Indietro
menu
per la prima campanella

La scuola sia luogo di valori e di pace. Il messaggio del vescovo Anselmi

In foto: il vescovo Anselmi
il vescovo Anselmi
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 16 set 2024 09:25 ~ ultimo agg. 17 set 08:41
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Nel giorno della prima campanella il vescovo di Rimini Nicolò Anselmi saluta e benedice il mondo della scuola con un messaggio in cui auspica che la scuola sia un luogo di valori e di pace dove si costruisce il futuro. Nel momento in cui la mente e le giornate di migliaia di bambini, ragazzi e giovani tornano a riempirsi di impegni, di pensieri, di desideri in occasione dell’apertura dell’Anno Scolastico 2024/25, il Vescovo di Rimini rivolge un pensiero particolare a tutti loro, in un tradizionale appuntamento – ma sempre ricco di novità – che mons. Nicolò Anselmi ha particolarmente a cuore.

Il messaggio del vescovo Anselmi.

“La scuola riguarda tutta la società, perché è luogo in cui si gioca la vocazione”.
Sia un luogo di valori e di pace.

“Per migliaia di bambini, ragazzi, adolescenti e giovani riminesi, e loro famiglie, oggi inizia la scuola. In questa avventura educativa è coinvolto anche un gran numero di insegnanti, docenti e personale tecnico-amministrativo.
È bene ribadire – oggi più che mai – che la scuola è uno dei luoghi più importanti di una società. È a scuola che le giovani generazioni imparano a crescere, a loro vengono consegnati dei valori, viene offerta la possibilità di incontrare persone diverse da loro. Tra i banchi, in aula, lungo i corridoi, nei laboratori e in palestra, si impara la convivenza, la fraternità, a volersi bene: si costruisce il futuro. È a scuola che si scopre la nostra vocazione, si capiscono gli orizzonti verso i quali siamo più inclinati e le modalità con cui potremo servire un mondo più bello e più fraterno.
Tutto ciò che riguarda il bene dell’uomo è nel cuore di Dio e nel cuore della Chiesa.
L’inizio del nostro anno scolastico 2024-25 purtroppo coincide con la presenza nel mondo di tanti conflitti, e almeno due guerre veramente sanguinose. Mentre sta per risuonare la prima campanella sappiamo che in Russia, Ucraina, Palestina e a Gaza le scuole vengono bombardate e distrutte, insieme a case e ospedali. Non dobbiamo quindi dimenticare o mettere in secondo piano il grande dono e l’opportunità che noi abbiamo e per altri aspetti prepararci ad aiutare queste popolazioni a ricostruire le loro scuole.
La pace si può iniziare a costruire e a realizzare attraverso – come dice Papa Francesco – un artigianato fatto di piccole cose, piccoli gesti, già qui e tra noi.
Ringrazio tutte le persone che quotidianamente costruiscono la pace e tutte quelle che “servono” le nostre scuole. A tutti dono la benedizione del Signore che vi accompagni.
Grazie ancora e buon inizio di anno scolastico a tutti”.