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Puzza nauseabonda in zona depuratore. In 300 scrivono al comune

In foto: il depuratore di Riccione
il depuratore di Riccione
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 5 minuti
lun 30 set 2024 23:27
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E’ corredata da 300 firme la lettera aperta che un gruppo di cittadini riccionesi ha scritto all’amministrazione comunale di Riccione e ad Hera per lamentare il forte disagio provocato dalla puzza che arriva dal depuratore di via Portofino. La missiva, protocollata nella mattina di lunedì in comune, espone l’impossibilità dei residenti di quella zona (e non solo) di tenere finestre aperte, vivere giardini e terrazzi a causa degli odori nauseabondi. Una situazione purtroppo non nuova, spiega il gruppo composto da molti residenti storici del quartiere, ma che nell’ultima estate è diventata insostenibile. I cittadini fanno una cronostoria, dall’inizio degli anni 2000 ad oggi, delle proteste e dei tentativi di porre rimedio.

Ci sono stati nel tempo interessamenti di Arpa con rilievi della qualità dell’aria e successivamente l’uso di un naso elettronico, che hanno portato Hera a coprire le vasche con dei teloni, raccolte di firme, un sopralluogo nell’impianto. Il susseguirsi di eventi arriva al 2024 con diverse lettere e richieste di intervento all’amministrazione comunale e al gestore che però non hanno dato, al momento, risposte esaustive.  “Ci ritroviamo quindi – scrivono – nella necessità di tornare a chiedere l’attenzione dell’Amministrazione su questo grave problema, e vorremmo ricordare a tutti che non è una cosa che riguarda sono il nostro quartiere ma che spesso il cattivo odore si sente anche in prossimità degli alberghi di Viale Dante e Viale Tasso, nonché fino alla spiaggia, in modo particolare nel periodo estivo e, quest’anno, soprattutto nel mese di agosto. Sempre nel mese di agosto, il cattivo odore è stato avvertito per la prima volta anche nei viali adiacenti alla chiesa dei SS. Angeli Custodi“.

La richiesta dei 300 firmatari è “avere un confronto aperto con l’Amministrazione comunale e, per suo tramite, con l’azienda che attualmente gestisce l’impianto, per valutare tutte le possibilità di miglioramento, ammodernamento/adeguamento e, non escludiamo, di spostamento dell’impianto in altra area lontana dai centri abitati, in quanto il territorio limitrofo è sempre più densamente popolato e i liquami che arrivano al nostro depuratore non sono provenienti solo dal nostro Comune. Si chiede quindi di considerare, in vista delle riorganizzazioni degli impianti della Provincia, la possibilità di utilizzare spazi meno abitati“.


Siamo un gruppo di cittadini residenti nelle zone limitrofe al depuratore delle acque, sito in Viale Portofino a Riccione, con la presente vogliamo porre all’attenzione degli organi amministrativi (e di Hera), una situazione che ormai da anni imperversa nei quartieri da noi abitati: durante tutto l’arco dell’anno si presentano emissioni di cattivo odore proveniente dal Depuratore delle acque, cattivo odore che arriva all’improvviso in qualsiasi momento della giornata, dal mattino presto fino alla sera tardi. Durante il periodo estivo appena concluso, questa situazione ha impedito spesso di poter vivere appieno i nostri terrazzi e i nostri giardini, rendendo impossibile mangiare all’aperto e persino aprire le finestre.
Siamo consapevoli che il depuratore è ormai datato e soprattutto che quando è nato, nei lontani anni Sessanta, tutta la zona circostante non era così densamente abitata come oggi. D’altra parte, nel corso di questi anni sono state numerose le lamentele per il cattivo odore e anche per l’inquinamento delle acque del Rio Marano:

● Nei primi anni Duemila alcuni cittadini, non ottenendo alcuna risposta dall’Amministrazione comunale, si erano rivolti all’ARPA di Forlì e Rimini. Gli operatori, dopo i dovuti rilevamenti, avevano accertato che: “Respirare quest’aria non è salubre in quanto contiene enzimi dannosi”.
● Successivamente Hera aveva provveduto a far coprire le vasche con teloni di plastica. Intervento che evidentemente si deve rifare periodicamente e che non è bastato a interrompere l’emissione di cattivi odori.
● Nel settembre del 2008 sono state raccolte numerosissime firme a seguito delle quali alcuni cittadini erano stati invitati dall’allora assessore G. Savoretti ad un sopralluogo nell’area del depuratore con alcuni tecnici del Comune e il team di Hera. I responsabili di Hera avevano ammesso che il cattivo odore poteva provenire da una parte del depuratore allora deputato alla raccolta di liquami che venivano portati da camion esterni e il cui rifacimento era già stato programmato ed è stato svolto nell’anno successivo.

