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giovedì 19 settembre 2024
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Lucchese-Rimini 2-2

Buscè: "Faccio i complimenti ai ragazzi, ma quella corsa sotto la curva dopo il 2-0..."

In foto: Antonio Buscè, allenatore del Rimini FC
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di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 5 minuti
mar 17 set 2024 00:59 ~ ultimo agg. 19:37
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Le dichiarazioni al termine di Lucchese-Rimini 2-2 (leggi notizia).

Antonio Buscè, allenatore del Rimini F.C.: “Io intanto faccio i complimenti ai ragazzi perché hanno dato l’anima e il cuore, forse anche al di là delle loro possibilità, in un campo brutto in tutti i sensi. Affrontare una partita molto difficile, loro venivano comunque da un ottimo risultato in trasferta a Ferrara, e noi venivamo da una grandissima prestazione con il Pescara ma con un brutto risultato. E quindi era molto molto particolare questa partita. Il fatto che non si potesse giocare a calcio come avremmo voluto noi per noi era una pecca, perché quello che chiedo io ai ragazzi è tutta un’altra partita. Ma nonostante questo, hanno cercato di tenere botta. Vantaggio meritato, doppio vantaggio strameritato, e poi è successo che su certe situazioni… Le partite non finiscono mai, sembra una cavolata: l’esultanza del secondo gol, con Cernigoi che si fa cento metri di campo per andare sotto la curva per ringraziare i propri tifosi ci sta tutto, ma è quell’attimo in cui in quella partita non bisogna farlo perché si stacca un attimo la spina, puta caso dopo un minuto hai preso gol. È quel particolare che ora non ci possiamo permettere. Perché la prestazione che si sta facendo è una prestazione di alto livello, in un campo difficile. Sono tutte cose che ora non ci fanno bene, bisogna limare e bisogna eliminare. Però io, ripeto, il secondo gol, una palla messa dentro, casino su casino, pigli il secondo gol, ma tutto deriva dal fatto che non si capisce che bisogna tenere la spina attaccata per cento minuti, in un momento particolare come il nostro ora, che si gioca, si va in vantaggio, si tiene testa a tutte le squadre, nessuna squadra ci mette sotto, poi ci ritroviamo tutte le volte a leccarci le ferite. E quindi mi dispiace per i ragazzi perché non meritano due punti classifica dopo quattro giornate, avendo giocato partite difficili contro squadre forti: tra Carpi, Entella e Pescara, prima della Lucchese, abbiamo incontrato tre squadre che sono ai primi posti della classifica. La Lucchese non è da meno perché comunque è una piazza molto difficile. I ragazzi mi hanno detto prima della partita: “mister, qui non si è mai vinto, campo difficilissimo”. E tu vinci 2-0, per farti capire lo spessore della partita che hanno fatto i ragazzi. Io devo solo ringraziarli dal primo all’ultimo”.

Il Rimini ha avuto due-tre occasioni in cui avrebbe potuto chiudere la partita. “Ripeto, il rammarico c’è sempre. Io preferisco che ci prendano a pallonate, che ci facciano 20 tiri in porta e perdiamo 5-0. Non ci metti mano e poi non puoi dire nient’altro. Vieni qua, chiedi scusa, e magari quando succede fai anche una brutta figura, e bisogna chiedere scusa e con la coda tra le gambe andare via. Il rammarico è proprio per quello, perché non riusciamo ancora a capire che le partite vanno giocate per cento minuti, perché ogni episodio, anche sul 3-0, riapre la partita. Poi cosa succede? La dinamica, l’inerzia cambia, e magari in un’altra situazione pigli il 3-2 e si riapre una partita dove dal 3-0 fai 3-3. Mi è già successo da calciatore, quindi questa per me non è una novità. È che voglio far capire a questi ragazzi che purtroppo ora, perché qualcuno magari è acerbo, qualcuno magari è un po’ fuori condizione, qualcun altro magari stacca la spina, diventa un problema, anche sul 2-0. E quello che è successo lo abbiamo visto tutti. C’è un grande dispiacere perché poi purtroppo siamo legati tutti al risultato e il risultato ora dice che non riusciamo a vincere, e dispiace, dispiace davvero tanto per la squadra che mi segue. Io sto cercando di trasmettere a questi ragazzi soprattutto la parte umana per tirare fuori il meglio di ogni singolo giocatore. Mi hanno detto prima, non vi dico chi, che erano due anni che non vedevano Cernigoi in queste condizioni a livello fisico, mentale e atletico. Mi prendo dei meriti”.

