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all'indomani dei primi tagli

Taglio dei pini a Cattolica. Associazioni ambientaliste pronte alle vie legali

In foto: @newsrimini
@newsrimini
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mar 20 ago 2024 15:49 ~ ultimo agg. 19:08
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“Come associazioni ambientaliste la invitiamo a desistere dagli abbattimenti in Via del Giglio, diversamente valuteremo tutte le possibili vie legali atte a contrastare l’intervento”. Poca diplomazia nel nuovo intervento della rete di associazioni che, a tagli già iniziati, non si arrendono all’abbattimento dei 78 pini di via dei Gigli a Cattolica. Una scelta sbagliata ma anche legalmente contestabile, dicono le associazioni nella risposta al nuovo intervento della sindaca Foronchi (vedi notizia), “alla luce della sentenza del Consiglio di Stato n.9178 , del 27 Ottobre 2022, che stabilisce che gli alberi non possono essere tagliati se non per comprovata minaccia alla pubblica incolumità, accertata dalla perizia di un tecnico riconosciuto”.

A Cattolica parte il contestato abbattimento dei 78 pini di via del Giglio


L’intervento delle associazioni:

“No, Sindaca Foronchi, l’abbattimento dei pini di Via del Giglio non era per niente inevitabile. E le sottolineiamo con molta chiarezza che “il rifacimento” della via con il taglio di tutte le sue 78 alberature, sane e mature, in grado di fornire per 12 mesi all’anno e molti decenni ancora benefici insostituibili a residenti e cittadini, non può essere definito riqualificazione, ma al massimo solo “rifacimento”. Anche se userà pietra d’Istria o marmo di Carrara per le pavimentazioni… I nuovi alberelli promessi non potranno mai garantire almeno per 30/40 anni i benefici, o le “importanti funzioni”come le chiama lei, dei pini che ha scelto di abbattere, in primis la protezione contro le ondate di calore estivo. E non li garantiranno comunque da Ottobre a Marzo di tutti gli anni a venire, se pianterà latifoglie al posto dei pini , che fanno fotosintesi ed abbattono inquinanti anche in inverno quando il tasso di inquinanti è più alto in città. Quanto ai danni da radici al manto stradale, è giusto intervenire per la sicurezza di auto e pedoni. Ma quei danni – e lei con i suoi tecnici non può non saperlo – sono il frutto di una gestione sbagliata dei pini e dei loro apparati radicali, certo non attribuibile alla sua Amministrazione, ma comunque sbagliata e superata dalle nuove tecniche di intervento, applicate ormai dai tecnici più illuminati e meno succubi alla politica in varie città da Riccione a Trieste. I danni da radici possono essere infatti riparati ottimamente e prevenuti per il futuro con l’uso di asfalti drenanti e materiali permeabili, permettendo cosi di garantire la sicurezza e di conservare i pini con tutti i benefici ecosistemici che questi garantiscono alla città. Glielo ha spiegato lei tutto questo ai cittadini che dice di aver incontrato?

Nei giorni scorsi abbiamo misurato a metà giornata la temperatura di alcune strade: in ombra sotto gli alberi in media era di 27/28 gradi, ma in pieno sole raggiungeva punte di 47/48 gradi. Come si troveranno a passare per Via del Giglio nelle estati torride dei prossimi anni, con le temperature sempre in aumento per i cambiamenti climatici in atto, non diciamo i comuni pedoni ma i “disabili, le carrozzine ed i passeggini” cui lei fa riferimento nel suo comunicato di ieri?? E quale sarà il contributo dato dal taglio dei pini tanto al contenimento dei consumi energetici per i climatizzatori quanto alle emissioni di CO2, ma anche alla qualità dell’aria da respirare, per i residenti di Via del Giglio? Il “dispiacere” per il taglio degli alberi, doloroso ma inevitabile per lei, suona perciò solo come una presa in giro, per le associazioni ambientaliste che le hanno chiesto di salvare i pini e soprattutto per i cittadini che, come rilevato nei colloqui avuti in strada, non sono stati davvero informati delle possibili alternative all’abbattimento. No, il taglio di pini non è inevitabile, ma solo una scelta sua, sbagliata e superata !!

Ma è anche una scelta illegale alla luce della sentenza del Consiglio di Stato n.9178 , del 27 Ottobre 2022, che stabilisce che gli alberi NON possono essere tagliati se non per comprovata minaccia alla pubblica incolumità, accertata dalla perizia di un tecnico riconosciuto. Come sindaca lei ha sì responsabilità civili e penali per gli eventuali danni da radici, evitabili però con il ricorso alle nuove tecniche di intervento, ma anche precise responsabilità politiche e morali per la salute ed il benessere psicofisico dei suoi cittadini e per le scelte da mettere in campo per contenere la crisi climatica in atto. Ed a queste responsabilità con il taglio dei pini lei mostra di venir meno. Perciò come associazioni ambientaliste la invitiamo a desistere dagli abbattimenti in Via del Giglio, diversamente valuteremo tutte le possibili vie legali atte a contrastare l’intervento”.

Ambiente & Salute Riccione, Leda Zoffoli.

ANPANA Rimini, Clara Corbelli

dnA Rimini, Ivan Innocenti
FIAB Rimini- Pedalando e Camminando, Giancarlo Arlotti

Fondazione Cetacea, Sauro Pari

Legambiente Valmarecchia, Massimiliano Ugolini

L’Umana Dimora Rimini, Marco Pacelli

Monumenti Vivi di Rimini, Arianna Lanci
Terra Blu, Federica De Lorenzo
WWF Rimini, Claudio Papini

RECA/ Rete Emergenza Climatica Ambientale della Regione Emilia Romagna