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Calamità ed obbligo di assicurazione. CNA interpella i parlamentari e chiede rinvio

un'azienda allagata

C’è preoccupazione tra gli artigiani riminesi per l’obbligo, entro il 31 dicembre, di stipulare contratti assicurativi a copertura di danni provocati da calamità naturali ed eventi catastrofali. Cna ha deciso di portare questa preoccupazione all’attenzione dei parlamentari riminesi, attraverso una comunicazione firmata dal Presidente Mirco Galeazzi e dal direttore Davide Ortalli, in cui viene chiesto di valutare il rinvio di un anno. L’obbligo, spiega CNA, viene introdotto dalla legge di bilancio 2024, a cui si ricollegano, in caso di inadempimento da parte delle imprese, significative ripercussioni sia con riferimento all’assegnazione di contributi previsti in occasione di eventi calamitosi che, più in generale, nell’accesso a finanziamenti o agevolazioni di carattere finanziario su risorse pubbliche.
“Il verificarsi ormai frequente di eventi climatici estremi impongono una riflessione ponderata  sulle modalità con cui far fronte agli ingenti danni, che lo Stato non riesce a sostenere 
in via esclusiva – puntualizza il presidente di CNA Rimini Mirco Galeazzi – Qualsiasi strumento che attivi sinergie pubblico-private deve essere accompagnato dall’adozione di ogni misura necessaria a prevenire  e contenere  gli effetti dannosi, a partire dagli investimenti infrastrutturali e dalla manutenzione ordinaria e straordinaria del territorio”.
Si tratta di  un obbligo assicurativo in capo alle impreseunico caso in Europa. CNA evidenzia che sarebbe stato preferibile introdurre, in luogo di un regime obbligatorio, un sistema premiale sostenuto da una campagna di sensibilizzazione e di formazione rivolta alle imprese, da realizzare anche attraverso il coinvolgimento delle associazioni
di categoria. Inoltre a pochi mesi dall’efficacia dell’obbligo assicurativo manca l’adozione del decreto attuativo  ed un strutturato confronto tra rappresentanti del governo, delle compagnie di assicurazioni e  delle organizzazioni datoriali.
 
“Per tutti i numerosi fattori che preoccupano le nostre imprese e in mancanza degli elementi che consentano  di conoscere e confrontare le offerte assicurative” – rimarca il direttore di CNA Rimini Davide Ortalli  rivolgendosi ai parlamentari – non ci sono al momento le condizioni minime di trasparenza affinché, entro il 31 dicembre, le imprese possano orientarsi consapevolmente nella scelta della polizza  più appropriata alle proprie necessità. È pertanto inevitabile che la decorrenza della misura venga rinviata di almeno 12 mesi”.
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