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martedì 24 settembre 2024
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Rimini-Milan Futuro 1-0

Buscè: "Stavo andando anche io ad esultare con Cernigoi sotto la Curva"

In foto: Antonio Buscè, allenatore del Rimini F.C.
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di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 7 minuti
lun 23 set 2024 22:59 ~ ultimo agg. 24 set 22:55
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Le dichiarazioni al termine di Rimini-Milan Futuro 1-0 (leggi la notizia).

Daniele Bonera, allenatore del Milan Futuro. Dopo un ottimo primo tempo, cos’è successo? Avete giocato sotto una pioggia fitta. “Lasciamo stare il tempo. Sicuramente abbiamo fatto un ottimo primo tempo, abbiamo avuto anche delle buone situazioni, purtroppo negli ultimi 25-30 metri non siamo troppo precisi. C’è stato annullato un gol per fuorigioco, ma al di là di quello credo che dobbiamo lavorare di più, in silenzio, perché adesso c’è da stare zitti e lavorare”.

Non ha giocato una brutta gara la sua squadra. “Sono cinque partite di campionato, abbiamo raccolto due punti e tanti complimenti. Quindi adesso o iniziamo a raccogliere anche noi dei punti, perché dei complimenti ce ne facciamo poco. Penso che questa sia un po’ la Serie C, dobbiamo migliorare sotto tanti aspetti, però stasera nel primo tempo abbiamo creato qualcosa, ma non siamo riusciti a segnare, com’è successo nelle partite precedenti, e abbiamo preso il gol e poco di più”.

Finora il Milan Futuro ha segnato solo un gol in campionato, e su rigore. “È vero, abbiamo sicuramente da migliorare in fase offensiva, dobbiamo cercare di trovare degli sviluppi ed essere un po’ più precisi, meno frettolosi e fare le scelte giuste. Come ho detto, da domani lavoriamo, in silenzio, e prepariamo la partita di giovedì, che sarà altrettanto difficile, come lo sono tutte in questo campionato”.

Lei crede che questa squadra si possa calare in una realtà così differente da quella a cui è abituata, del settore giovanile? Ha margini di crescita per essere competitiva in questo campionato? “Questo progetto nasce per quello, sapevamo di poter avere delle difficoltà soprattutto da quel punto di vista perché la categoria richiede tante cose oltre alla tecnica. Questa sera abbiamo avuto tecnica fino agli ultimi 30 metri, e secondo me ci è mancata un po’ di quella roba che dobbiamo velocemente trovare perché se no diventa un campionato veramente complicato. Però, insomma, il progetto è iniziato l’8 luglio, è un campionato difficile, un girone tecnicamente valido. Qualcuno era contento di affrontare il girone B, io penso che il girone B sia qualitativamente forse il migliore, lo stiamo provando su noi stessi. Non cerchiamo scuse. Da domani si lavora, in silenzio, perché troppi proclami non vanno bene. Bisogna lavorare, correre e calarsi subito nella categoria, velocemente”.

Rimini-Milan Futuro 1-0, il dopogara

Antonio Buscè, allenatore del Rimini F.C. Prima vittoria in campionato per i biancorossi. “È arrivata nel momento anche giusto, dove stavamo recriminando qualche punto perso per strada. Però io credo che i ragazzi, nonostante le difficoltà di una partita molto molto difficile, contro una squadra con grande individualità e grande qualità, ma già dai primi minuti i ragazzi l’hanno capito, l’abbiamo detto in questi giorni, post Lucchese, che affrontavamo una squadra che se andavamo piano, se non riuscivamo a mantenere l’intensità sui portatori di palla, a farli giocare con tempo e spazio a loro disposizione questi ti mettono la palla dove vogliono. A maggior ragione, quindi, faccio un plauso alla squadra, anche a chi è entrato, molto molto bene, una vittoria per l’ambiente, per la società, per noi staff, giocatori, è un toccasana, una bella boccata d’ossigeno”.

