newsrimini.it

Turismo, campanello d’allarme. A luglio presenze in crescita solo Riccione

la spiaggia di Riccione

Dopo un giugno stazionario, il mese di luglio segna un calo di arrivi e presenze turistiche in provincia di Rimini: in Riviera sono arrivati 685mila turisti (-7% rispetto al luglio 2023) per un totale di 3.575.741 pernottamenti (-0,6%). Un campanello d’allarme per il turismo visto che oltre all’ormai consueto calo di arrivi dall’Italia (-8,4%) si aggiunge anche una flessione dall’estero (-3,9%) benché le presenze straniere restino comunque in positivo (+2,3%).

Tra i comuni rivieraschi l’unico a crescere nel mese di luglio è Riccione dove nonostante un calo dell’8,2% degli arrivi, i pernottamenti crescono dell’1,7% (784.154) con una permanenza media che si allunga notevolmente. Rimini segna invece un -4,3% di arrivi e un -0,2% di presenze (1.534.224). Bellaria Igea Marina perde il 10% di arrivi ma recupera in parte con i pernottamenti (-0,8% pari a 587.526); Cattolica vede un calo di arrivi dell’11,5% mentre le presenze segnano un -4,4% (sono 421.092); Misano Adriatico perde il 6,2% di arrivi e il 3% di presenze (215.696).

I dati dei primi sette mesi 2024 restano comunque in positivo per la provincia: +3,1% di arrivi (2.262.842) e +3,8% di pernottamenti (8.606.179). Anche se il 2019 torna un po’ più distante (le presenze erano il 7,5% in più).

A livello di comuni rivieraschi, nei primi sette mesi Rimini spicca con quasi 4 milioni di presenze (+4,2% sul 2023 e -7,8% sul 2019); Riccione supera i due milioni di presenze (+6,8% sul 2023 e -5% sul 2019); Bellaria Igea Marina arriva a 1,2 milioni di presenze (+3,3% sul 2023 e -4,4 sul 2019); Cattolica si ferma a 862 mila presenze (-1,6% sul 2023 e -18,3% sul 2019); Misano Adriatico arriva a 444 mila presenze (+0,4% sul 2023 e -5,5% sul 2019).

Soffermando l’analisi sul mercato versante estero, emerge il peso crescente della componente turistica straniera in particolare sul Comune capoluogo (35,8% del totale). Questo, nonostante la sostanziale cancellazione, causa eventi bellici, del turismo russo, prima seconda provenienza sul capoluogo dopo la Germania. In crescita a Rimini sono i tedeschi (+12,6% nelle presenze rispetto al 2023), i francesi (+5%), austriaci e belgi (+ 12,5 e + 10,9%), olandesi (+ 23,1%), polacchi (+ 7,9%), ex repubbliche baltiche (Lituania + 43,1%). Sul fronte domestico invece a Rimini tornano a crescere la Lombardia (+ 1,7%) e l’Emilia Romagna (+ 3,8%) mentre cala il Piemonte (- 4,8%).

Dati turistici provincia di Rimini Gennaio/Luglio 2024 (ISTAT)
Arrivi 2024 (su 2023)
Pernottamenti 2024 (su 2023)
Impatto percentuale turismo estero sul totale (pernottamenti)
Rimini
+ 3,2%
+ 4,2%
35,8%
Riccione
+ 4,4%
+ 6,8%
19,8%
Cattolica
+ 0,9%
-1,6 %
21,1%
Bellaria
+ 2,5%
+ 3,3%
22,7%
Misano
+ 4,4%
+ 0,4%
19,2%
Totale Provincia
+ 3,1%
+ 3,8%
27,8%

