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Maltempo, 2.500 gli evacuati. Priolo incontra Meloni e chiede stato emergenza

il sorvolo

Sono circa 2.500 a oggi le persone evacuate, la gran parte in via precauzionale, nei territori dell’Emilia Romagna colpiti dal maltempo, dove tecnici e imprese stanno già lavorando per ripristinare gli argini nelle parti colpite: non si registrano infatti più fuoriuscite d’acqua su Senio e Lamone. Intanto, le previsioni meteo virano verso un deciso miglioramento, con i prossimi tre giorni di tempo sereno.

È stata inviata oggi pomeriggio la richiesta di riconoscimento dello stato di emergenza nazionale per l’ondata di maltempo che ha colpito la Romagna e il Bolognese al fine di ottenere i primi interventi a supporto delle popolazioni.

L’invio dopo l’incontro tra la presidente, Giorgia Meloni, e la presidente, Irene Priolo, nel pomeriggio. Presenti il ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Alfredo Mantovano, il sottosegretario alla Presidenza della Regione, Davide Baruffi, il capo del Dipartimento nazionale di Protezione civile, Fabio Ciciliano, il commissario straordinario per la ricostruzione, Francesco Paolo Figliuolo, e la direttrice della Protezione civile regionale, Rita Nicolini.

“Abbiamo chiesto al Governo di accogliere tempestivamente la richiesta di stato di emergenza per assicurare il sostegno alle popolazioni più colpite, in particolare delle province di Ravenna e Forlì-Cesena e della Città metropolitana di Bologna– ha affermato Priolo-. La presidente Meloni, che ringrazio per l’incontro, ha confermato la disponibilità del Governo a riunirsi tempestivamente per accogliere le nostre richieste e deliberare di conseguenza. Da parte nostra prosegue senza sosta l’impegno di assistenza alla popolazione e di ripristino dei primi danni causati dal ciclone Boris. Continuiamo a essere al fianco delle comunità e degli amministratori”.

Questa mattina la presidente della Regione, Irene Priolo, ha effettuato una ricognizione in elicottero sulle aree alluvionate, in particolare Lugo e Traversara di Bagnacavallo, nel ravennate, e Idice nel bolognese. Erano con lei Carlo Dall’Oppio, capo del corpo nazionale dei Vigili del fuoco, Francesco Notaro, comandante regionale, e Rita Nicolini, direttore dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile. Successivamente, Priolo ha partecipato al Centro Coordinamento Soccorsi (CCS) di Ravenna convocato in sede permanente in Prefettura a Ravenna, insieme al prefetto, Castrese De Rosa, dove ha fatto il punto con i sindaci del territorio.

La rottura del Senio ha causato l’allagamento a Lugo interessando, con diverse intensità, alcune parti della cittadina. “Stiamo già organizzando il massimo supporto con un’ottantina di volontari della Protezione civile della Colonna Toscana e i nostri tecnici dell’Agenzia regionale”. Giovedì sera-la Priolo ha firmato l’ordinanza per la gestione dei rifiuti, solidi e liquidi.

“Durante il sorvolo abbiamo potuto vedere tutta la rotta a Traversara; dal Lamone al Senio, al momento non c’è più fuoriuscita di acqua e questo è molto importante. Stiamo già lavorando e trasportando massi ciclopici per chiudere le falle. Altro intervento riguarda Faenza, in particolare il Marzeno.

Le criticità maggiori, sui territori colpiti, riguardano il ravennate, con il Lamone (in particolare, la rotta a Traversara di Bagnacavallo) e il Senio (sfiancamento dell’argine all’altezza di Cotignola, con l’acqua defluita verso Lugo, che si sta allagando). Per il ponte ferroviario di Boncellino è stato chiesto l’aiuto a Rfi per intervenire con mezzi appositi, così da rimuovere il legname. Colpite alcune zone di Faenza (in particolare via Cimatti via Pellico). Altre criticità rilevate a Castel Bolognese e in Appennino, con frane e ruscellamenti diffusi.

Nel forlivese, l’acqua del fiume Montone ha causato un grosso sfiancamento dell’argine a valle di Forlì: il cantiere per l’intervento d’urgenza è già attivo. Nel bolognese le criticità sono causate dall’Idice (il cantiere in corso aveva lasciato aperta una “finestra” per consentire un deflusso controllato) e dal Quaderna.

Stamani, alle 8, risultavano circa 1.300 interruzioni di energia elettrica, in corso di ripristino.

La situazione nei Comuni della Romagna

Forlì

In provincia di Forlì oggi otto Comuni (compreso il capoluogo) hanno disposto la sospensione dell’attività didattica. Il Centro accoglienza di Forlì resta aperto (10 persone) per accogliere eventuali esigenze dai territori circostanti. A Modigliana ci sono tecnici di Hera al lavoro, autobotti e camion cisterna in azione per gestire la rottura dell’acquedotto; l’obiettivo è mettere in piedi entro sera un’infrastruttura provvisoria per garantire l’acqua. I tecnici sono al lavoro anche sulla rete fognaria. Diverse strade provinciali sono chiuse per allagamenti o frane.

Ravenna

Sono in corso lavori sul ponte di Boncellino per rimuovere il legname accumulato.
Completata l’evacuazione, in via precauzionale, dell’ospedale di Lugo, con circa 180 persone trasportate in altri ospedali. A Bagnavallo si sta mettendo in sicurezza un grande allevamento di suini, dove è arrivata l’acqua. Le strade statali sono tutte percorribili.

Colonne mobili e volontari

Il supporto dalle altre colonne mobili regionali (Friuli Venezia Giulia, Toscana, Veneto, Lombardia, Provincia autonoma di Trento) da oggi è ridislocato così: Friuli Venezia Giulia a Forlì, Lombardia a Faenza e Bagnacavallo, Toscana a Lugo, Veneto a Riolo, Brisighella e, a seguire, Unione Faentina e Bagnacavallo; Provincia autonoma di Trento: San Lazzaro di Savena e, a seguire, Bagnacavallo.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati impegnati circa 400 volontari dalle altre regioni e circa 250 dai coordinamenti e associazioni emiliano-romagnole.

Allerta meteo

Per la giornata di sabato 21 settembre, non sono previsti fenomeni meteorologici significativi ai fini dell’allertamento. Tuttavia, non si escludono temporali sparsi di breve durata. Nelle zone montane e collinari centro-orientali sono possibili localizzati fenomeni franosi su versanti caratterizzati da condizioni idrogeologiche particolarmente fragili, a causa delle precipitazioni dei giorni precedenti. Si prevede un lento esaurimento delle piene nei tratti vallivi dei corsi d’acqua del settore centro-orientale.  Le criticità idrauliche e idrogeologiche arancioni sul bolognese e sulla Romagna (Ravenna e Forlì-Cesena) sono dovute alle problematiche già presenti sul territorio.

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