La Regione sembra smentire i dati forniti dalla stessa Ausl Romagna. Lo Snami, sindacato autonomo dei medici, si dice perplesso dai numeri forniti oggi dall’assessore alla sanità Raffaele Donini che ha ribadito come con l’avvento dei CAU sia diminuita la pressione sui Pronto Soccorso (vedi notizia). Ad esempio il tasso di accesso al Pronto Soccorso nel distretto di Rimini viene riferito in calo del 9% e nel distretto di Riccione del 10. Il presidente riminese dello Snami (e vicepresidente regionale) Pietro Pesaresi ricorda invece che i dati diffusi dall’Ausl Romagna parlano di un +5% nei primi sei mesi 2024 per il pronto soccorso riminese e un +14% per quello riccionese. “Capisco lo stato di disperazione di Donini che pare sia già stato “messo da parte” da De Pascale – commenta ironicamente Pesaresi –; inoltre ormai neanche più la FIMMG che ne aveva firmato l’atto fondativo appoggia il progetto CAU. Immagino anche i salti mortali che hanno dovuto fare gli statistici della regione per ottenere numeri non conformi a quanto dichiarato dalla asl; viene forte il dubbio che in statistica abbiano inserito anche la riduzione degli accessi ai PPI CHIUSI (quindi per forza passano ad accessi zero) infatti parla di distretti non di singoli PS… che pazienza ci vuole.” L’assessore, aggiunge Pesaresi, “pensi piuttosto alle liste d’attesa infinite e al disastroso cambio del nomenclatore delle prestazioni che tuttora blocca di fatto la possibilità di prescrivere agevolmente una infinità di esami con pazienti che devono andare avanti e indietro tra i vari uffici per districarsi nelle prenotazioni“.