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Maltempo proseguono i lavori di messa in sicurezza. Calano gli evacuati

volontari al lavoro nei luoghi alluvionati

Proseguono, anche di notte con le torri faro, i lavori di ripristino delle zone colpite dal maltempo della scorsa settimana in Romagna. L’obiettivo è sigillare gli argini e mettere in sicurezza i corsi d’acqua: Lamone, Marzeno, Senio, Montone, Idice, Sillaro e Quaderna. Una decina i cantieri di somma urgenza avviati per circa 23 milioni di euro. Tra le aree con la mole di lavori più significativa c’è Faenza dove, entro mercoledì, si dovrebbero completare le operazioni di pulizia. Lavori in corso anche a Bagnacavallo dove c’è ancora una zona critica con gli immobili pericolanti che impediscono gli interventi. A Brisighella sono in corso le operazioni di sgombero. Nel forlivese, a Modigliana l’acquedotto è stato completamente sistemato e sono state ripristinate utenze e servizi. Fortunatamente non sono state segnalate frane rilevanti. Rimossi i detriti provocati dai ruscellamenti. A Forlì chiuso il Centro accoglienza e pulite le strade. Mentre a Budrio, nel bolognese, ci sono ancora zone allagate e non sono partite le attività di pulizia. Cala il numero degli evacuati: sono circa 600, soprattutto a Traversara, ma solo 27 si trovano in strutture di accoglienza. Fondamentale l’apporto del volontariato con circa 830 unità impegnate nelle attività di ripristino. 1.600 invece gli interventi dei Vigili del Fuoco. Domenica la presidente della Regione Irene Priolo, nominata commissaria all’emergenza, ha effettuato un sopralluogo sul territorio. Il Governo intanto ha stanziato i primi 20 milioni di euro per gli aiuti. Resta alta l’attenzione al meteo, vista la persistente fragilità dei territori: nonostante non siano previste precipitazioni consistenti, anche per martedì è stata emessa un’allerta gialla per criticità idraulica nel bolognese e sull’alta e bassa collina e pianura romagnola (Rimini compresa).

Maltempo, cala il numero di evacuati. Proseguono i lavori di ripristino

I dettagli

Gli interventi sui fiumi

Complessivamente, sono oltre 10 i cantieri di somma urgenza per un investimento di circa 23 milioni di euro: 14,3 milioni interessano il territorio ravennate, 1 milione il forlivese-cesenate, 8 milioni e mezzo il bolognese. Utilizzate circa 9000 tonnellate di massi ciclopici, mentre si sta cominciando ad attingere ai nuovi approvvigionamenti messi immediatamente in campo per far fronte all’emergenza.

“Lavoriamo senza sosta, come siamo abituati a fare. Tutte le rotture sono state chiuse e sono terminati i primi interventi urgenti, mentre ne stanno partendo altri- spiega Irene Priolo, presidente facente funzione della Regione e commissaria per l’emergenza-. Non mi stancherò mai di ringraziare i sindaci, i tecnici e le decine di volontari, tanti anche da fuori regione. Siamo al fianco di chi, a distanza di poco più di un anno, si ritrova con l’acqua in casa, nei campi, in azienda: a loro dobbiamo risposte certe e per questo chiediamo la massima collaborazione con il Governo”.


Le operazioni di pulizia nei territori

Ravennate
Una delle aree con la mole di lavori più significativa è quella di Faenza. Qui, entro mercoledì prossimo, si dovrebbero esaurire le operazioni di pulizia.

Anche a Bagnacavallo è in corso un’intensa attività di pulizia e sgombero.  Nella notte sono intervenuti anche 4 mezzi di Hera per accelerare le operazioni di rimozione dei rifiuti. C’è ancora una zona critica dove, a causa di immobili pericolanti, per ragioni di sicurezza non è ancora possibile avviare gli interventi di pulizia. Anche a Brisighella sono in corso massicce operazioni di sgombero con la presenza di numerosi volontari.

Forlivese
Modigliana l’acquedotto è stato completamente sistemato e sono state ripristinate tutte le utenze e i servizi. È stata completata la verifica sui dissesti, non sono stati segnalate frane rilevanti. Con gli interventi di somma urgenza sono stati rimossi i detriti provocati dai ruscellamenti.
Forlì è stato chiuso il Centro accoglienza e pulite le strade.

Bolognese
Budrio ci sono ancora zone allagate; al momento non è ancora possibile far partire le attività di pulizia sul territorio.

 

L’assistenza alla popolazione

Gli evacuati sono circa 600, soprattutto cittadini di Traversara e in parte minore anche di Budrio, quasi tutti in assistenza autonoma. I cittadini assistiti dal sistema pubblico e dislocati nelle strutture di accoglienza sono 27.

Volontariato
Hanno operato sui territori le cinque colonne mobili regionali, le organizzazioni del volontariato nazionale e i volontari emiliano-romagnolo. In totale, circa 830 unità.

Vigili del fuoco

Dall’inizio dell’emergenza, nei territori colpiti i Vigili del fuoco hanno realizzato 1.600 interventi di assistenza alla popolazione, attività di svuotamento da acqua e fango e di ricognizione “esperta” tra Faenza, Bagnacavallo, Traversara, Lugo e Cotignola. Continua intanto l’operatività della pompa ad alta capacità (50 metri cubi al minuto) che, tra Bagnacavallo e Glorie, sta lavorando per drenare acqua nelle campagne.

La situazione meteo

Per domani, martedì 24 settembre, è stata emessa un’allerta gialla per criticità idraulica nel bolognese (montagna, collina e pianura) e sull’alta e bassa collina e pianura romagnola (province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini). Non sono previsti fenomeni meteorologici significativi ai fini dell’allertamento. L’allerta sul settore centro-orientale è relativa a possibili incrementi dei livelli sui corsi d’acqua dove sono presenti fragilità degli argini, dovuti alle piogge del giorno precedente (oggi), e al proseguimento della difficoltà nello smaltimento delle acque esondate dai corsi d’acqua che gravano sulle zone di pianura e sul reticolo secondario di bonifica. Nelle zone montane e collinari non si escludono occasionali fenomeni franosi sui versanti, caratterizzati da condizioni idrogeologiche particolarmente fragili, in seguito alle precipitazioni dei giorni precedenti. La tendenza è all’attenuazione nelle successive 48 ore, da mercoledì 25 settembre.

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