Il fatto di prendere gol nei minuti finali, come già successo con Carpi e Pescara, prima ancora che con la Lucchese, condiziona un po’ i giocatori? “Può darsi, adesso è diventato quasi un caso da studiare perché negli ultimi dieci minuti di ogni partita subiamo il gol degli avversari. Ma può arrivare anche in altri momenti, adesso gli ultimi minuti sono fatali per noi. Quando mi sono messo a cinque, perché loro hanno fatto l’1-2, ho detto: metto casino lì in mezzo, di testa ho dei difensori bravi, questi traversoni li prendo tutti io, allargando un po’ i quinti. I cross sono arrivati praticamente alle spalle dei quinti. Purtroppo è anche la dinamica del calciatore stesso che deve capire il perché si può cambiare, soprattutto negli ultimi minuti. Manca un quarto d’ora, avevo un ammonito in campo, Garetto, dovevo fare una scelta, ma Garetto stava troppo bene, aveva più gamba di Fiorini, e quindi ho pensato: Garetto recupera qualche palla, prendiamo campo, respiriamo un po’ di più. Ho fatto la scelta di Cinquegrano perché mi serviva uno che attaccasse un po’ la profondità. Lui ha gamba importante e ho fatto la scelta perché ho una punta che lega, che è Ubaldi, e magari Cinquegrano che andava a fare il lavoro che ha fatto Cernigoi, per allungare un po’ gli avversari. Ho pensato quello con il mio vice per capire un po’ dove potevo incastrare i cambi. E credo che non abbiamo corso nessun pericolo, a parte qualche traversone che arrivava. In effetti Colombi non ha fatto nessun intervento, a parte il gol annullato, ma il gioco era fermo. Ho cercato di capire, di essere lucido in quella situazione. Poi, ti metti a cinque e pigli gol”.

Lucchese-Rimini 2-2, il dopogara

Iacopo Cernigoi, attaccante del Rimini F.C., autore del gol del 2-0. Cos’è mancato per portare a casa l’intera posta? “Resta poco della prestazione, dei gol, quando fai una partita del genere. Purtroppo lasci per strada altri punti, probabilmente immeritatamente. Abbiamo subito un altro gol negli ultimi minuti, non so darmi una spiegazione, perché è successo di nuovo, però continueremo a lavorare come stiamo facendo, tutti uniti, perché stiamo facendo un grande lavoro con il mister, c’è da seguire tutti un’unica strada”.

Il mister si è lamentato per aver staccato un attimo la spina dopo il secondo gol. “Probabilmente può essere anche questo il problema: 2-0 su un campo così difficile, ti rilassi un attimo contro una squadra forte comunque, rischi, a volte ti va bene, a volte ti va male. In questo periodo ci sta andando sempre male. Quindi secondo me dobbiamo alzare l’asticella della concentrazione, perché a livello delle prestazioni penso che abbiamo sempre fatto la nostra grande partita, e fa male prendere gol all’84° dopo una partita del genere, una prestazione così, anche per il morale. Però bisogna guardare avanti e continuare a lavorare così”.

Quanto è stato difficile giocare su questo campo, che sembrava in pessime condizioni? “È stato difficile per tutti, il campo è uguale per tutti. Ancora di più, siamo andati in vantaggio di due gol, e non puoi buttare via punti del genere. Dobbiamo essere probabilmente più maturi, più attenti, adesso non so trovare il termine esatto, però è quello, è un fatto mentale”.