I dati per la provincia di Rimini confermano e rafforzano le tendenze già registrate in precedenza – commenta il presidente della provincia e sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad -: una primavera fortissima e una stagione estiva complessa ma comunque sino a luglio di tenuta, dando un occhio anche a quanto accade oltre i nostri confini provinciali e che riportano gli organi d’informazione. Al di là di tutti i discorsi e le considerazioni su elementi locali e che hanno anche caratterizzato parte della stagione della Riviera romagnola, l’impressione netta è che il turismo del Paese si trovi davanti a una fase nuova, con scelte strutturali da mettere in campo a breve e una serie di questioni che non possono essere lasciate al ‘tanto si risolveranno da sole’. Se vogliamo allargare un po’ il discorso, è evidente come da dopo la pandemia sia cambiato radicalmente il modo di fare vacanza nel mondo e le esigenze dei turisti. Si pensi solo al fenomeno delle piattaforme di affitti brevi in relazione al tradizionale comparto alberghiero ricettivo delle città di tutto il mondo. Il bivio è: ci fermiamo o cerchiamo di anticipare, come più volte fatto in passato, quelli che per l’Italia saranno comunque cambiamenti radicali? Futuro delle spiagge, mobilità, rotte e aeroporti, promozione e appeal dell’Italia a livello internazionale, riqualificazione delle strutture ricettive e trattamento del nuovo fenomeno dell’airbnb, cambiamento climatico in rapporto all’industria turistica, aumento della frammentazione della vacanza (weekendizzazione) lungo l’intero arco dell’anno; sono tutte sfide che devono essere raccolte per dare una risposta innovativa e non inutilmente nostalgica. Il dato positivo e diffuso è quello del ritorno degli stranieri ma le ombre si estendono evidentemente sul mercato interno. Come recita oggi il Sole 24 Ore ‘Nelle famiglie cresce il peso (42%) delle spese fisse, altri consumi ko’. E tra gli altri consumi c’è appunto la vacanza. Il Paese deve fare scelte tenendo conto del benessere dei cittadini, e dunque abbassare la pressione delle spese fisse sul reddito famigliare e elevare le entrate, sapendo che questo benessere si diffonde su ogni altro comparto economico, turismo in testa. Pensare che sia il tempo ad aggiustare tutto va bene per la cicala che canta felice per un’estate fino all’autunno. Ma oggi servono le formiche, non le cicale’.”

. Tutti i dati 


La nota stampa del comune di Riccione

I dati relativi alle presenze e agli arrivi relativi ai primi sette mesi dell’anno (gennaio-luglio) mettono in evidenza una complessiva crescita per le strutture ricettive di Riccione.

Nei primi sette mesi del 2024, Riccione ha registrato un totale di oltre 2 milioni di pernottamenti (2.011.575 presenze turistiche), con un aumento del 6,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo incremento è particolarmente evidente tra i turisti stranieri, i cui pernottamenti sono cresciuti del 13,8%, raggiungendo quasi 400.000 unità (398.317). Anche i turisti italiani hanno contribuito positivamente, con oltre 1,6 milioni di pernottamenti (1.613.258) e un incremento del 5,2%.

Analizzando il solo mese di luglio 2024, uno dei periodi di picco per il turismo a Riccione, si registrano risultati positivi. Complessivamente, sono stati registrati 784.154 pernottamenti, con un aumento dell’1,7% rispetto a luglio 2023. Di questi,  612.064 sono stati effettuati da turisti italiani, segnando una crescita dell’1,2%, mentre i turisti stranieri hanno totalizzato 172.090 pernottamenti, con un incremento del 3,6%.

Anche in una stagione piuttosto complessa come quella in corso, in cui non sono mancate le difficoltà soprattutto in relazione alle condizioni del mare a partire proprio dal mese di luglio, abbiamo registrato un incremento in termini di presenze rispetto all’anno precedente – osserva l’assessore al Turismo Mattia Guidi. Nello stesso mese di luglio le presenze sono aumentate, pure a fronte di un numero di arrivi che ha accusato una flessione. Il settore alberghiero rispetto al 2023 ha complessivamente tenuto (-0,2% in luglio e + 4,1% da inizio anno) mentre continua crescere quello extra alberghiero (+10,3% in luglio e +21,6% nei primi sette mesi). Tra i punti di forza c’è senza dubbio la crescita del mercato estero, con incrementi dall’Austria (+16,2%), il Belgio (+20,4%), la Germania (+27,2%) e l’Olanda (+22,7%), solo per citarne alcuni, mentre dovremo lavorare per recuperare il gap rispetto all’ultimo anno prima della pandemia, il 2019”.

L’assessore Guidi desidera ringraziare “gli ospiti che hanno scelto Riccione per le loro vacanze, tutti gli operatori del settore turistico e i lavoratori dell’indotto. Posso assicurare che l’amministrazione comunale è impegnata a continuare a investire nella promozione turistica e nel miglioramento dell’offerta turistica, affinché Riccione mantenga il suo ruolo di eccellenza tra le destinazioni turistiche italiane e internazionali. Anche a valle di questi nuovi dati e delle analisi più approfondite che faremo con gli stessi, riteniamo necessario continuare a sviluppare e potenziare l’azione di comunicazione e promozione della nostra città nei mercati target italiani ed esteri e di farlo continuando a consolidare l’azione sinergica tra pubblico e privato”.

Exit mobile version