● Nel 2016, a seguito delle numerose segnalazioni dei cittadini, fu effettuato un monitoraggio della durata di trenta giorni, eseguito in collaborazione con Arpae, per il rilevamento dei cattivi odori per mezzo di un naso elettronico dotato di anemometro e posizionato in via Casella. Parallelamente si era attivato l’impiego di due squadre di volontari delle Associazioni “Guardie Ecologiche Volontarie” e  “Fare Ambiente”, che due volte al giorno eseguivano monitoraggi, specie nella fascia serale, in cinque zona concentriche: depuratore, viale Alessandria, La Spezia, Casella, ferrovia/via Oriani – Via Pellico/Fucini. Lo scambio di informazioni tra i volontari e gli operatori di Arpae aveva lo scopo di tenere sotto controllo la percezione e l’intensità degli odori, così da coadiuvare i rilievi eseguiti dal naso elettronico.

● Nell’anno 2024, durante l’incontro di quartiere del 23/3/2024 promosso dall’attuale Amministrazione, alcuni cittadini hanno sollevato il problema della puzza del depuratore,
senza però ottenere l’approfondimento di questo tema né un adeguato interessamento da parte degli amministratori presenti.

● A distanza di poco tempo, una concittadina ha scritto all’Assesssore Imola, che ha risposto delegando la questione all’Assessore  Andruccioli e al funzionario comunale Dott  Ovani. Non ricevendo poi alcun riscontro, la suddetta concittadina ha inviato una mail al Sindaco Angelini in data 18 giugno 2024, auspicando un incontro per la questione depuratore. La risposta ricevuta è la seguente: “Gentile signora, a seguito della sua segnalazione, le comunichiamo che sarà nostra premura coinvolgere subito il settore di competenza per poterle fornire quanto prima una risposta”. La risposta deve ancora arrivare.
● Durante l’estate 2024, diversi cittadini hanno lamentato la persistenza di cattivi odori, talvolta segnalando ad Hera, talvolta segnalando all’Amministrazione tramite Segnala@Riccione.
● Durante l’ultimo Consiglio comunale, svoltosi il giorno 19 settembre, abbiamo udito l’Assessore Andruccioli fornire informazioni in merito a futuri interventi da parte di Hera,
ma non nascondiamo di essere molto perplessi circa la loro proficua fattibilità in termini di beneficio per la comunità riccionese ed anche circa le tempistiche, visto che tuttora
persistono i cattivi odori: sempre molto intensi e sempre molto (troppo) ripetuti nell’arco della giornata.

Ci ritroviamo quindi nella necessità di tornare a chiedere l’attenzione dell’Amministrazione su questo grave problema, e vorremmo ricordare a tutti che non è una cosa che riguarda sono il nostro quartiere ma che spesso il cattivo odore si sente anche in prossimità degli alberghi di Viale Dante e Viale Tasso, nonché fino alla spiaggia, in modo particolare nel periodo estivo e, quest’anno, soprattutto nel mese di agosto. Sempre nel mese di agosto, il cattivo odore è stato avvertito per la prima volta anche nei viali adiacenti alla chiesa dei SS. Angeli Custodi.
Alcune persone che abitano in queste zone già da prima che il depuratore venisse costruito, testimoniano che nel corso degli anni il cattivo odore ha passato periodi veramente critici ad altri in
cui era possibile una frequentazione normale dell’esterno delle case. Dalle iniziali 3 vasche scoperte e 1 chiusa, gli ampliamenti sono stati tantissimi. Ora vi sono 8 vasche di sedimentazione (quelle tonde con il rastrello che gira) e 9 tra vasche di denitrificazione e ossidazione di cui solo 3 coperte. Il tutto senza tenere assolutamente conto dei 150 mt di distanza
minima dalle abitazioni previsti dalla sentenza del Consiglio di Stato n. 4606 del 2013. Le Amministrazioni pubbliche sono al servizio dei cittadini: possono e devono fare del loro meglio
per dare le risposte alle esigenze del territorio. Non è possibile tollerare oltre questa situazione, peraltro segnalata anche da chi, pur non abitando nella zona interessata, si trova ad attraversare quotidianamente Viale Portofino per collegarsi con Rimini. Chiediamo ascolto e trasparenza da parte degli Assessori deputati, che devono rispondere ai cittadini e non alle logiche di aziende potenti come quelle che gestiscono i rifiuti sui territori comunali. Chiediamo di poter avere un confronto aperto con l’Amministrazione comunale e, per suo tramite, con l’azienda che attualmente gestisce l’impianto, per valutare tutte le possibilità di miglioramento, ammodernamento/adeguamento e, non escludiamo, di spostamento dell’impianto in altra area lontana dai centri abitati, in quanto il territorio limitrofo è sempre più densamente popolato e i liquami che arrivano al nostro depuratore non sono provenienti solo dal nostro Comune. Si chiede quindi di considerare, in vista delle riorganizzazioni degli impianti della Provincia, la possibilità di utilizzare spazi meno abitati dove sia possibile considerare il distanziamento previsto dalla sentenza n. 4606 del 2013 già citata. A tale scopo sono state raccolte circa 300 firme, che alleghiamo a questa lettera, facendo presente che non appartengono solo ai residenti del quartiere, ma anche ad alcuni proprietari o affittuari di appartamenti estivi, nonché a cittadini che frequentano le attività commerciali della zona e anche a residenti in altri quartieri della città, i quali, come detto sopra, quotidianamente attraversano queste strade per motivi di lavoro.
Chiediamo e auspichiamo di essere ascoltati per evitare un’altra estate come quella appena trascorsa!