che è l’albana con 730.733 bottiglie ma raggiunge in ogni modo la consistenza di un quarto dei numeri del vitigno storico.

“Abbiamo bisogno di fare riconoscere la nostra identità – riflette Nicolò Bianchini Coordinatore del progetto RiminiRebola – chi beve vino riminese a Milano, Roma o New York deve trovare i punti cardinali del nostro taste, la rebola dopo l’estate quando ha raggiunto la sua massima espressione ha un messaggio chiaro che parla di mare, sapido e caldo. I numeri sono eccellenti ma ancora più eccellente è la capacità di stare assieme di soggetti con storie enologiche diverse che si compattano nella difesa del territorio. Per questo nasce il Comitato di Valorizzazione della Rimini DOC per continuare il lavoro anche sull’altro vitigno iconico riminese, il sangiovese”.

E’ poi il Presidente della Strada dei Vini e dei Sapori dei colli di Rimini Sandro Santini a ribadire il solco su cui si muove la collaborazione tra la Rimini DOC e la Strada, una collaborazione fatta di supporto logistico ed organizzativo che cerca di essere puntuale nella presenza negli asset turistici e sistemici del nostro territorio.

Così il Presidente della Provincia e di Visit Romagna Jamil Sadegholvaad: “ vedo sempre più spesso un lavoro comune tra locali di spiaggia ed entroterra. Il progetto RiminiRebola sta svolgendo un lavoro egregio di coordinamento e di valorizzazione territoriale, lavoro non facile se si pensa che in Italia ci sono 852 marchi di qualità. Nel 2009 a me allora Assessore all’Agricoltura della Provincia di Rimini la Regione chiese di fondere la nostra Strada con altre Strade limitrofe. Non l’abbiamo fatto, siamo andati per la nostra strada e ci abbiamo visto giusto. I produttori hanno fatto passi avanti in qualità ma anche in comunicazione e marketing, non dimentichiamolo. Siamo pronti per il grande passo verso il RiminiSangiovese nella oramai iconica bottiglia marchiata RIMINI”.

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