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fiumi sempre sotto osservazione

Maltempo. Il Governo approva lo stato di emergenza e stanzia 20 milioni

In foto: @Vigili del Fuoco
@Vigili del Fuoco
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
sab 21 set 2024 15:38 ~ ultimo agg. 17:20
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In mattinata, il Consiglio dei Ministri ha approvato la richiesta dello Stato di emergenza avanzata dalle Regioni Emilia-Romagna e Marche. Per l’Emilia-Romagna è stato deliberato uno stanziamento di 20 milioni di euro. Lo stato di emergenza riguarda le province di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini e la Regione Marche. Assieme allo stato di emergenza, che durerà 12 mesi, il Consiglio dei Ministri ha stanziato 20 milioni di euro per fare fronte ai primi interventi urgenti, il soccorso e l’assistenza alla popolazione e il ripristino della funzionalità dei servizi e delle infrastrutture. Il provvedimento del Governo è stato annunciato stamattina dalla presidente facente funzioni Irene Priolo, che ha fatto anche il punto sullo stato degli interventi urgenti realizzati in queste ore in Emilia-Romagna prima di nuovi sopralluoghi.

“Non stiamo perdendo nemmeno un minuto, la priorità resta l’assistenza alle popolazioni colpite. Voglio ringraziare tutti i volontari e gli operatori delle forze dell’ordine e della Protezione Civile, tra cui tanti provenienti da altre regioni, che come sempre stanno dando una dimostrazione di generosità e professionalità straordinaria, così come tutti i sindaci che stanno reagendo di fronte a questa ennesima avversità– le parole della presidente PrioloRingrazio il Governo per il primo stanziamento che ci permette di coprire una prima parte di interventi urgenti e di attivare i contributi a favore delle persone colpite direttamente dall’acqua. In queste ore prosegue la ricognizione degli interventi inderogabili e a seguire inizierà la conta dei danni, che chiuderemo nel più breve tempo possibile. Ringrazio anche il ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin, che è stato il primo a chiamarmi per esprimere solidarietà alla nostra Regione e a offrirmi aiuto e collaborazione”.

Grazie a 24 voli di recupero, sono state salvate 114 persone, oltre a 4 cani e 5 gatti. I contingenti del volontariato sono in aumento costante per favorire il rispristino della normalità. Sul territorio sono presenti ancora cinque colonne mobili regionali, con circa 350 persone tra volontari e funzionari.  A questi si aggiungono le 170 unità delle organizzazioni di volontariato nazionali, oltre ai 400 volontari dell’Emilia-Romagna. Nei comuni più colpiti sono presenti referenti delle colonne mobili, del Dipartimento, dell’agenzia e delle aziende di servizi per dare supporto all’amministrazione comunale. Presenti anche componenti della colonna mobile regionale per assistenza alla popolazione (allestimento lettini da campo, cucina e ristorazione) e per il supporto tecnico (ad esempio gestione delle torri faro). Avviata sul territorio anche l’assistenza agli animali negli allevamenti, in capo alla sanità regionale.

Presenti circa 16 unità tra psicologi e assistenti sociali. Da inizio emergenza hanno operato 960 volontari della Regione e 830 delle colonne mobili regionali e organizzazioni nazionali.

Il meteo sereno permette di lavorare al ripristino della normalità dopo l’ondata di maltempo che nella parte centrale settimana ha martoriato la Romagna, in particolare il ravennate.

Resta alta l’attenzione per i possibili movimenti franosi dopo le piene dei fiumi. Per tutta la giornata di domenica 22 settembre è valida l’Allerta meteo emanata dall’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile e dal Centro Funzionale Arpae E-R.

L’Allerta resta Arancione per criticità idraulica dovuta alle piene dei fiumi nella zona della pianura bolognese che comprende le province di Bologna, Ferrara e Ravenna a causa delle difficoltà di smaltimento delle acque esondate nei giorni scorsi. Questo vale sia per i territori di pianura che per i canali di bonifica. Le criticità idrauliche e idrogeologiche di codice colore giallo sul bolognese e sulla Romagna (province di Ravenna e Forlì-Cesena) sono dovute alle condizioni del territorio. Rimane in giallo l’area della bassa collina e pianura romagnola nelle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Così come per la criticità idrogeologica, dovuta a frane e piene dei corsi d’acqua minori, sono in Allerta gialla le seguenti zone: montagna ed alta collina romagnola, Bassa collina e pianura romagnola, montagna e collina bolognese ed emiliana centrale nelle province di Parma, Reggio Emilia e Modena

Per la giornata di domenica 22 settembre non si prevedono fenomeni meteorologici significativi ai fini dell’allertamento. Nelle zone montane e collinari centro-orientali saranno ancora possibili localizzati fenomeni franosi su versanti caratterizzati da condizioni idrogeologiche particolarmente fragili, a seguito delle precipitazioni dei giorni precedenti. Prosegue il lento esaurimento delle piene dei corsi d’acqua del settore centro-orientale.
La tendenza è alla stazionarietà dei fenomeni nelle successive 48 ore.

A seguito degli eventi alluvionali di questi giorni, la normativa regionale vieta di esercitare l’attività venatoria nei terreni sommersi dalle acque, nonché per una fascia di mille metri intorno, limitatamente al tempo dell’alluvione e proporzionalmente allo stato effettivo delle acque. Si ricorda inoltre che, secondo quanto previsto dalla normativa nazionale, è vietato cacciare a distanza inferiore a cento metri da macchine operatrici agricole in funzione.

Il numero verde 800 024662 rimarrà attivo fino a venerdì 27 settembre, nella giornata di ieri (19 settembre) sono state registrate 205 chiamate.