Le dichiarazioni al termine di Ascoli-Rimini 0-1 (leggi notizia).
Antonio Buscè, allenatore del Rimini F.C. “Oggi si concludeva questo tour de force: in sei giorni questa era la terza partita contro squadre con le quali abbiamo avuto un grande dispendio fisico e soprattutto mentale. Oggi era importante andare via da Ascoli con un risultato positivo, per dare continuità, per dare ancora più certezze alla squadra, al gruppo. È quello che avevo chiesto ai ragazzi, quindi una partita d’intelligenza, soprattutto di testa, sapendo poi che si veniva in un ambiente abbastanza caldo, che nelle ultime ore c’è stato il cambio del tecnico, quindi una squadra forse diversa, con più stimoli, più motivazioni. Sapevamo che era una partita molto molto delicata, ci tenevamo a far bene, a portare via un risultato positivo. I ragazzi hanno fatto il loro dovere alla grande, perché poi non era scontato, non era semplice. Quindi, veramente chapeau alla mia squadra perché sono stati straordinari. Non si sono risparmiati, anche qualche giocatore che aveva fatto tre partite piene. Hanno fatto forse anche di più di quello che potevano fare. Sono contento, soprattutto per la squadra, poi è normale per l’ambiente, per i tifosi che sono arrivati qua ad Ascoli. Io sottolineo anche l’aspetto a 360 gradi: la società, la proprietà, io, lo staff, i magazzinieri, elogio sempre tutti perché c’è un lavoro importante da parte di tutti”.
La tenuta fisica del Rimini è stata comunque buona. “Poi anche l’inerzia: stai conquistando una vittoria importantissima, è normale, le gambe a volte vanno anche perché devono andare inconsciamente, per il fatto che stai conquistando qualcosa di straordinario. Io l’ho detto anche in settimana: per un allenatore è una fortuna avere un gruppo di ragazzi che non si risparmia mai, che vanno anche oltre. E un allenatore che ha un gruppo così in mano ha fortuna, io ho la fortuna che quello che si chiede cercano di fare, poi a volte ci riescono a volte no, ma è nel DNA che hanno questo. Quando hai un gruppo del genere puoi lavorare sotto quell’aspetto in maniera tranquilla, serena, avere delle certezze, nonostante magari sotto l’aspetto della qualità non abbiamo giocatori che sono straordinari, ma hanno un qualcosa che forse fa la differenza: è la caparbietà, la dedizione al lavoro, la cultura del lavoro. Ripeto: quando non si risparmia nessuno è un gran punto di partenza”.
Da giocatore è venuto diverse volte al “Del Duca”. Che effetto le ha fatto vedere lo stadio mezzo vuoto, con il cuore della tifoseria fuori? “A volte può succedere che magari nella storia di una società, di una squadra, di una storia di un club ci possa essere qualche periodo un po’ negativo, ma sono piazze che hanno una storia di calcio dietro, una storia importante. È sempre una partita particolare: l’Ascoli ha una storia alle spalle. Io quando venivo, nonostante non facessero dei campionati straordinari, ma per salvarsi come l’Empoli, comunque vedevo sempre questa voglia di fare bene, perché è la piazza che lo richiede, perché ha una storia di calcio dietro. Mentre arrivavamo ho detto al mio vice: l’ultima volta che sono venuto, se non erro, ho fatto gol e abbiamo vinto 1-0. Ho bei ricordi, ho detto: ho vinto l’ultima partita, speriamo di vincere anche oggi. Così si chiude la settimana”.
Lo stadio era però piuttosto “moscio”. “È normale, in questo periodo, qualche problema in più il club ce l’ha, la squadra non riesce a fare risultati, ma ripeto: oggi forse perché ha incontrato un Rimini affamato, che non era sazio. Quindi diamo anche i meriti a noi perché qua siamo venuti non a concludere giusto una settimana, ma a portare via un risultato importante. È un periodo un po’ no per l’Ascoli, ma com’è successo per tanti club, può succedere anche qui un periodo in cui la società e la squadra non riescano a trovare la quadra. Ma credo che la piazza rimarrà sempre esigente”.
