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No a ‘eolico industriale selvaggio’ nel Montefeltro: associazioni entrano nel TESS

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Le associazioni ed i gruppi che si stanno battendo contro “l’eolico industriale selvaggio” per la tutela dell’Alta Valmarecchia e della Valtiberina (zona dello Storico Montefeltro) entrano a far parte della Coalizione interregionale TESS Transizione Energetica Senza Speculazione.

Si tratta delle associazioni Toscane e Romagnole: Italia Nostra (sezioni Valmarecchia, Forlì, Cesena, Arezzo, Firenze), WWF (Sezioni Rimini, Forlì-Cesena), I Cammini di Francesco in Toscana, Associazione Culturale D’là dé Foss, Crinali Bene Comune, Appennino Sostenibile.

Nel Montefeltro – ricordano le associazioni –  sono 8 i progetti di impianti eolici per complessivi 58 aerogeneratori di grandissima taglia (dai 180 ai 200 m, due volte la torre degli Asinelli di Bologna) per i quali sarebbe necessario l’abbattimento di ettari di boschi con conseguenti danni incalcolabili all’ambiente e al paesaggio. Progetti presentati nonostante le aree di impianto siano in vincolo idrogeologico per le innumerevoli frane e dissesti che si verificano puntualmente in occasione degli eventi atmosferici di forte intensità sempre più frequenti.
Gran parte di questi aerogeneratori sarebbero collocati in Toscana – ma al confine con le Marche e la Romagna – ed il primo progetto, denominato Badia del Vento, è giunto alla terza conferenza dei servizi e potrebbe essere autorizzato a breve dalla Toscana nonostante i pareri negativi di tutte le maggiori istituzioni dell’Emilia Romagna.
La situazione è paradossale. Incentivi miliardari rischiano di materializzarsi in mega centrali eoliche nelle stesse zone per le quali, in passato, le autorizzazioni sono state puntualmente negate proprio a causa del dissesto idrogeologico e ai danni all’ambiente e al paesaggio.

Il 6 settembre 2024, i rappresentanti di comitati e associazioni provenienti da varie zone della Toscana e della Romagna si sono riuniti con l’assessore all’ambiente della Regione Toscana Monia Monni per discutere sulle aree idonee e non idonee all’installazione di impianti eolici e fotovoltaici industriali. Questo incontro ha dato vita alla Coalizione TESS (Transizione Energetica Senza Speculazione), un’iniziativa che
riunisce 36 realtà, tra associazioni di importanza internazionale, nazionale e comitati locali, preoccupati per l’impatto delle nuove installazioni su terreni agricoli e sulle aree naturali.
La Coalizione TESS “nasce dalla necessità di proteggere i territori dall’impatto devastante delle speculazioni energetiche attualmente in atto. Gli incentivi miliardari destinati agli impianti rinnovabili, puntualmente scaricati sulle bollette degli italiani, da qui ai prossimi anni sono infatti destinati a danneggiare irreparabilmente il nostro paesaggio, le aree naturali e i nostri Appennini perché è su questi, anziché sulle aree
realmente idonee (urbane, industriali, degradate), che agli investitori (non alla collettività e
all’ambiente) conviene installare gli impianti”.

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