Nel primo tempo il Milan ha costruito tanto, nella ripresa, dopo esservi portati in vantaggio, non è subentrata la paura di prendere gol. “Quando ti trovi davanti giocatori di spessore, nonostante la giovane età, comunque il Milan è sempre il Milan. Qui si tratta veramente di patrimoni enormi per il Milan. Sapevamo tutto questo, sapevamo di subire, sapevamo che magari potessero tirarci qualche volta in porta e Simone (Colombi, ndr) ha fatto molto bene, ha dato coraggio alla squadra, ha fatto quell’intervento pronti via da portiere forte, da portiere che risponde presente e dà quell’adrenalina a tutti i ragazzi, a tutti i compagni. E da lì secondo me i ragazzi si sono un po’ sciolti, hanno preso le misure e piano piano siamo venuti fuori. Ci aspettavamo anche questa partita, magari soffrire un po’ di più, e la cosa importante era metterci tutto quello che avevano dentro: di cuore, di testa, di gambe. Ripeto: hanno fatto una partita straordinaria. Da qui bisogna iniziare, andare avanti. E questo è lo spirito che ci deve accompagnare sempre, in tutte le partite”.

Questa sera c’è stata una risposta importante dalla squadra, quello che ha fatto il Milan è stato per meriti suoi e non per errori del Rimini. E nella ripresa c’è stato un cambiamento tattico importante. “Sull’atteggiamento bisogna capire che è questo l’atteggiamento giusto. C’è qualche giocatore che ha già fatto questa categoria, qualcun altro che è un po’ acerbo, bisogna prendere le misure, capire bene il campionato. Partite così ce ne saranno tante. Quelle situazioni di concentrazione e attenzione, è talmente sottile quel passaggio lì che veramente bisogna lavorarci tutti i giorni. E in questi giorni, dopo la Lucchese, contro la quale ci è capitato qualcosa d’incredibile, secondo me abbiamo messo quel qualcosa in più che ci vuole, questa sera i ragazzi lo hanno dimostrato sotto tutti i punti di vista. Ripeto, molto bene, ci tengo a sottolineare, chi è entrato col piglio giusto, l’atteggiamento giusto, quindi è un qualcosa che ci fa ben sperare per quanto riguarda l’atteggiamento. E poi sì, abbiamo cambiato: abbiamo preferito andare a prendere più l’ampiezza perché avevano questi due esterni molto bravi, sia a destra che a sinistra, che se gli fai prendere campo e ti vengono a puntare con velocità ti mettono in difficoltà. Ci siamo messi a tre, con i tre abbiamo allargato i terzini, Falbo da una parte e Cinquegrano, che è entrato molto bene, dall’altra, e abbiamo coperto più l’ampiezza, dando meno spazio soprattutto a quei loro esterni che hanno tecnica e velocità e che se prendono campo ti mettono in difficoltà. E sono stati molto bravi”.

Come sta Lepri? “Gli è rimasto un po’ il ginocchio, una botta, niente di che. Credo sia stata solo una contusione, il dolore in quel momento lì. Però non se la sentiva libera e magari quando vai a correre e ti trattieni la corsa vai anche incontro a problemi muscolari. Credo che non sia niente di importante”.

Cernigoi con il suo lavoro è sempre fondamentale. “È tutto il lavoro che fa la squadra, e quindi quando un attaccante fa quel lavoro ed è il primo a dare gli input ai compagni poi non mi meraviglio che possa fare anche gol perché è sempre vivo nel gioco della squadra, sia in possesso che in non possesso palla. Quindi tutto il lavoro che ha fatto la squadra e tutto il lavoro che ha fatto lui sono stati premiati, sia dal gol che dalla vittoria della squadra”.

Era anche più vicino alla curva. “Stavo andando anche io ad esultare sotto la curva”.

Matteo Gorelli, difensore del Rimini F.C. Che effetto le ha fatto marcare un giocatore come Camarda, che con i suoi 16 anni ha meno della metà dei suoi anni? “Diciamo intanto che è giovanissimo lui, se no sembra che sia vecchissimo io. È un buon giocatore, ha già esordito in Serie A, quindi non è che sono io che dico una verità, lo sanno tutti, in prospettiva dovrebbe diventare un grande giocatore, sta facendo il suo percorso. Ma anche gli altri compagni che aveva erano tutti di livello, hanno una struttura fisica, intensità, la palla va veloce, si vede che sono impostati per un tipo di calcio diverso. Noi da quest’altra parte dobbiamo portare il pane a casa e siamo impostati per un calcio a modo nostro, diciamo così. È questa la differenza che ci ha fatto vincere, ci ha fatto portare a casa questa partita”.