Dove può arrivare questo Rimini? “Io ai ragazzi dico sempre: giochiamo partita dopo partita, perché nel gioco del calcio non puoi mai parlare prima, perché le chiacchiere stanno a zero. Quindi è meglio fare i fatti. Noi pensiamo partita dopo partita, come abbiamo pensato questa settimana al Milan, come abbiamo pensato poi al Perugia e pensato quindi all’Ascoli. Alla Spal, che incontreremo venerdì, ci penseremo da domani. È giusto avere anche degli obiettivi, però credo che a volte parlare troppo non sia una cosa positiva, credo che quando uno sa come lavora, il lavoro lo fa com’è convinto di farlo, ha delle certezze, è meglio lavorare in silenzio, a testa bassa. Poi vedremo. Tanto il risultato finale si vede sempre a fine campionato. Noi quello che abbiamo è la dedizione, partita dopo partita, ma anche giorno dopo giorno perché non dimentichiamo che durante la settimana questi ragazzi dal primo giorno che ci vediamo dopo la partita sono già sul pezzo e pensano in automatico alla prossima partita, non pensano a cosa succederà tra due-tre-quattro partite. È finito il ciclo di questa settimana con l’Ascoli, obiettivo raggiunto secondo me con pieno merito, da domani penseremo alla prossima partita con la Spal”.
Secondo lei c’è una squadra in questo girone che possa fare da lepre o tutte le settimane ci si possono aspettare risultati a sorpresa? “È un campionato abbastanza equilibrato, l’ho detto anche in conferenza stampa la partita scorsa. Si può vincere con la prima e poi perdere con l’ultima. È un campionato dove ci sono giocatori importanti, comunque ci sono delle squadre importanti. A parte la Ternana, che nelle ultime partite è venuta fuori alla grande, vedo comunque un equilibrio un po’ in tutte le squadre. Ecco perché non bisogna fare tutti i discorsi, bisogna affrontare tutte le partite come se fosse una finale di Champions. La cosa importante è lavorare sulla partita successiva e non pensare ad altro. Sotto quell’aspetto, come ho detto prima, è un campionato molto molto bello, che ti dà tante emozioni, tante motivazioni, con tanti giovani bravi. È un campionato tutto da giocare, tutto da vedere cosa succederà, dall’ultima in classifica alla prima”.
Giacomo Parigi, attaccante del Rimini F.C., autore del gol partita. “Siamo in un buon momento. Noi lavoriamo sempre per raggiungere la vittoria, poi è chiaro che si può vincere, si può perdere o si può pareggiare. Però noi lavoriamo in funzione della vittoria, secondo me ce la siamo meritata. Avanti così”.
C’è stata l’impressione che Livieri sia scivolato al momento del suo gol. Ha guardato il portiere? “Non ho guardato il portiere, ho calciato sotto la traversa, ero un po’ sbilanciato, ho pensato solo a metterla sotto la traversa”.
La prossima sarà contro la Spal. “Veniamo da un’ottima settimana: abbiamo fatto nove punti in tre partite, vogliamo continuare in questa direzione. Affronteremo la Spal, che è una squadra secondo me molto forte, che non merita i punti che ha, però l’affronteremo con tutte le carte che abbiamo e cercheremo di portare a casa altri tre punti”.
Mattia Fiorini, centrocampista del Rimini F.C. “Era la partita che ci aspettavamo, contro una squadra forte abbiamo fatto la nostra partita, giusta: una partita affrontata con idee, con consapevolezza. Abbiamo trovato questo gol nel secondo tempo e ci portiamo a casa questi tre punti importantissimi”.
Avete cambiato modulo perché vi aspettavate che l’Ascoli del nuovo tecnico Ledesma giocasse con il 3-5-2 o 3-5-1-1? “Noi questo modulo l’avevamo già fatto a Perugia, quindi non era nuovo per noi. Siamo venuti qua per fare la nostra partita, non sapevamo come potesse giocare l’Ascoli, avendo chiamato il mister da poco. Noi abbiamo fatto la nostra partite ed è andata bene”.
Avete vinto tutti i contrasti a centrocampo. “Era quello che dovevamo fare perché la partita era sporca, c’erano tanti contrasti, era fondamentale vincere, prendere delle seconde palle, penso che abbiamo fatto quello che dovevamo fare”.
Avete sofferto solo a inizio ripresa con l’ingresso di Marsura. “È vero, ma perché loro comunque sono una squadra attrezzata, hanno tanti giocatori individualmente molto bravi. Quindi ci sta soffrire ad Ascoli, però, ripeto, quello che dovevamo fare lo abbiamo fatto, e adesso pensiamo alla prossima”.
Dove può arrivare questo Rimini? “Noi giochiamo partita dopo partita, non ci siamo posti obiettivi a lungo termine. Sappiamo che siamo in un momento positivo, quindi dobbiamo sfruttare la scia e continuare così contro la Spal”.
Avete regalato una gioia ai tifosi biancorossi al seguito, che vi hanno incoraggiato per tutto il match. “Una grossissima soddisfazione: cerchiamo sempre di dare il massimo in campo proprio per loro, come abbiamo fatto a Perugia, erano in tanti anche lì, e siamo contentissimi”.