Il Rimini ci ha messo un po’ a carburare, ma alla lunga avete fatto capire a questi giocatori che alle volte il mestiere conta, in questo campionato, anche un pizzico in più del talento. “È quello che ho anticipato prima, proprio quello. Loro inizialmente sì hanno creato situazioni, non proprio uno contro uno con Simone (Colombi, ndr). Loro giocavano con Camarda che veniva su di me, Zeroli si staccava dietro, quindi io non potevo uscire perché avevo Camarda, se uscivo c’era lo spazio, quindi chiamavo Lepri, veniva e io andavo. Poi ci siamo aggiustati, nel secondo tempo ci siamo messi a cinque, dove avevamo tutti i riferimenti, e quindi siamo andati a prenderli più facilmente. Loro poi alla fine erano praticamente tutti davanti, uno contro uno, abbiamo stretto i denti, abbiamo tenuto, abbiamo trovato il gol, avremmo potuto fare il secondo, Cernigoi ha fatto un gran tiro di sinistro dopo aver stoppato, loro hanno preso una traversa. C’è da fare i complimenti a tutti perché anche chi è entrato ha dato il suo e ha fatto veramente bene”.

È sembrata una partita atipica, da portare a casa dal punto di vista del morale, delle disattenzioni che non ci sono state. Avete azzerato gli errori, alzato l’intensità, non avete lasciato niente. “Sono diverse le motivazioni. C’è da dire che la vittoria è arrivata non finalmente, giustamente, questo è quello che penso perché noi le prestazioni le abbiamo sempre fatte, con Entella, Pescara, Lucchese, tutte, anche la prima col Carpi, siamo sempre andati in vantaggio, sempre. Quindi sapevamo che era una questione di tempo, non che ci manchi personalità. La mia paura era che se non fossero venuti i risultati sarebbe venuta meno la personalità e sarebbe subentrata la paura di giocare, e dopo è dura, perché siamo una squadra giovane. Invece siamo stati bravi, e dobbiamo continuare. Ora abbiamo una settimana infernale perché ci sono altre due partite e sarà difficilissimo. Però andiamo a testa alta contro tutti”.

Iacopo Cernigoi, attaccante del Rimini F.C., autore del gol partita. “Sono contento perché finalmente è arrivato il gol sotto la curva, non ho dovuto fare cento metri. A parte gli scherzi, sono contento della prestazione della squadra: finalmente abbiamo mostrato maturità, compattezza e probabilmente abbiamo vinto contro la squadra a mio parere più forte del campionato a livello tecnico, però abbiamo saputo soffrire tutti insieme, quindi abbiamo fatto una grande partita e voglio fare i complimenti ai ragazzi, alla squadra”.

Quanto ci voleva una vittoria e quanta fiducia le danno questi due gol (l’altro è arrivato a Lucca lunedì scorso) dopo aver vissuto un’estate così, sul piede di partenza? “Danno tantissima fiducia a tutta la squadra, al gruppo, perché, come ho detto la settimana scorsa, pareggiare le partite che devi vincere e perdere quelle che devi pareggiare fa rabbia. Non meritavamo i punti che avevamo in classifica dopo le prestazioni che abbiamo fatto, quindi dà tanto morale questa vittoria. Dobbiamo continuare a lavorare così, come stiamo facendo, forte, tutti insieme uniti, e poi vedremo dove riusciremo ad arrivare”.

Ci racconta il gol? “Fiorini ha calciato, la palla l’ho come intercettata perché l’ha strozzata un pochino, sono stato bravo a proteggerla col corpo, a fare perno e a calciare in porta”.

Il Milan costruisce tanto, ma non capitalizza. Le piacerebbe giocare in una squadra così tecnica? “Sto bene a Rimini io”.